L’ideatore del codice di Matrix, Simon Whiteley, ha rivelato in una recente intervista le singolari origini dell’iconico codice verde del film
Nonostante il film delle sorelle Wachowski sia approdato nei cinema ormai da quasi 20 anni (il primo film è del 1999) Matrix fa ancora parlare di sé, a testimonianza dell’importanza e del forte impatto che la pellicola ha avuto nella pop culture e nell’immaginario collettivo.
In una recente intervista, Simon Whiteley, il creatore del “Codice di Matrix” (la cascata di codice digitale color verde che appare in diverse occasioni nella trilogia cinematografica), ha voluto rivelare le origini dell’idea.
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Nonostante il codice verticale sia chiaramente stato influenzato da Ghost in the Shell, Whiteley ha precisato che tutto è partito da un libro di cucina giapponese della moglie:
“Mi piace quando rivelo alle persone che il codice di Matrix è fatto di ricette giapponesi per il sushi; e senza quel codice, non esisterebbe Matrix!”
Whiteley, ora production designer di LEGO Ninjago: Il Film, aveva infatti scansionato le pagine del libro di ricette, invertendo e mixando i kanji presenti nel libro.
Il risultato è storia.
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