L’inverno nucleare non accenna ad allentare la sua morsa. Sperduti nel profondo Nord, non abbiamo speranza di sopravvivere ancora a lungo: le scorte di cibo e carburante si assottigliano, mentre sciacalli senza dio si avvicinano sempre più spesso al nostro rifugio. L’unica speranza viene da una voce che esce dalla radio: l’ultima nave rompighiaccio, Last Aurora, sta battendo la costa in cerca di superstiti prima di dirigersi per sempre verso Sud. Forse è solo un’illusione, ma non ci resta che tentare la fortuna attraverso i ghiacci. Abbiamo messo assieme un convoglio, un raffazzonato corteo di mezzi malandati con cui dirigerci verso il mare. Siamo solo in due, con poco cibo, poco carburante, poche munizioni. Forse lungo la strada troveremo altre scorte, o qualche scriteriato che deciderà di unirsi a noi in questo viaggio disperato. Ogni aiuto è benaccetto. L’alternativa è morire qui, di fame, o di freddo, o divorati dai lupi. Raggiungere quella nave prima che salpi per sempre è l’unica speranza che ci rimane: ecco la nostra recensione del gioco da tavolo Last Aurora.
Last Aurora, la recensione del gioco da tavolo
Last Aurora è un gioco da tavolo da 1 a 4 giocatori, per una durata intorno ai 30 minuti a giocatore. L’autore è Mauro Chiabotto, e la casa editrice è Pendragon Game Studio, che ha curato anche la campagna Kickstarter per la realizzazione del titolo. Si tratta di un gioco da tavolo con ambientazione post-apocalittica, con un tocco di Mad Max e un pizzico di Snowpiercer.
Lo scopo del gioco è attraversare un territorio gelato e desolato per raggiungere la rompighiaccio Aurora, alla guida di un convoglio di mezzi che potenzieremo strada facendo. Nelle lande che attraverseremo non ci saranno solo nemici, ma scorte, nuove risorse e bizzarri personaggi che potremo prendere con noi allo scopo di rendere il viaggio più facile. Tuttavia, non si ha la certezza di raggiungere la nostra meta: in base all’esito del viaggio andremo a calcolare i punti vittoria che ci permetteranno di vincere la partita.
- Il contenuto del gioco da tavolo
- La recensione della qualità dei materiali di Last Aurora
- Come si gioca al gioco da tavolo Last Aurora
- Il convoglio
- I sopravvissuti
- Le mappe del gioco da tavolo
- I nemici in Last Aurora
- Come si calcolano i punti nel gioco da tavolo Last Aurora
- Conclusioni della nostra recensione di Last Aurora
Il contenuto del gioco da tavolo
Nelle foto della nostra recensione di Last Aurora sono presenti anche i componenti Promo dell’edizione Kickstarter del gioco da tavolo, che si trovano in vendita separatamente dal gioco base. Tuttavia, nelle nostre valutazioni in fase di recensione del gioco da tavolo, ci concentriamo solo sul contenuto della scatola base di Last Aurora.
- 1 plancia Percorso
- 4 plance giocatore
- 18 carte iniziali
- 54 carte Esplorazione
- 6 carte Nemico
- 15 carte Oggetto
- 6 carte Bottino
- 12 carte Esito
- 1 pedina Aurora
- 6 pedine Oggetto
- 34 pedine Risorsa
- 20 pedine Sopravvissuto
- 4 segnalini Convoglio
- 4 segnalini Fama
- 8 segnalini Bersaglio
- 4 segnalini Ordine di turno
- 40 segnalini Danno
- 10 segnalini Contaminazione
- 10 tessere Tappa Speciale
- 3 tessere Valanga
- 2 tessere Mina
- 1 plancia Convoglio Automa
- 6 carte Azione Automa
- 1 tessera Automa
La recensione della qualità dei materiali di Last Aurora
I materiali del gioco da tavolo Last Aurora sono di buona qualità, e permettono di giocare in maniera comoda ed ergonomica in tutti gli aspetti del titolo. Alcuni segnalini sono minuscoli, ma si maneggiano comunque abbastanza bene; considerando che vanno usati sopra alle carte non si poteva fare scelta diversa. Questo anche per non rendere più piccole le illustrazioni di Davide Corsi, che sono davvero belle ed evocative. Su praticamente ogni carta è presente un’immagine diversa, e questa varietà aiuta ancora di più a sentire il tema, potente in questo gioco da tavolo.
La scatola presenta un inserto comodo e ben realizzato, utile anche per dividere le carte di diverso tipo presenti. All’interno degli spazi appositi trovano comodamente posto anche le carte imbustate. Le bustine per le carte di Last Aurora, di cui consigliamo l’utilizzo, sono quelle che trovate A QUESTO INDIRIZZO.
Come si gioca al gioco da tavolo Last Aurora
Ciascun giocatore comincia la partita con due personaggi, il leader e il copilota. Questi sopravvissuti prendono posto sul convoglio iniziale, composto da una motrice e un rimorchio, assieme a un’unità ciascuna delle risorse presenti in Last Aurora: cibo, munizioni e carburante. Le condizioni di partenza sono uguali per tutti.
Il gioco si svolge in 6 round, ciascuno composto da 5 fasi diverse.
La prima fase, il vero cuore del gioco, è l’esplorazione: ciascun giocatore, a turno, può utilizzare i suoi personaggi per esplorare il paesaggio circostante. L’esplorazione è l’unica fase che si svolge in ordine di turno inverso rispetto alle posizioni sulla mappa.
Sono presenti 5 spazi, con un costo diverso in valore di esplorazione. Durante il gioco, le carte su cui si trovano i sopravvissuti, nuovi mezzi per il convoglio e luoghi ricchi di risorse, scorrono nei 5 spazi da quello con valore maggiore verso il minore. Questa meccanica è una di quelle che trasmette al meglio l’ambientazione. Si ha davvero la sensazione di muoversi attraverso un territorio non povero di opportunità, ma con limitate possibilità di essere sfruttate; infatti, potremo utilizzare ciascun personaggio solo una volta per turno al fine di esplorare, e normalmente saranno necessari 2 turni prima che torni di nuovo disponibile.
Oltre all’azione relativa alla carta dello spazio esplorazione che scegliamo, abbiamo la possibilità di svolgere la relativa azione bonus. Riuscire a realizzare combinazioni efficienti con le azioni bonus è fondamentale per riuscire a portare il sedere intatto fino all’Aurora.
Il convoglio
Il nostro convoglio ha sempre una motrice e un numero variabile di rimorchi. La motrice spesso monta un’arma, ed ha un valore di velocità che indica di quante caselle possiamo avanzare nella terza fase, la fase movimento. Allo stesso modo, ogni motrice ha un numero di rimorchi massimo che è in grado di trainare. Ogni pezzo del convoglio ha un determinato numero di spazi per il carico, su cui dobbiamo posizionare le nostre risorse ma anche i segnalini dei sopravvissuti; insomma, quello che vi consigliamo nella nostra recensione di Last Aurora è di imparare a viaggiare leggeri!
Inoltre, possiamo raccogliere e montare i dispositivi: si tratta di elementi da posizionare sopra alla motrice o ai rimorchi, una sorta di “secondo piano” dei veicoli. Possono darci ulteriori spazi di carico, o armi, o ancora punti vittoria se a fine partita non sono danneggiati.
Il convoglio può essere danneggiato dai nemici o da alcune azioni di esplorazione. I danni occupano uno spazio per il carico ciascuno, e possono essere rimossi tramite carte oggetto e altre soluzioni. Quando dobbiamo assegnare danno ma non abbiamo spazi di carico liberi, siamo costretti a scartare risorse o sopravvissuti, abbandonandoli al gelo.
I sopravvissuti
Durante le prime fasi di gioco, è spesso utile raccogliere il maggior numero possibile di sopravvissuti. Ciascuno di loro, infatti, è molto utile durante la fase esplorazione. Solo attraverso i sopravvissuti potremo raccogliere risorse, aggiungere o cambiare mezzi del nostro convoglio, e potrebbero darci punti a fine partita. Vedremo dopo perché la cosa non è così certa.
Le carte sopravvissuto si possono trovare nella zona esausti, nella zona riposo o nella zona attiva. Usare un sopravvissuto nella fase esplorazione lo renderà esausto; durante la successiva fase riposo, essi verranno spostati nella zona riposo, e le carte già lì presenti torneranno disponibili nella zona attiva. Le abilità specifiche di ciascun sopravvissuto si possono utilizzare soltanto se la relativa carta si trova nella zona attiva. Queste abilità ci permettono di “rompere” le regole base e donano ad ogni sopravvissuto una specifica utilità.
Le mappe del gioco da tavolo
Nella scatola base del gioco da tavolo Last Aurora sono presenti due diverse mappe sul tabellone fronte-retro: le mappe alpha e beta. Dopo le prime partite, in cui magari si preferisce la mappa alpha, più semplice anche nelle azioni bonus, la mappa beta si rivela sicuramente più interessante da utilizzare, e così noi vi consigliamo di fare. Entrambe le mappe sono divise in 3 regioni distinte.
Lungo il nostro viaggio verso la Aurora potremo fermarci su spazi che ci daranno risorse, o anche altri contaminati dalla radioattività; sono le tessere tappa speciale. Ad ogni modo non è obbligatorio: infatti ci si può muovere anche di un numero di spazi inferiore a quelli massimi. Inoltre, si possono raccogliere oggetti: queste carte rappresentano utensili o beni particolari che se utilizzati ci forniscono un grosso beneficio; se non utilizzati valgono un punto ciascuna a fine partita.
Sulla mappa si trovano varie scorciatoie: alcune sono utilizzabili solo se la propria motrice è dotata di cingoli; altre passano attraverso zone radioattive che contamineranno i sopravvissuti, altre invece danneggeranno il nostro convoglio. Anche se il tragitto è per lo più lineare, la scelta di utilizzare o meno le scorciatoie sulla mappa è senz’altro una di quelle più importanti a livello strategico.
I nemici in Last Aurora
Man mano che proseguiamo nel viaggio e nelle esplorazione, incontreremo dei nemici: si tratta di clan di razziatori che attaccheranno tutti i giocatori nella loro regione durante la fase fuoco.
Per prima cosa, essi ci tenderanno un agguato: ciascun nemico ha un proprio effetto, solitamente arreca danni al nostro convoglio in posizioni precise. Dopo di che, i giocatori hanno la possibilità di attaccare i nemici. Il danno arrecato ai nemici viene stabilito tramite le carte esito, quindi non è mai certo, ma più è potente la nostra arma, maggiore è il numero di danni che probabilmente faremo ai nemici. Questo fa si che in questa fase del gioco un po’ di fattore fortuna sia presente, ma non così casuale come sarebbe in caso di semplice lancio di dadi. Tuttavia, visto che l’attacco non avviene un numero così alto di volte, anche un paio di pescate sfortunate possono avere una certa rilevanza.
La fortuna incide ancora di più quando si vanno a riscotere i bottini dai nemici uccisi: tutti i giocatori che hanno colpito il bersaglio ottengono oggetti e punti vittoria, ma solo uno ottiene una carta bottino. L’assegnazione praticamente casuale di questi bonus non è tra gli aspetti migliori del gioco.
Se un nemico non viene sconfitto, dopo che tutti i giocatori hanno avuto la possibilità di attaccare, colpisce di nuovo. Nel gioco sono presenti 6 nemici di forza crescente, e più alto è il loro livello più danni potranno fare.
Come si calcolano i punti nel gioco da tavolo Last Aurora
Alla fine della fase fuoco, avviene l’ultima fase: la fine del round. Il segnalino dell’Aurora, che indica il round in corso, avanza di uno spazio; inoltre vengono scartate un certo numero di carte dalla zona di esplorazione, rinnovando l’offerta per il turno successivo.
Alla fine del sesto round si procede al conteggio dei punti vittoria. Si ottiene un punto per ogni spazio di vantaggio sulla posizione dell’ultimo convoglio; un punto per ogni carta oggetto non utilizzata; è possibile ottenere altri punti se si possiedono mezzi particolari nel convoglio, e fino a 3 punti vittoria per i nemici colpiti durante la partita.
Per assegnare gli ultimi punti vittoria si procede in due modi, in base al fatto che almeno un giocatore abbia raggiunto l’Aurora oppure nessuno ci sia riuscito. Nel primo caso, ogni sopravvissuto non contaminato “salvato” garantisce un punto al possessore del convoglio. Altrimenti il viaggio prosegue idealmente (nello specifico, è possibile giocare questa seconda chance di salvezza con l’espansione Project Athena); quindi ogni giocatore ottiene un punto vittoria per ogni pezzo del suo convoglio che non contiene segnalini danno. Tutti i giocatori contano i punti secondo lo stesso criterio.
Conclusioni della nostra recensione del gioco da tavolo Last Aurora
Iniziamo le conclusioni della nostra recensione parlando di un paio di difetti del gioco da tavolo Last Aurora.
Il gioco base non ha una rigiocabilità altissima: in fase di setup alcune carte vengono escluse dalla costruzione del mazzo esplorazione, tuttavia si tratta di una percentuale piuttosto piccola, in special modo in 4 giocatori. Anche la variabilità del setup non è eccezionale: le tessere tappa speciale si posizionano casualmente, ma nulla che cambi così tanto la situazione di partenza tra le partite. Questo è un po’ un peccato, perché sarebbe bastato inserire alcune carte esplorazione in più, così come almeno un altro set di carte bottino e nemici, per migliorare molto questo aspetto.
Il peso del fattore fortuna può farsi sentire. Questo non è sempre o per forza un problema, ma in un gioco che comunque ha una componente di gestione strategico-tattica non marginale, che l’esito della partita possa essere talvolta deciso dal caso non è tra le cose più apprezzate. Certo, si può obiettare che un giocatore fortunato difficilmente batterà un giocatore bravo; ma in caso di partite condotte con maestria pari o molto simile, quel paio di punti vittoria dovuti alla fortuna potrebbero pesare. Questo anche perché in Last Aurora non si raggiungono, numericamente parlando, punteggi altissimi.
La spiegazione del gioco richiede un pochino di tempo, e durante le primissime partite capiterà di dover buttare l’occhio al regolamento per dei casi limite che potrebbero capitare; tuttavia, non si tratta di un titolo troppo pieno di regolette ed eccezioni, e la maggior parte degli aspetti scorre in maniera intuitiva anche grazie alla fedeltà delle meccaniche al tema.
Passando alle cose positive, la scalabilità da 2 a 4 giocatori è piuttosto buona, complice anche un downtime praticamente nullo durante la partita. A livello di gameplay non esiste una grande differenza in base al numero di giocatori, ma sicuramente l’ambientazione è ancora più sentita quando si è in 3 o 4 al tavolo. L’interazione tra i giocatori è solo indiretta, ma può essere comunque molto fastidiosa (per chi la subisce). La variante in solitaria invece prevede un giocatore I.A. che ha davvero molte più possibilità della controparte umana, ed è difficile da battere perché semplicemente può fare troppe più cose di noi: si lascia giocare abbastanza bene, ma non brilla.
Last Aurora è un titolo dove le meccaniche si sposano con l’ambientazione in maniera davvero ottima. Dello “scorrere” delle carte esplorazione abbiamo già detto, ma anche la gestione delle risorse, così come dei sopravvissuti, dà l’idea di come possa essere difficile trovarsi ad affrontare scelte moralmente discutibili in una situazione di vita o di morte. Scaricare un passeggero per portare più carburante? O mandarlo a cercare scorte in una zona radioattiva rischiando di perderlo? Nel gioco da tavolo Last Aurora ci troviamo davanti queste scelte, e la scelta eticamente corretta non è sempre la migliore via verso la vittoria.
Costruire e veder cambiare il proprio convoglio davanti a sé è molto particolare, ed anche questo aiuta a far sentire l’ambientazione. Volete una turbo-cisterna cingolata con una mitragliatrice sul tetto che sarebbe l’orgoglio di Max Rockatansky? In Last Aurora potete averla. Ma non si tratta di puro lore: una costruzione di un convoglio efficiente per la propria strategia è una sfida interessante che, se portata avanti con successo, può portare tanti punti e soddisfazioni.
Il “doppio ordine di turno” è un sistema intelligente per non penalizzare chi si trova troppo indietro sul percorso verso la Aurora, e garantisce la possibilità di una strategia anche a chi sceglie un avanzamento più lento. Per questo Last Aurora non è, come potrebbe sembrare a primissima vista, una vera e propria “gara”. Vince chi fa più punti, non per forza chi arriva primo. Anche se arrivare distanziati il più possibile da chi ci segue aiuta molto.
Per tirare le somme della nostra recesnione, Last Aurora è un gioco da tavolo ambientato benissimo che sa divertire. Facile da intavolare anche con chi non è un amante dei giochi troppo pesanti, sa farsi piacere grazie alla grande resa tematica. Certo, non parliamo di un family game, né di un titolo che si intavola in una mezz’oretta; ma è sufficientemente strategico da appagare chi ricerca questo genere di esperienza, e al contempo soddisfacente per chi non vuole solo muovere pedine e cubetti, ma è alla ricerca di un’avventura.
Potete acquistare il gioco da tavolo Last Aurora A QUESTO INDIRIZZO.