Lun 18 Novembre, 2024

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Morto in aeroporto Mehran Karimi Nasseri, l’uomo che ispirò il film The Terminal

Mehran Karimi Nasseri , l’iraniano che ha ispirato il film The Terminal di Steven Spielberg, è morto nella giornata di ieri per un attacco di cuore, ironia della sorte, mentre si trovava nel terminal dell’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi.

La notizia riportata dall’Associated Press afferma che, nonostante l’intervento dei paramedici locali, non c’è stato nulla da fare per poter salvare la vita di Nasseri.

L’incredibile storia dell’uomo è probabilmente unica nel suo genere, tanto da spingere Spielberg e realizzare un film dove Tom Hanks interpretava Victor Navorski, un uomo che atterrato a New York si vede rifiutato il visto d’ingresso a causa della guerra civile scoppiata nel suo paese natale, obbligandolo quindi a restare bloccato nel terminal dell’aeroporto, sfruttando ogni espediente per poter mangiare, dormire e lavarsi.

Nasseri infatti, trascorse ben 18 anni all’interno del Terminal dell’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, dal 1988 al 2006.

La storia di Mehran Karimi Nasseri

Sbarcato in Francia nel 1985 e subito arrestato per esservi entrato in maniera illegale, Nasseri viene rilasciano dopo tre mesi facendo perdere le sue tracce fino a quando, nel 1988, riappare all’interno dell’aeroporto parigino, nel terminal 1, mentre tentava di imbarcarsi per l’Inghilterra.

Imprigionato in un limbo giuridico, l’uomo ottenne la possibilità di andarsene nel 1992, quando la Francia si era convinta a concedergli il permesso di soggiorno, ma anche in questo caso la beffa era già dietro l’angolo. Infatti, anni prima, Nasseri, era stato in Belgio dove gli era stata concessa una tessera di rifugiato politico che non aveva mai ritirato. Per ottenere il permesso di soggiorno francese quindi, l’ormai inquilino dell’aeroporto parigino, avrebbe dovuto andare in Belgio per ritirare la tessera, cosa che però non poteva succedere in alcun modo dato che Nasseri non poteva lasciare l’aeroporto senza documenti.

Con il passare degli anni l’apolide iraniano diventò un vero e proprio cittadino del terminal, dormendo su una panchina di plastica, stringendo amicizie con lavoratori all’interno dell’aeroporto e arrivando a lavarsi nelle docce riservate al personale. Soprannominato da tutti Sir Alfred, Nasseri divenne una celebrità del Charles De Gaulle.

Solo nel 2006, Sir Alfred fu costretto a lasciare quella che ormai era diventata casa sua a causa di un’intossicazione alimentare. Dimesso dall’ospedale venne trasferito in una casa di accoglienza di Parigi. Qualche settimana fa, però, l’uomo era tornato a vivere in quella che ormai considerava casa sua, dove è spirato il 12 novembre del 2022, quasi sentisse il bisogno di ritrovarsi nel Terminal per l’ultima volta.

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