Non vorremmo mai essere nei panni dei responsabili dell’organizzazione di Lucca Comics che, quest’anno, si sono ritrovati una brutta gatta da pelare tra le mani in seguito alle polemiche date per via di un fumetto promozionale per Italo creato con l’IA.
Che la fiera del fumetto piรน importante d’Italia, tra le principali manifestazioni di settore a livello mondiale, faccia ricorso a una tecnologia che rischia di inficiare e svilire il lavoro e l’estro di milioni di artisti, รจ rappresenta davvero uno spiacevole scivolone e una vera mancanza di stile. Tuttavia, รจ bene considerare come un evento di tale portata coinvolga ante realtร che collaborano con gli organizzatori i quali, probabilmente, si son trovati ignari protagonisti di questa campagna promozionale il cui “manifesto” rappresenta uno sgarbo allo spirito di Lucca Comics and Games come promotore principe dei creativi della nona arte.
C’รจ da dire, infatti, che il fumetto incriminato sembra essere opera di un’agenzia di comunicazione incaricata da Italo, con quest’ultima che ha pubblicato l’immagine su Instagram taggando LuccaC&G e con il social media manager di quest’ultima che ha semplicemente condiviso il post.
Tuttavia, il mea culpa ufficiale non sembra essere bastato, anche perchรฉ il web non dimentica e, come sottolineato dal fumettista Roberto Recchioni, non รจ la prima gaffe commessa da Lucca Comics visto che, lo scorso anno, era successa una cosa simile.
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Lucca Comics e lo scomodo fumetto creato con l’IA
Ma cosa รจ successo? Cosa ha scatenato tutto questo polverone social?
Nei giorni scorsi l’account ufficiale di Lucca Comics & Games ha condiviso su Instagram un breve fumetto a due pagine realizzato per promuovere i servizi di Italo Treni legate alla manifestazione che permetteranno agli utenti di usufruire di offerte speciali sui treni per Firenze nei giorni della fiera.
Il fumetto, realizzato in stile manga, vede come protagonista un ragazzo che si reca in stagione per prendere il velocissimo treno Italo (le cui forme strizzano l’occhio allo Shinkansen giapponese) per poi continuare finalmente verso Lucca con un autobus.
Il fatto che nella varie vignette il ragazzo sembrasse sempre diverso, alcuni tratti stranamente irregolari specialmente quelli del viso della prima tavola e altre strane “incongruenze” come i contorni di alcune nuvole e i riflessi sul cartello con la scritta “Lucca” hanno insospettito artisti, appassionati e addetti ai lavori che hanno subito sgamato l’utilizzo dell?intelligenza artificiale per la creazione del fumetto.
Come si legge dal messaggio di scuse, QMI โ The Art of Entertainment si รจ assunta la piena responsabilitร dell’accaduto discolpando sia Lucca Comics and games che Italo per quanto accaduto.
