Il Regno Unito sembra esser stato colpito più duramente di chiunque altro in queste ultime settimane di pandemia, a causa di una variante più contagiosa del virus che ha messo in ginocchio l’isola di Sua Maestà. Questo però non sembra aver scoraggiato gli allenatori inglesi di Pokemon Go che, con l’intento di continuare a “catturarli tutti”, sembrano aver dato più di qualche grattacapo alla polizia inglese di una cittadina situata nell’Essex.
La polizia inglese critica i giocatori “adulti” di Pokemon GO che violano il lockdown, ma i cittadini di Rochford non ci stanno
Attraverso una dichiarazione pubblica su Twitter, la polizia di Rochford, probabilmente esasperata dai necessari e continui richiami fatti alla popolazione “adulta” della cittadina inglese, ha infatti pubblicato un messaggio piuttosto singolare:
“La nostra squadra ha avuto motivo di parlare con diversi uomini, di età superiore ai 30 anni, nell’ultima settimana, che sembravano ritenere accettabile frequentare alcuni luoghi pubblici all’interno del distretto per ‘andare a caccia di Pokemon’.
Davvero, sì, avete letto bene.”
Il tweet, rimosso poco dopo, come segnalato dal Southend Standard, sembra aver però suscitato l’effetto opposto a quello desiderato, con i residenti di Rochford che hanno puntato il dito (virtuale) contro la polizia, accusata di aver espresso più che altro un giudizio su coloro che amano giocare a Pokémon Go nella comunità. Un portavoce della polizia ha dovuto spiegare quindi al Southend Standard che il post era stato scritto in buona fede, e aveva come unico scopo quello di trasmettere la gravità della situazione.
Chi ha cinguettato il tweet avrà forse immaginato che Pokemon Go sia un gioco pensato (e quindi utilizzato) prevalentemente da un pubblico più giovane dei “30enni” citati nel messaggio. Evidentemente la polizia di Rochford non ha mai dovuto fare i conti con gli allenatori più attempati e violenti del titolo di Niantic.
La notizia ha acceso inoltre un lungo dibattito su Reddit, dove in molti si stanno chiedendo se l’uscire di casa per andare a caccia di Pokemon non debba rientrare nei casi di “allenamento individuale”. In fin dei conti, se uno può uscire di casa per una passeggiata come allenamento fisico, perché non può allo stesso tempo catturare i celebri mostri tascabili?
Ad ogni modo, questa non è certo la prima volta che il gioco di Niantic ha causato dei problemi alla polizia durante la pandemia. L’anno scorso, un residente di San Fermo era stato infatti fermato e accusato di aver ignorato il lockdown per giocare a Pokemon Go insieme a sua figlia.
Cosa ne pensate? Fatecelo sapere tramite un commento qui sotto!