Luca Parmitano, il comandante della Stazione Spaziale Internazionale, ha portato a compimento con successo il primo test in cui un rover è stato guidato dallo spazio.
È la prima volta che un rover viene comandato in tempo reale da una qualcuno che non si trova sullo stesso pianeta del macchinario in questione.
AstroLuca ga infatti guidato dalla ISS il rover esploratore Interact che si trovava in un hangar di Valkenburg (Olanda), tagliando un traguardo molto importante per l’esplorazione spaziale di altri pianeti o corpi celesti.
Per la prima volta nella storia un rover telecomandato è stato guidato dallo spazio dal comandante della ISS Luca Parmitano
Il problema principale, mentre vengono impartiti i comandi da remoto è, come nei videogiochi online, il ping. Il termine “ping” indica il tempo che ci mette un segnale o un pacchetto di dati ad essere inviato a destinazione e tornare indietro.
Nel caso della nostra Luna, questo ping sarebbe poco meno di 3 secondi. I segnali radio viaggiano alla velocità della luce, e ci mettono questo tempo a percorrere i circa 400.000 km che separano la Terra dal nostro satellite e ritornare.
Fino a oggi i rover che per esempio hanno operato su Marte venivano controllati attraverso software e procedure pre-programmate o tramite comandi inviati dalla Terra che però richiedevano un certo lasso di tempo (circa 13 minuti) affinché si finalizzassero (la distanza Terra-Marte media è di circa 225 milioni di km).
Per il Pianeta Rosso, il prossimo corpo celeste che l’umanità punta a visitare per la prima volta, il ping arriverebbe a essere di 26 minuti, chiaramente troppi affinché un rover che si trovasse su Marte possa essere comandato da Terra in maniera efficiente.
The final part of the first #Analog1 test is to pick up a blue rock using a force-feedback joystick. @astro_luca is commanding the robot from the International @Space_Station and searching for the rock. https://t.co/D0OayZnen9 pic.twitter.com/LAbn0xyXIA
— Human Spaceflight (@esaspaceflight) 18 novembre 2019
Il test svolto nella giornata odierna (di cui si può ammirare uno spezzone nel tweet soprastante) sarà molto importante perché pone le basi per un controllo spazio-superficie dei rover effettuato con gli astronauti orbitanti intorno al pianeta, sfruttando tempi di trasmissione e latenza molto “brevi” e più consoni a una vera e propria esplorazione “real time”
Il test di oggi ha con successo verificato la condizione di collegamenti e dell’efficienza hardware dell’intero sistema.
Un secondo test simile a questo è in programma per il prossimo 25 novembre, con il rover che stavolta si muoverà in un ambiente lunare ricreato sulla superficie della Terra, con tanto di disconnessioni del terreno, sassi e polvere che metteranno alla prova le capacità di “guida remota” degli astronauti.