Sab 23 Novembre, 2024

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Philip K. Dick’s Electric Dreams: Safe & Sound – Recensione

Adattare un’opera letteraria al cinema o al mondo delle serie TV non รจ mai un’operazione semplice, su questo non si discute. Rispettare l’idea originale, coniugando la necessitร  di aderire a concetto originario e l’utilizzo di una differente dinamica narrativa รจ una delle sfide piรน improbe che riesco a concepire. Philip K. Dick’s Electric Dreams, la serie TV di Amazon Prime Video, ha voluto farlo con l’opera di Dick, realizzando episodi in stile Black Mirror.

L’esito di questa operazione รจ altalenante, non tanto sotto l’aspetto puramente realizzativo, ma soprattutto riguardo all’aderenza della dialettica di Dick. Se in alcuni episodi come The hood Maker o The Commuter si รจ cercato di tenere una certa famigliaritร , in altri casi si รจ andati a stravolgere completamente la funzione del racconto ispiratore di Dick.

Con Safe & Sound, Philip K. Dick’s Electric Dreams prova ad adattare all’attualitร  uno dei racconti piรน cupi di Dick

Safe & sound (tradotto letteralmente sarebbe Sano e salvo)รจ uno dei quegli episodi in cui, pur offrendo un intrattenimento che echeggia le paranoie e le paure tipiche di Dick, si discosta in modo completo da quelli che erano tema e ambientazione originarie. Concesso che un racconto del 1955 sia figlio di un’epoca ormai passata, ha senso snaturarne il concetto per adattarlo al 2017? La risposta che danno Kalen Egan e Trevis Sentell nell’introduzione al racconto Foster, sei morto nel volume Electric Dreams di Fanucci pare esser affermativa, ma quello che viene visto nella serie TV lascia qualche dubbio.

Se nell’opera originale tutto gira intorno ad un ragazzino vittima di una societร  fortemente condizionata dal consumismo, imposto tramite l’accesa spinta di una paura come quella di una guerra nucleare (erano gli anni della Guerra Fredda), in Safe & Sound questo viene messo in un secondo piano, lasciando emergere la critica alla dinamica della paura, utilizzata non piรน come spinta per il consumismo, ma per il controllo delle masse. Attuale come tema, innegabile, ma non era quello che animava il racconto di Dick. Safe & Sound, per ammissione degli stessi autori, รจ stato pesantemente influenzato dalla campagna elettorale americana che ha portato alla vittoria di Trump. E il meschino gioco sulla sfiducia dell’altro impiegato dal miliardario diventa una chiave di lettura di questo episodio. Preso come un racconto indipendente dalla sua origine, questo episodio di Philip K. Dick’s Electric Dreams รจ geniale e ben strutturato, va ammesso.

electric dreams safe & sound 2

La suddivisione in caste della societร , con il loro netto distacco anche geografico, รจ un elemento particolarmente inquietante e forte, narrativamente parlando. La sfiducia reciproca dei due blocchi sociali รจ l’elemento scatenante, acuito dalla paura del terrorismo che spinge il mondo ‘civile’ ad imporre un controllo serrato della propria cittadinanza tramite il Dex, un braccialetto hi-tech allacciato ad ogni elmento informatico della progredita societร , ma che monitora costantemente i cittadini.

รˆ interessante assistere all’iniziale sconvolgimento di Foster (Annalise Basso), che dalla sua vita semplice nelle cupole, si trasferisce con la madre Irene (Maura Tierney) nella grande cittร , in cui scopre una dimensione sociale diversa. La difficoltร  dell’integrazione sembra echeggiare il disagio del protagonista del racconto originario, ma in Safe & Sound tutto viene rapidamente portato al livello di critica del controllo del potere sui singoli. Foster si trasforma in un perfetto esempio di come l’omologazione sociale spesso diventi un’esigenza, una sindrome di Stoccolma per cui la nostra identitร  individuale assuma la forma di un ostacolo.

A questo va unito una costruzione dell’episodio perfetta. Potenzialmente, Safe & Sound รจ un thriller sociale ottimo, in cui lo sguardo di Egan e Sentell viene sapientemente interpretato da Alan Taylor alla regia. Le dinamiche giovanili, la contrapposizione tra la voglia di novitร  di Foster e il controllo quasi dogmatico in una madre attivista politica sono sempre ben valorizzate, complice una scenografia che sa come gestire il meglio la costruzione cromatica di diversi divari culturali e della difficile integrazione di Foster. A valorizzare la narrazione di questo episodio di Philip K. Dick’s Electric Dreams รจ la linea narrativa del complotto, la minaccia del terrorismo (il tocco di attualitร ) che lentamente si rende sempre piรน prominente, giocato anche sul dettaglio della malattie mentali del padre di Foster. La perfezione di questo racconto risiede nel finale, in cui si assiste alla vittoria del dominio del potere, tramite una rapida ricostruzione dei momenti salienti visti da una prospettiva completamente diversa, che consentono di studiare la meglio la manipolazione dell’individuo.

electric dream safe & sound

Non si puรฒ dire che sia una brutta storia, anzi รจ un episodio che ha una propria soliditร  anche oltre al canone della narrazione di Dick. La pecca รจ che inserito all’interno di una serie che si chiama Philip K. Dick’s Electric Dreams, in cui si dovrebbero utilizzare le fobie e lo stile dello scrittore americano per rendere omaggio al suo lavoro. Safe & sound, invece, vorrebbe adattare un lavoro di Dick modellandolo alla societร  attuale, decontestualizzandone la natura e renderlo moderno ad ogni costo. La bellezza di Dick รจ il non necessitare di alcun lavoro di correzione cronologica, la sua potenza รจ proprio l’esser cosรฌ preciso nella sua natura da esser un classico istantaneo, perfetto per ogni epoca.

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