Storia della piccola mela per videogiocatori che non convinse nessuno e venne presto dimenticata
Apple รจ un’azienda che ha sempre precorso i tempi. Il compianto Steve Jobs ha saputo vedere oltre, lasciandosi continuamenteย trasportare dai sogni che poi รจ riuscito spessoย a realizzare. iMac, iPhone, iPad e tanti altri, sono solo alcuni dei prodotti piรน famosi del colosso americano della tecnologia.
Laย mela di Cupertino ha sempre fatto da apripista verso nuove soluzioni tecnologiche, design curati ed avanguardistiย e, nella maggior parte dei casi, prodotti nettamente sopra gli standard qualitativiย offerti dal mercato, anche se questo spesso si traduce in prezzi superiori alla media.
Eppureย dalย campo videoludico, vuoi per strategie aziendali, vuoi per l’evidente rischio di misurarsi con gli storiciย colossi del settore, Apple si รจ sempre tenuta alla larga, tranne quando si lanciรฒ in un’avventura chiamata Pippin.
Pippinย era una console basata sul famoso processore di Motorolaย PowerPC 603e a 66 MHz, equipaggiata con una versione modificata del Mac OS sviluppata da Apple. Il tutto racchiuso in un case davvero bello (per l’epoca) e dal design curato.
Lโobiettivo dell’azienda di Cupertinoย era quello di realizzareย un computer per i videogame, dotato di lettore CD-ROM 4x, collegabile ad un comune televisore e in grado di competere con le console a 32 bit dellโepoca che dominavano il mercato.
Ma l’obiettivo di Apple in realtร non era quello diย costruire la console, l’ideaย era invece quella diย cedere in licenza la realizzazione dell’hardware. L’unico licenziatario della tecnologia Pippin fu la giapponeseย Bandai.
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Quando Pippin venne lanciata sul mercato Usa nel 1996 (l’anno prima aveva debuttato in Giappone), i colossi delle console dominavano la scena con Sony PlayStation, Sega Saturn e Nintendo 64, macchine espressamente progettate per i giochi e quindi nettamente piรน performanti di Appleย Pippin che, essendo comunque derivata da un computer, possedevaย delle ovvie limitazioni tecniche dovute principalmente al fatto di non essere esclusivamente game-oriented.
La console includevaย anche un modemย da 14,4kbps che, nelle intenzioni degli “strateghi” di Apple, avrebbe permesso di connettersi ad internet e giocare online.ย In realtร Pippin รจ quasi da considerare come un primordiale tentativo di media-center,ย una sorta di computer dall’aspetto piรน accattivante, che avrebbe dovuto trovare posto nei salotti delle nostre case.
La console Apple aveva infatti una ricca dotazione di connettori: connettori RGB, presa VGA, presa SCSI (un must di Apple all’epoca), uscita S-Video, connettore per la stampante e, udite udite, anche un controller wireless.
Cronaca di un flop annunciato
Ma per quale motivo Pippin, nonostante le discrete caratteristiche tecniche e la presenza del collegamento ad internet, risultรฒ essere un totale fallimento? Perchรฉ, con le sue 42.000 unitร vendute in due anni, la creazioneย di Cupertino รจ, ancora oggi, la console meno venduta in assoluto nel mondo?
Nei primi anni ’90, Apple era orfana del suo visionario fondatore Steve Jobs, il quale era stato “fatto fuori” tramite manovre di palazzo ad opera deiย colletti bianchi di Cupertino.ย L’azienda veniva da una serie di insuccessi tecnici e commerciali che si riversarono impietosamente anche sulla povera Pippin, nata male e finita peggio.
Pippin vide la luce in un periodo in cui il mercato videoludico era dominato da Nintendo, Sega e dall’outsiderย Sonyย che, la storia ci insegna, con la PlayStation sbaraglierร tutti sul mercato. Macchine con un hardware superioreย che giร implementavano grafica 3D e potevano contare su un parco giochi molto ampio.
Senza sviluppatori pronti ad appoggiare il progetto Apple (cosa che รจ risultataย decisiva per le sorti di Pippin), con un prezzo al pubblico che sia aggirava intorno aiย 600 dollari (PlayStation fu lanciata nel dicembre 1995 a 300 dollari), con un processore che faticava a gestire i pochissimi giochi a catalogoย (generalmente multipiattaforma per PC, Mac e Pippin),ย essendo Bandai lโunica licenziataria ed infine con un modem da 14.4 Kbps che limitavaย qualsiasiย funzionalitร online, il flop eraย assicurato.
Cosรฌ, la povera Pippin (il cui nome, nella tradizione di Apple, รจ ispirato ad una varietร di mela) finรฌ nel dimenticatoio, con Apple cheย volle dimenticarla quasi subito non appena Jobs tornรฒ al timone dell’azienda da lui fondata, per lanciarla definitivamente in orbita e ritrasformarla in quella fucina di idee, innovazione e successi tecnici e commerciali che tutti conosciamo.
Cosa ne pensate? Qualcuno di voi รจ in possesso di questa particolare console? Fatecelo sapere con una commento qui sotto.
