Brutto colpo per gli appassionati di streaming e, in particolar modo, per gli utenti Netflix visto che la “N rossa” è pronta a un nuovo aumento dei prezzi degli abbonamenti.
Nel suo rapporto sugli utili per il quarto trimestre del 2023, la società di Scotts Valley ha rivelato che gli abbonati ai piani con pubblicità hanno rappresentato il 40% delle nuove iscrizioni, con un sensibile aumento rispetto al trimestre precedente.
Alla luce di ciò, sebbene Netflix non consenta più ai nuovi abbonati di sottoscrivere il piano Basic senza pubblicità che negli USA costa 11,99 dollari al mese (12,99 euro in Italia), i dirigenti dell’azienda hanno affermato che è in via di implementazione il progressivo ritiro di questo profilo, iniziando da Stati Uniti e Canada entro la fine del prossimo mese di giugno.
Gli utenti che non vorranno vedere la pubblicità saranno quindi costretti a sottoscrivere un abbonamento più costoso, oppure optare per il piano Standard con pubblicità che prevede 4/5 spot ogni ora.
Appare chiaro come l’obiettivo di Netflix sia quello di spingere sempre più gli utenti ad abbonarsi ai piani che permettono al colosso dello streaming di trasmettere pubblicità, consentendo alla società di aumentare le entrate derivanti dagli spot commerciali.
Netflix: aumento dei prezzi per favorire la visione della pubblicità
In una video intervista per gli investitori, il co-CEO Greg Peters ha affermato che l’offerta supportata dalla pubblicità raggiunge ora i 23 milioni di utenti attivi mensili e che la priorità di Netflix è adesso la “dimensione”. Per questo motivo Netflix aveva già reso più “allettante” la versione entry level di suoi abbonamenti, quella denominata “Standard con pubblicità” che permette la visione di contenuti streaming con risoluzione a 1080p su due dispositivi e possibilità di download.
Si tratta di una chiara mossa che sposterà pian piano l’interesse di Netflix verso l’offerta di una vera a propria piattaforma digitale per slot pubblicitari, tradendo ancor di più l’idea da cui è nata, ovvero quella di un servizio a pagamento che avrebbe dovuto offrire contenuti digitali originali e di qualità senza interruzioni pubblicitarie.