Ecco un titolo che quasi tutti conosciamo e a cui in molti abbiamo giocato nel corso degli anni (in una versione o l’altra), stiamo parlando di Metal Gear Solid, ora tornato prepotentemente sulla scena grazie a Metal Gear Solid: Master Collection.
Sono passati più di trentacinque anni dall’uscita del primo episodio di questa storica e longeva serie di videogiochi, un anniversario, questo, che non molte compagnie videoludiche possono vantarsi di poter festeggiare.
Dopo l’annuncio durante il PlayStation Showcase a maggio del 2023, l’anno a cui tornare è il 1987. Proprio così – è questa la data in cui il neoassunto Hideo Kojima progettò il primo titolo di Metal Gear. Konami accolse entusiasta la proposta del suo nuovo game designer e nacque così un videogioco che gettò le basi per il genere stealth e tutti i successivi sequel della saga.
Metal Gear Solid: Master Collection è un compendio di recente uscita con cui la compagnia nipponica ha riproposto ai nuovi e ai vecchi fan alcuni dei suoi titoli più iconici risalenti all’incirca al primo ventennio di pubblicazioni. All’interno di questa raccolta di vecchie glorie sono presenti i seguenti titoli che originariamente uscirono su piattaforme che hanno fatto la storia.
- Metal Gear (MSX2 e NES), 1987.
- Snake’s Revenge (NES), 1990.
- Metal Gear 2: Solid Snake (MSX2), 1990.
- Metal Gear Solid + VR Missions (PS1), 1998,1999.
- Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty (PS2), 2001.
- Metal Gear Solid 3: Snake Eater (PS2), 2004.
Quella di Metal Gear Solid: Master Collection, insomma, è una raccolta degna di rispetto che abbiamo recentemente avuto modo di provare. Oltre il rapido trailer di presentazione, disponibile qui sotto, vi sveleremo com’è stata la nostra esperienza.
Metal Gear Solid: Master Collection, una raccolta come poche
Giocando a Metal Gear Solid: Master Collection potremo cominciare l’avventura da uno qualsiasi dei molteplici titoli proposti. I protagonisti e la trama saranno diversi tra i vari videogiochi che, nonostante l’affinità di genere (si tratta infatti sempre di videogiochi d’azione con meccaniche stealth), si distinguono molto per l’impianto grafico e tecnico utilizzato.
A questo proposito, per esempio, il primo Metal Gear ha la classica grafica a pixel tipica dei videogiochi “di una volta”, spesso presenti anche nei cabinati delle sale giochi. Se lo si confronta con l’ultimo (e più recente) titolo presente in questa raccolta, Metal Gear Solid 3: Snake Eater, si nota invece immediatamente l’avanzamento tecnologico. Quest’ultimo titolo infatti gode di una grafica a tre dimensioni già presente su PlayStation 2.
Tra le novità di questa nuova Master Collection segnaliamo, in primis, l’aggiunta su ognuno dei titoli disponibili di trofei e obiettivi sbloccabili. Le sorprese non finiscono qui però, perché acquistando Metal Gear Solid: Master Collection potremo mettere anche le mani sui fumetti tratti dalla serie. Tra il 2004 e il 2006 sono stati rilasciati 12 numeri che, successivamente, sono stati riadattati a un titolo PSP, Metal Gear Solid: Digital Graphic Novel (presente anche all’interno di questa raccolta di videogiochi).
Per i fan e i giocatori che amano approfondire gli aspetti dietro lo sviluppo di un videogioco ci sono buone notizie. Tra gli extra infatti figurano anche guide strategiche, un artbook digitale e una raccolta musicale completa dei venti migliori brani della serie.
Alcuni dei titoli di questa raccolta, come per esempio Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty e Metal Gear Solid 3: Snake Eater, sono le versioni HD che Konami aveva già rielaborato nel corso del 2011 su PS3 e Xbox 360. La Master Collection e tutti i suoi ghiotti contenuti sono attualmente disponibili, anche sottotitolati in italiano, su Nintendo Switch, PS4, PS5, Xbox Serie X|S e Windows.
Snake, rifletti! Il cervello è la tua arma migliore
Insieme a Snake, riflettiamo infine anche noi su Metal Gear Solid: Master Collection. Si tratta, dopo diverse ore di gioco spese in ognuno dei titoli presenti, di una raccolta videoludica che ha molto da dire ma poco da mostrare.
Ad alcuni dei titoli proposti avevamo già giocato al tempo della loro uscita, mentre altri li avevamo recuperati nelle successive ripubblicazioni. Mai come prima Konami ha deciso di integrare tanti contenuti extra e di ciò non possiamo che gioirne. Il problema principale? Purtroppo il sapore di questa raccolta è privo di sale perché ci ricorda davvero molto Metal Gear Solid: The Legacy Collection.
Quest’ultimo compendio di titoli, che alcuni certamente ricorderanno, uscì nel corso del 2013. Già allora comprendeva al suo interno molti dei giochi presenti anche in Metal Gear Solid: Master Collection. I remake e le remaster sono generalmente ben accetti da svariati fan della serie, e l’effetto nostalgia è ancora in grado di conquistare molti cuori. Secondo il nostro punto di vista, però, continuare con queste campagne nostalgia non rappresenta un sintomo evidente del malessere interno? L’ultimo episodio canonico della serie di Metal Gear che ha portato avanti gli eventi della storyline principale risale al 2015. Dopo l’uscita di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, la saga ha subito un brusco arresto ed è arrivata a oggi arrancando tra continue ripubblicazioni (per i motivi che tutti sappiamo, ovvero l’addio di Hideo Kojima a Konami).
In conclusione, comunque, possiamo affermare che l’esperienza è nel suo complesso risultata positiva. Tornare ancora una volta indietro nel tempo e affrontare videogiochi del calibro di Metal Gear è sempre un’esperienza catartica, che non possiamo non ammettere di aver apprezzato. Metal Gear Solid: Master Collection, tuttavia, è una raccolta che consigliamo di acquistare prevalentemente ai giocatori che già conoscono la serie o che, comunque, hanno sempre voluto iniziarla ma non hanno mai saputo da dove partire.
Per un primo approccio alla serie da parte di giocatori più giovani, invece, suggeriamo di iniziare dal sopracitato Metal Gear V: The Phantom Pain. Si tratta di un titolo molto più attuale e calibrato, disponibile su PS4, Xbox One e PC.
