Si tratta di una notizia che potrebbe cambiare per sempre il nostro modo di vedere il mondo. A quanto pare, Pikachu, l’amata mascotte gialla, che ha addirittura indossato i panni di un investigatore privato, non sarebbe basato su un topo.
A discapito del suo nome, composto da pika, l’onomatopea che indica il rumore del tuono, e chu, che è il verso di un topo, l’amato Pokémon giallo sarebbe, infatti, basato su un castoro.
A confermarlo sono stati Ken Sugimori, a capo della Game Freak, e Atsuko Nishida, l’illustratrice che ha contribuito alla creazione dei mostri tascabili della prima generazione.
A Nishida era stato dato il compito di creare un personaggio in grado di usare mosse di tipo elettro, di evolversi due volte e che fosse molto dolce.
Il Pika, noto anche come Ochotona, è un piccolo mammifero dall’aspetto simile a quello di un criceto. Questo roditore, che potete ammirare in tutta la sua dolcezza nel breve video qui sotto, vive nelle zone fredde dell’Asia, Nord America e Europa orientale.
Ma perché Pikachu si evolve solo una volta? Nishida e Sugimori non hanno fornito una spiegazione ma è facile immaginare che tale scelta sia legata proprio al bell’aspetto del Pokémon. Nell’anime, infatti, il Pikachu di Ash non ha ancora avuto modo di evolversi in Raichu ed anche molti allenatori in giro per il mondo hanno fatto la stessa cosa.
Dal momento, quindi, che già una evoluzione è di troppo, i disegnatori potrebbero aver preferito evitare di perdere tempo con una terza.
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Fonte: Soranews