Nell’universo di Star Wars siamo stati abituati a scoprire una grande vastitร pianeti, da mondi ghiacciati a quelli desertici, senza tralasciare immense foreste. Ma se quello che abbiamo sempre considerato fantascienza fosse realtร ? Questo interrogativo deve aver stuzzicato qualcuno alla NASA, al punto che l’agenzia spaziale americana ha iniziato una ricerca fra le stelle alla scoperta dei pianeti di Star Wars.
La NASA รจ in cerca di corpi celesti che assomigliano ai pianeti di Star Wars!
Per quanto la cosa possa sembrare incredibile, alcune delle recenti scoperte in prossimitร di stelle vicine nella nostra galassia lasciano in realtร aperte le possibilitร dell’esistenza di corpi celesti simili ai pianeti di Star Wars. Dal gelido Hoth al desertico Tattooine, quella che prima sembrava fantascienza pura, ora potrebbe tramutarsi in realtร .
Come se non bastasse, alcuni di questi lontani pianeti sembrano presentare caratteristiche uniche, che li renderebbero ancora piรน strani di quelli visitati da Luke Skywalker e Han Solo.
Ecco una carrellata di pianeti di Star Wars che potrebbero essere piรน reali di quanto immaginiamo:
Pianeti con due soli (Tattoine)
Un pianeta reale nella nostra galassia ha suscitato negli scienziati una certa familiaritร con il pianeta natale di Luke Skywalker, al punto che hanno ribattezzato Kepler-16b in Tattooine. Si tratta di un pianeta a circa 200 anni luce dalla Terra, verso la costellazione del Cigno, dalle dimensioni simili a quelle di Saturno. La presenza dei due soli รจ stata cosรฌ sorprendente, che lo stesso Lucas ha autorizzato gli scienziati a ribattezzare la scoperta con il nome dei piรน celebri pianeti di Star Wars.
Alla scoperta nel 2011, Laurence Doyle, astrofisico del SETI, ha commentato “Questo รจ stato il primo vero sistema planetario dove รจ possibile vedere un tramonto con due soli!”
Su Kepler-16B una persona avrebbe anche due ombre. Senza contare che dato il continuo cambiamento di configurazione delle due stelle, i tramonti sarebbero sempre diversi.
Curiosamente, gli astronomi hanno scoperto che metร delle stelle nella Via Lattea sono binarie, Quindi, se Tattooine รจ probabilmente troppo freddo per essere una seconda casa fra le stelle, possiamo ancora sperare ci sia un Tattooine abitabile lร fuori.
Pianeti deserti (Jakku, Jedha)
Sembra che George Lucas avesse una passione per i mondi deserti, e qualcuno alla NASA pensa che il geniale autore di Star Wars abbia avuto un’intuizione geniale.
“I pianeti desertici sono poddibili. Ne abbiamo proprio uno nel nostro sistema solare, Marte. Pensiamo che i pianeti deserti da qualche parte siano anche abitabili” sostiene Domagal-Goldamn, climatologo
I mondi desertici non sono solo possibili, ma anche altamente probabili. Potrebbero esser roventi come Tattooine e Jakku, o freddi come Marte e Jedha.
“La mancanza di acqua in un pianeta deserto potrebbe esser proprio la caratteristica che lo rende abitabile. L’acqua amplifica i cambiamenti e puรฒ portare un pianeta ad essere molto caldo, come Venere, o gelido come Europa”
Pianeti ghiacciati (Hoth)
Quanti sapevano che nella nostra galassia esiste un pianeta chiamato Hoth? Scoperta nel 2006, questa Terra gelida si รจ meritata il nome di uno dei pianeti di Star Wars, in modo non ufficiale (vero nome OGLE 2005-BLG-390L), visto che gli scienziati la hanno subito ricollegata al rifugio dei Ribelli visto in L’impero colpisce ancora.
Il pianeta in questione รจ troppo freddo per ospitare la vita, come la conosciamo. Ma la vita puรฒ evolversi anche sotto i ghiacci di un altro pianeta, d’altronde sulla Terra รจ stata trovata nei vulcani, nelle profonde fosse oceaniche e anche nei ghiacci dell’Antartide!
Non รจ un caso che la NASA stia preparando una spedizione diretta a Europa, la luna di Giove, per scoprire quali segreti si nascondano sotto i suoi ghiacci. E una certa curiositร si ha anche per gli oceani sotterranei dei Enceladus, la luna di Saturno.
Pianeti Oceanici (Kamino, Scarif)
Per gli scienziati il pianeta piรน interessante da studiare resta la Terra, visto che al momento รจ l’unico conosciuto che ospita la vita. Una vita iniziata negli oceani.
“Abbiamo bisogno che la scienza climatica studi al meglio la Terra per comprendere l’abitabilitร di un pianeta, e la potenzialitร della diversitร di forme di vita negli exopianeti” sostiene Nancy Klang, ricercatrice della NASA.
Non sono ancora stati confermati corpi celesti come Kamino o Scarif, due celebri pianeti di Star Wars, ma sono stati trovati pianeti con grandi masse d’acqua congelate.
“I riflessi oceanici possono essere rilevati anche da distanze considerevoli” spiega Victoria Meadows, direttrice del NASA Astrobiology Institute’s Virtual Planetary Laboratory. Un smile riverbero รจ stato osservato dagli oceani di metano che ricoprono Titano, la piรน grande delle lune di Saturno.
Pianeti foresta (Endor, Takodana)
Nonostante alcuni pianeti di Star Wars, come Endor, vogliano indurci a intendere la vegetazione aliena come simile a quella terrestre, gli scienziati non escludono che nello spazio esistano pianeti con una vegetazione tendente al rosso, nero o anche piรน variegata.
Qualche mese fa, alcuni astronomi dell’European Souther Observatory hanno annunciato la scoperta di Proxima Centauri B, un pianeta distante solo quattro anni-luce, che orbita attorno a una stella rossa.
“La colorazione della stella risulterebbe ambrato all’occhio umano, e il pianeta sembrerebbe sfumato di porpora, guardandolo da un veicolo spaziale”
La luce di una stella rossa, nota come Nana M, รจ tenue e principalmente nello spettro ultravioletto, all’opposto della luce dle nostro sole. Il pianeta non ha nemmeno tramonti o albe come la terra: una faccia รจ sempre rivolta al sole!
“Se ci sono organismi fotosintetici, otterrebbero sempre quantitativi fissi di luce. sarebbe sempre tramonto intorno al pianeta, si vedrebbero gradazioni di colore”
Pianeti disabitati
George Lucas ha immaginato i pianeti di Star Wars come brulicanti di vita, ma ad oggi noi ne conosciamo solo uno cosรฌ: la Terra. Tuttavia, la NASA รจ convinta che esistano pianeti che ospitano la vita nelle profonditร dello spazio.
I prossimi anni saranno caratterizzati da missioni che vogliono rispondere a questo grande interrogativo, dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) al James Webb Space Telescopy, che cercherร atmosfere conciliabili con la vita in lontani pianeti,ย fino al Wide Field Infrared Survey Telescope (WFIRST) che ci mostrerร immagini di exopianeti che orbitano stelle simili al Sole.
Tutti passi verso la ricerca di nuove forme di vita.
“L’รฌdea di vita su altri pianeti รจ una sensazione che la gente sente nel proprio intimo. Vogliono credere in un unvierso che sia pieno di vita” commenta Doug Hudgins, scienziato NASA impegnato nei programmi di esplorazione spaziale. “Nel nostro animo siamo esploratori, vogliamo sapere cosa c’รจ lร fuori. Attraverso l’immaginazione di George Lucas e Gene Roddenberry (creatore di Star Trek, NdR) siamo stati portati a credere che possiamo spingerci lร fuori ed esplorare”