Matteo Casali è l’autore di Malacarne, esordio dello scrittore nel mondo dei libri-gioco pubblicato da MS Edizioni e volume iniziale della trilogia Memoriæ.
Un librogame che ci porterà in un’ambientazione oscura e misteriosa in cui dovremo cercare di ricostruire il passato per capire i nostri arcani poteri. Potete reperire Malacarne QUI.
Pronti a scoprire dove ci porterà questa avventura?
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La guerra ha sconvolto la ricca nazione di Taijar, gli abitanti della sua splendida capitale Vanjoor sono fuggiti a ovest, cercando riparo tra i monti del vicino Koekthaar. Anche tu ti sei unito alle carovana preda di banditi e dei soprusi delle milizie del regno nemico di Dalrath, trovando infine riparo in uno dei campi profughi allestiti nelle fredde alture koeke. Da mesi, sopravvivi a stenti tenendo nascosto il potere soprannaturale che alberga in te. Non ne conosci l’origine, né sai che origine abbiano o cosa significhino le cicatrici sulla tua schiena che sembrano rappresentare strani, arcani simboli il cui significato ti sfugge.
Ricordi anche poco della tua vita prima della guerra, al punto di non essere sicuro del nome con cui ti hanno registrato i soldati koeki: Javat. Però sai di voler andare via dal campo di Ieherat e tornare a Vanjoor.
Sarà un viaggio pericoloso, forse letale, che ti porterà attraverso terre segnate dalla guerra e popolato da pericoli che non puoi nemmeno immaginare, ma sai di volerlo fare.
Per scoprire chi sei… chi sei stato… prima della tua fuga dalla capitale. E cosa hai fatto per meritare tutto questo.
Malacarne: ambientazione e regolamento
In Malacarne giocheremo vestendo i panni di Javat, un esule in un mondo in lotta che, al momento dell’inizio dell’avventura, si trova a Ieherat, profugo, con molte domande senza risposta. Javat infatti non ricorda molto del suo passato benché un elemento faccia presagire che ci sia molto da scoprire: ha delle misteriose cicatrici sulla schiena e dei poteri arcani che gli permettono di compiere incantesimi.
All’inizio del librogame scopriamo che Javat viene da Vanjoor, una città che è stata rasa al suolo e dalla quale Javat è riuscito miracolosamente a scappare. Da ben dieci anni imperversa una guerra sanguinosa tra i regni di Taijar e Koekthaar che al momento sembra essersi stabilizzata ma che continua a costringere uomini, donne e bambini a scappare dai propri villaggi verso luoghi migliori. Javat vuole tornare a Vanjoor per cercare risposte alle numerose domande sul suo passato.
Non è un caso, quindi, che Malacarne utilizzi il Memoriæ System™: giocando il librogame troveremo, contrassegnati da particolari simboli, dei capitoli che raccontano flashback del passato di Javat. Non si tratta di semplici racconti da leggere passivamente: potremo agire sul passato compiendo scelte esattamente come in tutti gli altri paragrafi; e le scelte che faremo nel passato avranno conseguenze nel presente della storia. Un espediente che non è un’innovazione nel mondo dei librigioco ma che ci consente di scoprire mano a mano episodi e varie sfaccettature della vita del protagonista.
Il regolamento di Malacarne è classico (gli appassionati del genere apprezzeranno) e immediato: quando la storia ci mette di fronte a degli ostacoli (Prova di Caratteristica), avremo una difficoltà da superare indicata dal libro. A questo punto basta lanciare 2d6 e ottenere un risultato uguale o superiore alla difficoltà per superare la Prova. Se non abbiamo dei dadi a disposizione, il libro propone dei risultati disegnati su ogni pagina da poter utilizzare. Al tiro di dado possiamo sommare un +1 a seconda di come abbiamo compilato la scheda personaggio: all’inizio della partita infatti sceglieremo di attribuire un bonus a una delle Caratteristiche presenti sulla Scheda, ossia Forza, Volontà e Arcano, dove quest’ultima rappresenta la misura del misterioso potere di Javat.
Il regolamento è molto simile anche per le Prove di Combattimento: dobbiamo superare la Difficoltà del Nemico e se riusciamo nel lancio infliggeremo una ferita, altrimenti il nostro avversario ne infliggerà una a noi. Inutile dire che ci troveremo nella situazione in cui Javat verrà colpito: in base al numero di Ferite potremo subire dei malus. Ma non saranno solo i nemici a danneggiare Javat, infatti anche l’utilizzo del Potere Arcano può debilitare il protagonista, e in base a quanto utilizzeremo la nostra magia dovremo annerire degli spazi nella scheda che ci porteranno a leggere determinati capitoli del librogame (da segnalare il fatto che il paragrafo da leggere dopo il consumo dei primi 5 punti di arcano non è il numero 242, ma il numero 86).
Oltre a elementi classici di un libro-gioco fantasy presenti nella Scheda, come l’Equipaggiamento, le Armi e l’Argento, in Malacarne dovremo appuntare anche le Parole Chiave trovate nel testo perché influenzeranno la scelta di molti paragrafi del volume.
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Le nostre impressioni
Malacarne è un librogame che omaggia i grandi classici old school del genere, già a partire dalla dedica! E, in effetti, gli appassionati dei classici librigame apprezzeranno questo volume che riesce a coniugare sia meccaniche che ambientazione dal sapore classico ad alcune novità tipiche dei libri-gioco più moderni.
In questo senso la dinamica dei capitoli-flashback è una delle caratteristiche più originali e interessanti perché non solo dà modo di agire anche sul passato della storia ma riesce a dare spessore e carattere al protagonista; così Javat non risulta essere soltanto il “protagonista predestinato” come altri personaggi principali di librigame. Un altro elemento di Malacarne che mi ha incuriosito molto e che si è rivelato divertente e interessante da giocare è il Potere Arcano: non serve solo per superare le prove legate all’elemento magico, ma usare i misteriosi poteri del protagonista ha delle conseguenze che vivremo direttamente sulla nostra pelle.
Una caratteristica da sottolineare (e che può piacere o meno a seconda di che tipo di giocatore siete) è il fatto che Malacarne è un librogame abbastanza lineare: leggendo i capitoli potremo intraprendere diversi percorsi, ma alla fine arriveremo tutti allo stesso finale della storia; un finale che ci prepara al volume successivo.
Malacarne ha un sistema di regole immediato e facile da comprendere. Inoltre, pur rifacendosi ai classici old schoool del genere ed essendo un’ambientazione dark fantasy in cui ci troveremo per forza di cose a combattere, non proveremo quella classica sensazione di impotenza di fronte a nemici impossibili da sconfiggere. Beninteso, si può morire ma non troveremo un combattimento alla fine di ogni capitolo e il regolamento ha delle meccaniche che permettono di lanciare di nuovo i dadi, elemento che aiuta.
Il volume, che potete acquistare QUI, non ha un alto livello di difficoltà e, pur non essendo un librogame con un’elevata rigiocabilità (il finale è sempre quello), è comunque molto interessante da esplorare e giocare più volte rendendolo così di fatto un titolo che riprenderete in mano volentieri (che sia per scoprire di più sul passato di Javat o per prepararsi al meglio in vista del secondo capitolo) anche perché la storia di Javat è ben delineata e coinvolgente.
Tutti questi elementi, secondo me, rendono Malacarne un ottimo titolo sia per i giocatori esperti che per i neofiti, e un librogame molto scorrevole e bello da leggere grazie alla fantastica penna di Matteo Casali.
Insomma, questa nuova serie edita da MS Edizioni ha ampiamente soddisfatto le grandi aspettative che avevano accompagnato la sua uscita, regalandoci un titolo interessante, bello da leggere e divertente da giocare. Non resta che aspettare il secondo volume!