Arriva la conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali, ipotizzate da Albert Einsteinย un secolo fa. A darne la notizia รจ l’Agenzia Spaziale Italianaย che, grazie alle rilevazioni dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego), a Cascina, in provincia di Pisa e dalle rilevazioniย statunitensi, possono confermareย la teoriaย e quindi rendere ufficialeย la loro esistenza. Ecco il comunicato stampa rilasciato dall’ASI:
Con lโannuncio della prima rivelazione diretta di unโonda gravitazionale da parte dellโinterferometroย LIGOย ( Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), frutto della collaborazione LIGO/Virgo (questโultimo una collaborazioneย INFN e CNRS), si apreย una grande prospettiva per la ricerca spaziale e per lโASI nello studio di un universo finora sconosciuto, accessibile solo tramite la rivelazione delle onde gravitazionali. Oltre alla partecipazione in INTEGRAL, FERMI e SWIFT, l’ASI opera con il satellite italiano, AGILE, che grazie ad un grande campo di vista pari ยผ del cielo parteciperร alla caccia e alla comprensione delle sorgenti di onde gravitazionali provenienti da interazioni che coinvolgono buchi neri e stelle di neutroni. Queste ricerche sono difficili da terra, non essendoci molti telescopi a grande campo. Gli scienziati italiani e la comunitร spaziale nazionale saranno quindi in una posizione privilegiata per scandagliare l’Universo e i suoi fenomeni piรน energetici sfruttando la scoperta della radiazione gravitazionale.
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โDopo piรน di cinquantโanni di ricerca commentaย Roberto Battiston, presidente dellโAgenzia Spaziale Italiana, la rivelazione diretta di onde gravitazionali ci permetterร di aprire un nuovo capitolo dellโastrofisica, basato su una nuova tecnica osservativa mai sfruttata in precedenza. In questo ambito gli esperimenti spaziali giocheranno un ruolo decisivo sia contribuendo ad localizzare le sorgenti gravitazionali per mezzo di segnali luminosi (raggi X e raggi gamma) sia realizzando interferometri come quelli realizzati a terra ma milioni di volte piรน grandi e sensibili, posti nello spazio, strumenti di cui lโesperimento Lisa Pathfinder recentemente messo in orbita con lโultimo lancio del Vega รจ il precursoreโ.
Tra i ricercatori coinvolti nella ricerca di sorgenti di onde gravitazionali con missioni spaziali, cโรจ anche il team di INTEGRAL, satellite dellโAgenzia Spaziale Europea (ESA) con forte partecipazione italiana, per lโastrofisica nei raggi X e gamma.
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“INTEGRAL viene costantemente allertato in tempo reale dai colleghi di LIGO quando rivelano l’arrivo sulla terra di segnali gravitazionali, come nel caso dell’evento del settembre scorsoยป dice Pietro Ubertini, direttore dellโINAF-IAPS e responsabile del gruppo italiano per la ricerca delle sorgenti di onde gravitazionali con INTEGRAL. ยซL’esperimento LIGO ha rivelato un segnale gravitazionale di notevole intensitร ma non รจ stato in grado di decifrare la direzione di arrivo. Quindi nulla sappiamo sulla sorgente cosmica che ha causato questa collisione tra buchi neri, nรฉ dove sia esattamente nel cielo: una galassia gigante? due buchi neri isolati che viaggiano nello spazio? Eโ quanto cerchiamo di scoprire anche con INTEGRAL, grazie al suo grande campo di vista”.โ
Fonte: ASI