Ven 18 Aprile, 2025

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Napoleon, la recensione del film di Ridley Scott

Il primo punto che si prefigge Napoleon, ultimo film di Ridley Scott, è quello di rispondere all’annosa questione “Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?”. Per sapere la risposta dovrete ovviamente guardare il film.

Battute pessime a parte, Napoleon è un biopic sulla figura di Napoleone Bonaparte, uno dei conquistatori più noti del ventesimo secolo, anche se nel raccontare la storia dell’imperatore corso, Scott e lo sceneggiatore David Scarpa, si concentrano maggiormente sul rapporto tra Napoleone e la compagna di vita, Giuseppina, o Josephine se vogliamo usare il nome non italianizzato.

Se questo lungometraggio si fosse intitolato Napoleon e Josephine sarebbe stato probabilmente più accurato. Ovvio, le conquiste politiche e militari del generale francese non mancano, anche con molta libera interpretazione storica, ma la Storia sembra quasi essere un intermezzo tra la tormentata storia d’amore dei due protagonisti. O almeno questa è la sensazione della versione da due ore e quaranta, uscita nei cinema. La versione integrale, che probabilmente arriverà su Apple TV, è di circa quattro ore, e forse in quell’ora e venti in più potrebbe esserci più guerra e più politica (o forse no).

Napoleone 1

Napoleon e Giuseppina

L’intento di Scott, sembra quello di proporre un racconto intimista dell’imperatore francese, l’uomo dietro il personaggio. Napoleon inizia con la rivoluzione francese a cui il futuro conquistatore assiste con indifferenza, probabilmente con la testa rivolta a come colmare il vuoto di potere appena creatosi.

La carriera di Napoleone inizia con l’assedio di Tolone, contro gli inglesi, e qui assistiamo alla prima battaglia del film, messa in scena con tutta la destrezza e capacità di Ridley Scott. Dopo la vittoria Napoleone diventa un eroe in Francia, e qui incontra per la prima volta Giuseppina. La storia d’amore fra i due prosegue fra alti e bassi, con il tradimento di lei, mentre il conquistatore è impegnato in Egitto a prendere a cannonate le piramidi. Scoperto il tradimento il nostro eroe, durante la battaglia, torna in Francia per un confronto con l’amante. Dall’Egitto alla Francia in un batter d’occhio, prima ancora che i fratelli Wright abbozzassero il loro progetto di un velivolo a motore. Del resto il tradimento di lei è su tutti i giornali, come dei moderni Ferragnez, e l’onta del tradimento mette qualsiasi battaglia in secondo piano.

Anacronismi storici a parte di Napoleon, la scelta di Scott di concentrarsi sui due amanti è molto interessante, e svuota il personaggio di Napoleone della sua grandeur e smitizza il personaggio, a favore dell’uomo. Se l’imperatore Napoleone si rende partecipe di una scalata al potere che lo porta da semplice artigliere a sovrano della Francia, nel rapporto con Giuseppina il “potere” non è mai nelle sue mani. Fino alla fine Napoleone amerà la sua Giuseppina, più della Francia.

Napoleon by Scott

Ridley Scott è un regista che ci ha abituati a alti e bassi, film capolavoro e altri dimenticabilissimi. Dove Scott è maestro è sicuramente nel costruire delle grandi scene di battaglia, basti pensare a Il Gladiatore, Le Crociate, The Last Duel e soprattutto il suo film d’esordio, I Duellanti, ambientato in epoca Napoleonica al quale lo stesso Scott si ispira molto per Napoleon, autocitandosi.

Una strizzata d’occhio Scott la dedica anche a Barry Lindon di Stanley Kubrick, in particolare nelle scene d’interni, dove l’illuminazione sembra provenire esclusivamente dalle candele, anche se ovviamente è un “effetto speciale”. Lo stesso Kubrick per anni tentò di realizzare un film sulla vita di Napoleone, senza mai riuscirci.

joaquin phoenix napoleon

Le battaglie di Napoleon

In Napoleon vediamo nell’ordine: l’assedio di Tolone, la battaglia delle piramidi e la battaglia di Austerliz, dove ci viene mostrata la grande abilità militare del generale francese, riportando grandi vittorie che lo portano ad auto incoronarsi Imperatore. Dopo la campagna russa, dove Napoleone riporta la prima sconfitta, l’imperatore viene esiliato all’isola d’Elba. Tutto questo ci viene mostrato nel film con poca solennità proprio per concentrare il film sulla storia con Giuseppina, ma la sensazione è che si corra un po’ troppo. Nonostante la durata è evidente che mancano delle scene di raccordo che diano più respiro al racconto. Tornato dall’Elba, Napoleone affronterà la sua ultima battaglia a Waterloo, con il secondo e definitivo esilio, sull’isola di Sant’Elena.

Come già detto l’attenzione di Napoleon però è più dedicata al rapporto con Giuseppina, e qui Scott cerca di tenere in piedi la baracca affidandosi al talento dei due attori.

Napoleon Austerlitz clip

I “volti” di Napoleone e Giuseppina

A vestire gli abiti e la feluca di Napoleone e l’attore premio Oscar Joaquin Phoenix. La sua interpretazione è, come sempre, laconica ed estrema, riuscendo al contempo ad essere timido e taciturno, nelle scene con Giuseppina, ed esplosivo e aggressivo, nelle scene di battaglia. Phoenix restituisce una rappresentazione iconica del personaggio, ripreso spesso in silhouette, quando lo si vede non si può far altro che pensare a Napoleone.

Vanessa Kirby presta il bellissimo volto a Giuseppina di Beauharnais. Il suo ritratto dell’imperatrice è freddo e distaccato, ma non per questo privo di sfumature che rendono l’interpretazione di alto livello. Napoleon ruota tutto intorno al desiderio dell’imperatore per la sua imperatrice, anche quando costretti alla separazione a causa dell’impossibilità da parte di Giuseppina di generare un erede, Bonaparte non smetterà mai di pensare e cercare Giuseppina.

 

La satira di Napoleon

Oltre a raccontare le battaglie e l’amore, Napoleon è una satira sull’imperatore francese, che ha fatto arrabbiare per ovvi motivi i francesi (e gli storici, ma in questo caso i motivi sono altri).  Il Napoleone del film è più una caricatura che una rappresentazione dell’iconico personaggio storico.

In una scena chiave del film vediamo Napoleone arrivato in Egitto che ordina a degli schiavi di aprire un sarcofago contenente la mummia di un non precisato faraone. Napoleone vuole guardare il faraone dritto negli occhi, anche se gli occhi sono stati asportati durante la mummificazione. L’imperatore è però troppo basso e necessita di un rialzo per mettersi faccia a faccia con la mummia, in attesa che esse possa suggerire chissà cosa all’orecchio di Napoleone. Tutta questa scena viene mostrata con una certa goffaggine da parte di Napoleone e l’intento è che per quanto ci provi, Napoleone non si sentirà mai all’altezza dei grandi conquistatori del passato, come Alessandro Magno o Giulio Cesare.

Questo paragone può essere utilizzato per il film stesso: Napoleon, pur essendo un buon film, non sarà mai allo stesso livello di altri film legati a questo periodo storico ed altri grandi film di Ridley Scott.

Napoleon
Napoleon è un film interessante, da vedere la cinema, con la storia fra Napoleone e Giuseppina al centro e le grandi battaglie sullo sfondo.
Pro
Le scene di battaglia girate con maestria da Ridley Scott
Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby ottimi interpreti di Napoleone e Giuseppina
Si racconta più l'uomo che l'imperatore, concentrandosi nel rapporto con Giuseppina
Contro
Nonostante la lunga durata, il film sembra aver subito parecchi tagli
6.8
Voto Finale