Dom 17 Novembre, 2024

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Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti, genio contro zombie – Recensione

Parlare di zombi, nel decennio che ha consacrato come massimo esponente della categoria The Walking Dead, non è mai facile. Chi si avvicina ai morti viventi deve esser molto cauto, specialmente quando si è un autore intenzionato a fare dei voraci mostri i protagonisti di una storia. E gli autori di Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti, nuova proposta di Newton & Compton, hanno dovuto affrontare questa sfida su più piani, data la struttura del loro romanzo.

Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti offre un’interessante variazione sul tema degli zombie

Quando si mescolano storia e fantasia, si deve mantenere quel complesso equilibrio in cui l’inventiva autoriale non contrasti con la verità assodata. Il lettore deve esser avvolto dalla narrazione, ma al contempo, se appassionato del passato, deve poter ritrovare delle verità che diano sostanza alla lettura, anziché demolirla. Fortunatamente per il lettore, a creare questa inquietante avventura del genio toscano sono tre autori che, grazie alla propria vita professionale, si completano, creando un triumvirato letterario di tutto rispetto.

Giuseppe Staffa e Giorgio Albertini possono vantare illustri collaborazioni in ambito storico, dalla RAI a pubblicazioni come Focus. Sono loro l’anima storica di Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti. Durante l’avventura in cui Leonardo affronta questa minaccia inquietante, al lettore vengono presentati fatti e realtà storiche, una scelta coraggiosa e ben sviluppata che inseriscono la vicenda nel complesso quadro politico dell’Italia rinascimentale.

Personalmente, da appassionato di storia, ho molto apprezzato questo stile a metà tra romanzo e divulgazione. La competenza di Staffa ed Albertini è evidente, si percepisce lo studio e la preparazione dietro questo romanzo, e la scelta degli eventi e dei personaggi inseriti nel volume non sono mai forzati, ognuno ha la sua giusta importanza all’interno della trama. Inserire gli zombie proprio nel periodo storico in cui l’Europa fu piagata dalla Grande Morte Grigia, presente anche nelle opere del periodo come Machiavelli, è stata un’idea vincente.

La parte più narrativa è affidata all’esperienza di Giovanni Gualdoni. Apprezzato autore bonelliano, Gualdoni non perde un briciolo della sua bravura passando dal fumetto al romanzo. L’occhio attento e la competenza nella gestione del racconto sono, anzi, strumenti utilizzati al meglio, creando una sinergia tra il lettore moderno ed un’ambientazione storia lontana.

Inevitabile, dato il contesto, modificare anche il linguaggio. Giusto in questi giorni abbiamo criticato il linguaggio ampolloso del romanzo fantascientifico Ambrose, ma ecco che una certa pesantezza di linguaggio compare anche in Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti. A differenza del romanzo di Carta, in questo volume la gergalità ricercata, sia nei dialoghi che in alcuni passaggi descrittivi, diventa al contrario un valore aggiunto.

Ambientando la vicenda nel Rinascimento, mi aspettavo una parlata diversa da quella attuale. Da un romanzo storico, non mi accontento del rispetto della verità storica, ma cerco quei dettagli sottili che inseriscano al meglio il tutto nella giusta dimensione. E Gualdoni, Albertini e Staffa mi hanno accontentato su tutta la linea, con un italiano scorrevole, attuale ma in cui si inseriscono riferimenti e lessico datato, mai incomprensibile ma sempre con in mente l’idea di spingere il lettore a sentirsi parte integrante della storia.

Leonardo Da Vinci Il Rinascimento dei morti

Da questo punto di vista, è stato un vero tocco di classe utilizzare l’espediente delle lettere come specchio della situazione europea, sia storica che in ottica contagio. Giustamente, in questi punti la lettura diventa a tratti più difficile, data la ragionata e apprezzabile scelta di adeguare quanto raccontato in questi passaggi con un linguaggio quanto più possibile aderente al periodo. Leggendolo, dopo un’iniziale fatica, si apprezza lo sforzo autoriale, un tentativo riuscito di avvolgere ancora più il lettore in un contesto storico influenzato dalla piaga zombie.

Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti si muove in questo contesto in modo interessante, prendendo uno dei personaggi più intriganti e geniali dalla storia italiana e contrapponendolo alla minaccia degli zombie. La sola idea di mettere a confronto la mente geniale per antonomasia contro la brutale assenza di raziocinio è avvincente.

Coinvolto dalla famiglia Sforza, padrona di Milano, Leonardo da Vinci è costretto ad indagare su questa misteriosa malattia che riporta in vita i morti. Come suo solito, il geniale inventore cercherà di applicare un metodo scientifico per comprendere come salvare la situazione.

Le prime esperienze di Leonardo con questi mostri sono un inno all’umanesimo rinascimentale, con autopsie presentate in tutti i loro aspetti più crudi e impressionanti, in cui la rigida mente scientifica di Leonardo si contrappone alle reazioni di altri personaggi, poco abituati ai metodi non certo ortodossi dello scienziato.

Il viaggio verso Roma del gruppo capitanato da Leonardo è alternato al racconto del ritorno di un altro celebre personaggio: Cristoforo Colombo. Il suo ritorno dall’America viene ricondotto all’interno di questa strana epidemia, dando un senso a questa malattia dilagante e attribuendo al navigatore genovese una certa responsabilità.

Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti è una lettura insolita, piacevole e che finalmente inserisce l’oramai abusato tema dei morti viventi in un nuovo contesto. Siamo decisamente lontani dalla spinta di critica sociale imposta originariamente da Romero, ma a cambiare è stato proprio il modo di intendere il concetto di zombie.

Al termine del romanzo, però, rimane la sensazione che a breve arriverà una seconda parte. In caso contrario, visto il finale a sorpresa, Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti rimarrebbe un’opera tronca, con un altissimo potenziale.

Se siete in cerca di una nuova, intrigante storia a tema zombie, Leonardo da Vinci: Il Rinascimento dei morti potrebbe esser la novità che state cercando.

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