Destino manifestoย (inย ingleseย Manifest destiny) รจ una frase che esprime la convinzione che gliย Stati Uniti d’Americaย abbiano la missione di espandersi, diffondendo la loro forma di libertร e democrazia.ย
Quando saldaPress ci ha permesso di recensire il nuovo volume della saga creata da Chrisย Dingess ed edita begli USA da Skybound,ย non ho esitato un secondo, anche perchรฉ spesso si tratta di materiale che personalmente non ho ancora avuto modo di scoprire durante le mie “peregrinazioni2 come lettore nel mondo dei fumetti moderni, avventura che fin da quando ho iniziato a ricevere il primo numero di Rocketeer, e leggere in anteprima i volumi di saldaPress, รจ stata una sorpresa continua.
E anche in questo caso la sorpresa e la soddisfazione “fisica” nella lettura sono state, sin dalle prime vignette, immediate.
Ieri รจ uscito il settimo volume di MANIFEST DESTINY.
Potete finalmente rimettervi in cammino e farlo sia che abbiate letto i primi sei volumi della serie, o i 18 albi bimestrali in cui l’abbiamo pubblicata a suo tempo. Adesso, col volume 7, potete ripartire in entrambe i casi. pic.twitter.com/i0LzzDAPSQ
โ saldaPress (@saldaPress) July 17, 2020
La recensione di Manifest Destiny 7: Talpalumbricus e Lepus, il nuovo volume della saga Skybound edita in Italia da saldaPress
Le prima pagine ci aiutano capire che lโazione si svolge nel passato (primavera 1805 per essere precisi) e si parte subito forte con lโintroduzione di un personaggio che io non conosco se non da โfinzioniโ cinematografiche: Sacagawea (o in rari casi Sacajawea), la nativa americana che accompagno i due esploratori Meriwetherย Lewisย e Williamย Clark nella spedizione esplorativa dellโAmerica nord occidentale.
Ed ecco un paio di pagine dopo vediamo gli uomini della spedizione abbattere bizzarri animali selvatici come pesci volanti con ali di drago ed enormi lupi con occhi insettoidiโฆ. Essendo questa la prima volta in cui mi approccio con la serie, potete capire la mia grande sorpresa!
Nelle pagine successive sembra quasi di vivere in un universo alternativo dove i visi pallidi esploratori sembrano particolarmente propensi ad eliminare la fauna selvatica del Nuovo Mondo: animali che sembrano essere delle versioni giganti e deformi delle normali creature che consociamo.
Non poso fare a meno di pensare allโincredibile bestiario immaginato da Peter Jackson nel โsuoโ King Kong del 2005, dove lโuomo spesso di ritrova ad essere preda piuttosto che predatore, in quel mondo isolato dove gli animali, insetti e piante hanno conosciuto unโaltra evoluzione.
Corps of Discovery
Gli esploratori quindi si imbattono in una gigantesca creatura, una sorta di enorme roditore sotterraneo completamente glabro, ma presi dal terrore di questa improvvisa comparsa, i bianchi decido immediatamente di abbatterla, scoprendo solo dopo che in realtร era un mammifero erbivoro e per giunta neo madre. Ci mettono infatti poco a scoprire una tana dove ci sono tantissimi cuccioli che continuano a squittire incessantemente invocando la loro madre.
Questa pausa inattesa genera una serie di domane sulla possibilitร di far sopravvivere le creature orfaneโฆ tuttavia, mentre Lewis e Clark decidono quale sia lโopzione piรน giusta da scegliere, accade che un soldato della spedizione, decida di passare allโazione, facendo strage degli inermi โcuccioliโ e scatenando la reazione di Sacagawea che apprendiamo essere divenuta madre da poco, dellโadorabile Jean Baptiste.
Dopo aver punito come si deve il soldato complice dellโinutile massacro di quelle creature, la spedizione continua il suo girovagare incontrando ancora altri โmostriโ che vengono prontamente abbattuti e poi sezionati e studiati dai due esploratori e da Magdalene, che pare avere un legame particolare con Lewis.
Il fantasma del conquistador
Unโaltra sorpresa che mi ha rivelato la ย lettura di Manifest Destiny 7 รจ apprendere del โfantasma di Arturo Maldonado, un fu conquistador che cerca di consigliare, nel bene e nel male Lewis e Clark, a volte quasi con lโintenzione di metterli uno contro lโaltro.
Durante la navigazione sul fiume, la spedizione scorge da lontano un curioso manufatto, unโenorme arco visibile distanza. Sembra trattarsi di una sorta di sepolcro dove si possono osservare ossa di creature apparentemente simili alla razza del grande roditore abbattuto coi suoi cuccioli.
In questa occasione incontrano un popolo indigeno composto da donne, che conducono gli esploratori al loro villaggio. E mostrano il loro stile di vita frugale e rispettoso verso la natura e gli animali.
Da predatori a prede
E cosรฌ, i due capitani, concedono ad un manipolo di volontari di andare a trovare le indigene la sera e mentre il rum scorre a fiumi uomini e donne fanno reciproco conoscenza, anche piuttosto intima. Subito lโatmosfera si tinge di mistero, poichรฉ queste donne si rivelano essere dei muta forma, che attaccano i soldati in preda allโeuforia dellโalcool e del sesso. Di di questi, due riescono a fuggire e ad avvertire i due capitani, Lewis e Clark, che dopo una lunga ponderazione decidono di non intervenire, forse volendo evitare un comportamento che sia da razziatori e conquistatori, abbandonano i soldati al loro destino. Dunque la spedizione lungo il fiume prosegue e continuano gli avvistamenti di quei grandi archi che fanno pensare a tante altre tribรน delle femmine guerrieri muta formaโฆ Cosa accadrร ancora?ย Per queste altre risposte, dobbiamo attendere il prossimo numero!
Alla luce del mio primo impatto con la serie saldaPress e questo settimo volume di Manifest Destiny, รจ chiaro lโintento degli autori di voler provare a dare una nuova chiave di lettura allโepopea dei grandi esploratori del Ottocento.
Dallo sceneggiatoreย Chris Dingessย ci viene offerta lโinterpretazione di degli esploratori che piuttosto che dominate la natura e il territorio sono spesso e volentieri minacciati degli stessi elementi naturali e dalle bizzarre forme animali.
Sono stato piacevolmente colpito colpito dal duo Clark e Lewis, personaggi con caratteri sostanzialmente diversi, ma โunitiโ nellโaffrontare i pericoli e le situazioni piรน disparate come la gestione dellโequipaggio e lo scopo della loro missione.
Lโimmersione nellโavventura storica รจ garantita dai disegni accurati di Matthew Roberts supportati dai colori realizzati da Owen Gieni e per gli amanti del genere non manca anche una bella dose di scene splatter.
Non mi resta altro che darvi un solo consiglio: fate come me, recuperate gli altri volumi della saga e poi tuffatevi su Manifest Destiny 7 (disponibile QUI) perchรฉ รจ unโopera che vi piacerร senzโaltro, soprattutto per chi adora lโavventura esotica e misteriosa e se amate lโhorror e il mistero… con saldaPress che, ancora una volta, conferma di avere fiuto per opere interessanti e coinvolgenti che porta in Italia da quel mondo a stelle e strisce che, volente o nolente, continua a diffondere il “comics” come cultura.