La serie regolare di Orfani si è conclusa lo scorso mese, con l’ultimo capitolo di Orfani: Sam, Ancora un giorno. Come era già stato annunciato in precedenza, i lettori della serie fantascientifica di casa Bonelli non rimarranno però a corto di storie ambientate in questo universo narrativo, come dimostra A proposito del futuro, il primo speciale dedicato ad Orfani: Terra.
Per dare inizio alla pubblicazione degli speciali che continueranno le storie di Orfani, si è tornati a seguire le vicende dei protagonisti di una delle due miniserie che avevano spezzato il ritmo della narrazione principale. In Orfani: Terra lo scopo del gruppo di giovani sopravvissuti era varcare il muro della Città delle Luci, vista come un’oasi in cui rifugiarsi dal mondo violento in cui vivevano.
Orfani: Terra torna in edicola con il primo speciale della saga, A proposito del futuro
Il titolo del primo speciale di Orfani sembra quasi un’ironica derisione di questa convinzione dei ragazzi: A proposito del futuro. Avevamo lasciato il gruppetto in direzione della Città delle Luci, a bordo di un barca che entrava in un banco di nebbia, speranzosi e convinti di essere ormai al sicuro. E invece, sai che c’è a proposito del futuro? Che è duro come il presente eravate abituati, cari ragazzi.
Max, Bug, Cain e Miranda, infatti, scopriranno presto che le invitanti luci della città in realtà nascondano una società ancora più violenta e divisa di quanto immaginassero. I fratelli Mammuccari, con Mario Uzzeo e Giovanni Masi, non intendono dare respiro ai giovani protagonisti, gettandoli all’interno di una guerra civile, in cui il principio di sopravvivenza spinge a creare alleanze fragili e al fiorire di asti e invidie che minano nel profondo l’animo umano.
Uno dei punti forti dei Orfani: Terra, per me, era il volerci mostrare la caduta della società non attraverso il punto di vista dei superuomini come Ringo o Sam, ma tornando nella disperazione dei perdenti,di chi è rimasto indietro. Se nelle altre serie di Orfani si assisteva a combattimenti incredibili, qui la violenza pare essere ancora più vivida e brutale perché ricondotta ad un livello più umano, quasi intima. Questa impostazione narrativa consente agli autori di introdurci con calma e precisione all’interno di questa società di disperazione e aggressività, dando vita ad un buon equilibrio tra azione e approfondimento dell’ambientazione.
La sceneggiatura poggia molto sui contrasti emotivi dei vari attori della guerra per il dominio della Città delle Luci, creando un coinvolgimento emotivo nel lettore decisamente convincente. L’ideale sarebbe rileggere la mini di Orfani: Terra, in modo da inserire A proposito del futuro subito dopo la fine di Oltre Muro, visto l’inesistente distacco tra i due albi.
Se la storia apre a nuove linee narrative che lasciano ben sperare per un proseguire della saga di Orfani: Terra, da un lato mi sento un po’ ‘tradito’ dal fatto che questa promettente storia abbia un solo appuntamento annuale. Il ritmo così serrato e ben ideato degli eventi, questa costruzione di una Terra futura appassionante meriterebbe una maggior presenza in edicola, anche per via dei riferimenti agli altri capitoli della saga che, per quanto delicati, sono comunque un buon modo di creare un’ambientazione definita ed ampia.
Orfani: Terra in questo albo si è fatto forte anche dei disegni di Luca Genovese e dei colori di Luca Saponti.
A Genovese andrebbe fatto un monumento per come ha saputo costruire un ambiente urbano incredibilmente dettagliato. Veder la Città dei Luci da vicino, con il suo dedalo di costruzioni stagliate contro il cielo contrapposto all’ambiente sovraffollato del Formicaio (nomen omen). Difficile non ravvisare un’influenza visiva derivata da una fantascienza a fumetti orientale, con la città che viene ritratta con un’impostazione che sembra omaggiare capolavori come Akira di Ōtomo. Genovese eccelle anche nel rendere al meglio le scene d’azione, contrapponendo la vitalità dei personaggi alla staticità della città, che diventa uno scenario perfetto di una storia suggestionata dal cyberpunk urbano.
Su tutto questo, Saponti cerca di imporre una colorazione che privilegia un approccio quanto più possibile reale, colpendo il lettore (o quantomeno, il sottoscritto) con dei giochi di luce incredibilmente vividi, che sembrano incarnare lo spirito violento della Città delle Luci con particolare intensità.
Impeccabile come suo solito Luca Corda al lettering, pulito e preciso nel dare ‘voce‘ ai protagonisti di questo speciale di Orfani:Terra.
Dopo la conclusione della serie regolare di Orfani lo scorso mese, A proposito del futuro è un ottimo punto di partenza per un nuovo modo di tenere vivo l’universo di Orfani.