Potevamo lasciarci sfuggire la lettura di un romanzo di pirati, avventure, animali fantastici e misteri irrisolti? Ovviamente no! È per questo che ci siamo tuffati a capofitto nella lettura di Navarro, primo capitolo della trilogia del Mondo di Sotto, edito da Fanucci Editore e scritto da Andrea L. Gobbi.
Scopriamo Navarro – Il Mondo di Sotto. Preparatevi a salpare per il mondo fantasy creato da Andrea L. Gobbi (e attenti ai pirati!)
Navarro è un libro fantasy rivolto a bambini e ragazzi a partire dai 10 anni. Un’avventura dai toni pirateschi che lega la (quasi) verità storia a un mondo fantasy nuovo e originale.
Infatti, il libro è ambientato in un mondo in cui Cristoforo Colombo, partito da Palos alla volta delle Indie, non ha scoperto l’America bensì la fine del Mondo. Delle tre famose caravelle (Nina, Pinta e Santa Maria), solo la Nina è tornata in porto; gli altri uomini della spedizione sono periti nell’impresa. Questa, però, è solo parte della storia!
Che la spedizione di Colombo abbia riservato più sorprese di quanto si sappia, è la verità di cui verrà a conoscenza Pedro Navarro, il protagonista del libro. Pedro è un giovane ragazzo che ha perso il padre, Franco, proprio nella spedizione di Colombo. Il giorno del suo tredicesimo compleanno ricevere un regalo decisamente inaspettato: una lettera da parte di suo padre. Nella lettera Pedro legge che Franco non è morto, ma che ha scoperto qualcosa oltre la fine del mondo, il Mondo di Sotto, un universo misterioso e fantastico che si trova al di là dei continenti conosciuti.
Non è difficile immaginare i pensieri di Pedro Navarro: partire è l’unica soluzione per ritrovare il padre e scoprire cosa si nasconde oltre la fine del mondo!
Anno 1492. La Terra è piatta. È quanto scopre Cristoforo Colombo al comando della sua missione nell’Oceano Atlantico: non le Indie come credeva (e neppure l’America), ma la fine del Mondo. Delle tre navi – la Nina, la Pinta e la Santa Maria – partite da Palos il 3 agosto 1492 soltanto la prima, capitanata dal grande navigatore, riesce a far ritorno nel Vecchio Continente. Le altre due, invece, finiscono disperse. O almeno questo è ciò che viene fatto credere. Un anno dopo, infatti, un ragazzo viene a conoscenza di un segreto insospettabile per cui nulla sarà più come prima. È una sera piovosa quando in occasione del suo tredicesimo compleanno Pedro Navarro riceve dalla mani di un uomo, un marinaio sopravvissuto alla grande spedizione, una lettera scritta da suo padre Franco, fino ad allora creduto disperso su una delle due caravelle. Ai confini del mondo, a quanto racconta, esisterebbe uno stretto canale dove convergono tutte le correnti dell’Oceano Atlantico. Nessuno sa dove esso conduca, eppure Franco ne è convinto: si tratta della via che conduce al Nuovo Mondo. Secondo lui la Terra rassomiglierebbe a un’enorme moneta, di cui il mondo conosciuto rappresenta solo una faccia. Ma che cosa si cela dall’altra parte? Franco si è lanciato per scoprirlo, lasciando nelle mani del figlio un prezioso amuleto. Pedro allora non ha dubbi e inconsapevole dell’avventura che lo attende salpa da Palos assieme ai suoi più cari amici per ritrovare suo padre, le cui orme finiranno per guidarlo sulle tracce di un antichissimo mistero: il leggendario segreto di Atlantide.
Un mondo tra storia e classici senza tempo
Una delle cose che mi ha da subito incuriosito riguardo questo romanzo la si può trovare già nella sinossi: le vicende sono ambientate tra Quattrocento e Cinquecento, nel periodo in cui Cristoforo Colombo avrebbe dovuto scoprire l’America. Insomma, Navarro si basa su una una sorta di ucronia in cui Colombo non ha portato il suo equipaggio nelle Americhe, ma la flotta, così come molti credevano all’epoca, ha raggiunto il limite del mondo conosciuto.
Ho trovato questo espediente un’idea molto originale e particolare: nonostante si tratti di un periodo storico ricco di fermenti intellettuali, episodi storici rilevanti e grandi cambiamenti (basti pensare che il 1492 è anche la data convenzionale che segna il passaggio dal Medioevo all’Età Moderna) è davvero poco utilizzato nel mondo della letteratura. Questa particolarità assume secondo me ancora più significato se pensiamo che il testo è un romanzo per ragazzi: penso sia un ottimo modo per far avvicinare i giovani lettori alla storia e incuriosirli a riguardo proponendo un romanzo d’avventura ambientato proprio in questo periodo.
Non solo, ma l’autore ha inserito diversi riferimenti legati sia alla storia che ad alcuni cult dell’immaginario fantasy-piratesco. Ad esempio, uno dei luoghi principali in cui si svolgono le azioni di Pedro, Carmen e degli altri protagonisti del libro è Axalandra, una città magnificamente descritta dall’autore costituita da palazzi e abitazioni scavati negli scogli. I giovani avventurieri approdano alla città con l’obiettivo di cercare un tomo nella famosa Biblioteca. Il riferimento alla Biblioteca di Alessandria è abbastanza intuitivo!
Non solo, ma nel Mondo di Sotto il contatto con l’acqua del posto provoca una misteriosa malattia che ricorda da vicino gli effetti della maledizione dell’equipaggio dell’Olandese Volante della saga cinematografica dei Pirati dei Caraibi. A differenza di quanto si potrebbe immaginare, ho trovato ottimo l’utilizzo di queste citazioni: non serve inventare cose strane e mai lette prima affinché il libro sia bello da leggere. Sono le situazioni, le relazioni tra i personaggi e le emozioni che differenziano un libro dall’altro. Unica nota: dato che si tratta di un prodotto per bambini e ragazzi alcuni di loro potrebbero non cogliere questi riferimenti e forse sarebbe stato utile aggiungere un’appendice in cui spiegare e contestualizzare i principali riferimenti del libro.
Amicizie, relazioni e…
Come si diceva poco sopra, un libro risulta avvincente grazie alle storie e alle relazioni tra i personaggi. Pedro Navarro è il protagonista del libro, ma non è sicuramente l’unico personaggio di cui leggeremo. Pedro, non appena viene a conoscenza che il padre potrebbe essere ancora vivo, decide di partire seguendo la mappa in direzione della fine del Mondo. Egli non è solo nel suo viaggio, a lui si uniscono alcuni giovani amici che, per motivi diversi (non possiamo mica spoilerarvi tutto!), decidono di partire assieme all’amico. Sono Carmen, Gaston, Baldo e Brando.
In particolare, uno dei temi fondamentali è per l’appunto l’amicizia nella sue diverse forme: c’è l’amicizia consolidata tra Pedro e Gaston, il rapporto in evoluzione tra Pedro e Carmen, l’amicizia costruita da zero con i due gemelli dai capelli blu Baldo e Brando. Si tratta di una grande varietà di sfumature di un sentimento, elemento interessante in un libro per ragazzi, anche se si tratta di un tema ricorrente in questo tipo di letteratura.
Un altro elemento che si evince (e che secondo me è comprensibile in un libro rivolto ai bambini 10+) è la “mancanza” delle figure genitoriali: il padre di Pedro è presente nella lettera iniziale, ma poi non ha una forte presenza nel resto della storia (non ci sono ad esempio flashback che lo riguardano) e allo stesso modo la madre di Pedro compare all’inizio e poi basta. Baldo e Brando sono orfani, invece sia Gaston che Carmen vogliono mantenere le distanze da una famiglia che non li valorizza, non accetta le loro predisposizioni e passioni e anzi cerca di frenarli in tutti i modi. Un allontanamento più che normale nel periodo adolescenziale e pre-adolescenziale. Nel libro sono comunque presenti degli adulti, ma i ragazzi protagonisti si relazionano con loro da pari a pari, proprio a significare quel viaggio di ricerca del proprio posto nel mondo degli adulti.
Parlando di protagonisti del romanzo, mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di più riguardo Carmen. Non perché essendo l’unico personaggio femminile debba per forza avere un posto privilegiato, ma perché a mio parere il suo personaggio non viene scandagliato appieno. Carmen, infatti, viene presentata all’inizio del libro come un personaggio forte ed emancipato: è lei a guidare la Gato Gris (la nave sulla quale si imbarcano Pedro e i suoi amici), è sempre lei che ne conosce il funzionamento e parte all’avventura per scappare da un padre che non pensa che la figlia femmina possa avere le carte in regola per fare un lavoro da uomini. Un incipit bello tosto! Purtroppo poi Carmen scompare lentamente nel libro, perde il suo essere “tosta” fino ad arrivare, alla fine del libro, ad essere solo la controparte amorosa di Navarro in una storia d’amore agli albori.
Insomma, Navarro mi è piaciuto! Un libro per ragazzi scritto bene, in maniera fluida e con descrizioni vivide e mai pesanti (posso rivedere Axalandra anche adesso!). Benché sia un romanzo che consiglierei più ai bambini e ai ragazzi che agli adulti, si tratta di un ottimo primo passo per l’autore che apre in maniera positiva la sua trilogia fantasy. Non resta che aspettare gli altri due volumi!