Per prima cosa ci tengo a sottolineare che per scrivere questa recensione ho avuto la possibilità di guardare in anteprima assoluta per l’Italia il film One Piece Red in lingua originale, con i sottotitoli in italiano, cosa che mi ha consentito di farmi un’idea più dettagliata e generale dell’opera.
One Piece Red rappresenta il quindicesimo lungometraggio con protagonisti i pirati della ciurma di cappello di paglia, e vedrà l’uscita nelle sale italiane il prossimo 1 dicembre, con doppiaggio italiano, con una speciale anteprima durante il Lucca Comics 2022.
Il film, prodotto da Toei Animation e diretto da Goro Taniguchi, in Italia sarà distribuito da Anime Factory.
Come anticipato sopra, tutte le anteprime sono state distribuite in giapponese, con i sottotitoli in italiano, così da dare al pubblico la possibilità di godersi sul grande schermo l’audio originale del lungometraggio. Tali anteprime sono in programma per il 7 e 8 novembre prossimi in alcune sale selezionate il cui elenco è disponibile su sito di Anime Fatcory.
One Piece Red presenta una storia completamente inedita rispetto alla storyline del manga e vede l’introduzione di alcuni personaggi originali, come Uta, la figlia del pirata Shanks il Rosso, uno dei quattro Imperatori del Mare.
Recensione senza spoiler di One Piece Film: Red
Il film era già stato annunciato nel novembre del 2021, ciò vuol dire che la sua realizzazione ha richiesto circa un anno di lavoro, con lo script originale che ha ottenuto l’approvazione dello stesso Eiichirō Oda. Per poter scrivere questa recensione di One Piece Red, però, occorre andare per ordine.
Per questo vi riporto qui un piccolo indice da poter seguire, per facilitare la lettura:
La trama
In questa recensione presenterò un focus sulla trama, ovviamente però senza nessun tipo di spoiler, al fine di dare qualche indicazione a coloro che non l’hanno ancora visto e che stanno pensando se approcciarsi a questo film.
One Piece Film: Red ha una storia completamente originale e slegata rispetto alla storyline del manga, anche se si può collocare temporalmente all’interno degli archi narrativi. Questo posizionamento temporale è possibile grazie a una valutazione dei poteri che i componenti della ciurma di cappello di paglia mostrano durante i combattimenti, e grazie anche alla presenza di alcuni personaggi canonici.
Le vicende si svolgono poco dopo Whole Cake Island. Ritroviamo infatti diversi componenti della ciurma di Big Mom, assieme ai nuovi ammiragli della marina e ad alcuni membri della flotta di cappello di paglia, come Bartolomeo.
One Piece Red è incentrato sulla figura di Uta, la figlia di Shanks e celebre cantante che, grazie alla sua voce e al suo potere, vuole creare un mondo dove tutte le persone non dovranno più soffrire. Durante il lungometraggio, troviamo diversi flashback che spiegano non solo il legame tra Uta e il Rosso, ma anche l’amicizia d’infanzia tra lei e Rufy.
Conclusioni e impressioni personali
One Piece Red ha una durata di circa 1 ora e 55 minuti e verrà rilasciato ufficialmente nei cinema italiani il primo dicembre. Dopo averlo visto posso tranquillamente dire che il film di Goro Taniguchi è stato realizzato veramente bene, offrendo allo spettatore un’ottima esperienza.
La trama si intreccia perfettamente con la colonna sonora incalzante dell’anime. Un lato che può rendere il film leggermente pesante, soprattutto per i fan più ortodossi della saga, sono i continui interventi musicali di Uta. Essendo una cantante di grande successo, ed essendo i suoi poteri legati proprio al canto, One Piece Red è costellato da una serie di canzoni che lo rendono quasi un musical.
Questo dettaglio rende sicuramente il film differente rispetto a quelli precedenti, e il fatto di aver avuto la possibilità di guardarlo in giapponese, mi ha permesso di ascoltare la colonna sonora originale. A questo punto bisogna vedere se, nel doppiaggio in italiano, si andranno ad adattare anche le canzoni. A parte questa, secondo me doverosa, precisazione, il film presenta la tipica esperienza cinematografica offertaci dagli altri lungometraggi, quindi animazioni e musiche dinamiche e incalzanti e, ovviamente, diversi combattimenti senza esclusione di colpi. Nel corso degli eventi del film si vedranno anche diversi nuovi poteri dati dagli iconici frutti del diavolo e vedremo combattere di nuovo un celebre personaggio della saga.
Concludo questa recensione di One Piece Red confermando che, nel complesso, si tratta di film da non perdere e da vedere sicuramente. soprattutto per i fan del franchise piratesco nato da quello, ormai universalmente definito come “il manga dei manga”. Tuttavia, trattandosi di una storia completamente originale, può essere anche un’occasione, per coloro che non conoscono la saga, di approcciarsi al magnifico mondo creato dal genio di Eiichirō Oda.
One Piece, dal manga ai lungometraggi
One Piece è un manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda, e vede l’inizio della sua storia editoriale nel 1997 su Weekly Shōnen Jump. L’opera è tutt’ora in corso e, nonostante lo stesso mangaka abbia più volte accennato all’avvicinarsi dell’arco conclusivo, ormai ha ottenuto grande fama anche grazie a questa sua longevità. In Italia, One Piece è pubblicato da Star Comics Edizioni e ha ormai raggiunto i 102 volumi (l’ultimo uscito lo scorso 28 ottobre).
La vicenda vede come protagonista Monkey D. Rufy, che, dopo aver mangiato il frutto del diavolo Gum Gum, ottiene dei poteri molto particolari, ma perde anche la capacità di entrare in acqua. Un giorno il ragazzo decide di partire per mare per realizzare il suo sogno di diventare il prossimo Re dei Pirati. Durante il suo viaggio incontrerà diversi amici (alcuni diventeranno membri della sua ciurma) e affronterà pericoli e nemici di ogni sorta.
Negli anni l’opera del maestro Oda ha ottenuto un grandissimo successo, diventando ormai argomento di cultura popolare e generando un franchise immenso attorno ad sé. Dal manga, oltre a videogiochi (l’ultimo in uscita è One Piece Odyssey, un classico JRPG), a fare storia è l’adattamento animato.
L’anime di One Piece, iniziato nel 1999, e ha permesso a diverse generazioni di avvicinarsi all’opera in maniera diretta, grazie anche al grandissimo lavoro fatto dai doppiatori italiani. Dall’anime sono stati tratti diversi lungometraggi, l’ultimo dei quali (il quindicesimo come detto sopra) è appunto One Piece Red.