Milo Manara, leggendario fumettista italiano recentemente tornato prepotentemente sotto i riflettori in seguito al debutto di Adrian, la serie TV animata di Adriano Celentano (o comunque quella “cosa lì”, come l’ha definita il nostro buon Manuel nella sua recensione), cerca di fare chiarezza sul suo ruolo nella realizzazione dello show.
Milo Manara, storico fumettista italiano, fa chiarezza sul suo coinvolgimento nella realizzazione di Adrian
Con una nota pubblicata sul proprio profilo Facebook, Manara precisa alcuni dettagli del suo coinvolgimento in Adrian, rivendicando a sé solo la realizzazione di studi di personaggi, sfondi e storyboard che sarebbero poi dovuti essere il punto di partenza di un lavoro molto più complesso e definito.
In merito alle inesattezze che, da diversi giorni, stanno circolando a seguito della messa in onda della serie Adrian – per la quale sento parlare di “Disegni di Milo Manara” (o addirittura di “graphic novel di milo Manara”…) – credo di dover fare alcune precisazioni.
Nel lontano 2009, accettai di partecipare al progetto di serie animata, con lo specifico ruolo di character design, in compagnia di autori del calibro di Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Enzo D’Alò, oltre ovviamente ad Adriano Celentano.
Per quell’incarico ho realizzato, quindi, una serie di studi di personaggi, di sfondi e di ambientazioni insieme ad alcuni storyboard delle principali scene della serie.
Come sanno tutti quelli che si occupano di cinema di animazione, questi disegni sarebbero dovuti essere utilizzati come riferimento per la realizzazione delle animazioni vere e proprie.
Una volta consegnati i disegni, dunque, non mi sono assolutamente occupato, in nessuna fase della lunga e travagliata produzione, della realizzazione delle animazioni, essendo io un disegnatore e non un animatore.
Mi rendo conto che il fatto che alcuni disegni dei mie storyboard siano stati inseriti anche nell’animazione finale, nonostante non fossero stati realizzati per questo scopo, abbia creato ulteriore confusione.
Purtroppo la decisione di utilizzarli non è stata mia, e a suo tempo non ho potuto che far presente la mia forte perplessità in merito.
Sono di ritorno dal Festival di Angoulème, dove sono stati celebrati i 50 anni della mia carriera, con l’omaggio di una bella e grande mostra che mi ha impegnato molto, ed ora sono in viaggio in Francia.
Tuttavia, per la stima verso i tanti artisti italiani coinvolti e verso i miei lettori, ci tenevo a cercare di fare un po’ di chiarezza in merito a una produzione di cui, mentre ero all’estero, in Italia si è molto parlato, forse, senza la dovuta informazione sul mio coinvolgimento.
Grazie a tutti per l’attenzione.
Proprio i disegni e le ambientazioni, alcune delle quali a dir poco imbarazzanti, sono finite nell’occhio del ciclone con commenti e recensioni sui vari social che si sono scatenati con feroci critiche e incredulità diffusa.
Voi cosa pensate a riguardo? Fatecelo sapere con un commento qui sotto.