Il finale di Predator è uno dei finali più iconici della storia del cinema di fantascienza, con il fango come protagonista assoluto della scena.
Nel film del 1987, il protagonista Dutch, interpretato da Arnold Schwarzenegger, per sfuggire all’invincibile nemico alieno si ricopre il corpo di fango, per risultare invisibile alla vista infrarossi del Yautja, razza aliena protagonista del franchise.
Quello che molti spettatori si sono chiesti nel corso degli anni è se effettivamente il fango può rendere “cieco” il Predator. A rispondere alla domanda ci hanno pensato i membri di Corridor Crew, canale di Youtube che si occupa di cinema con diversi video legati soprattutto agli effetti speciali.
Nel video, che potete trovare qui sotto, vediamo la troupe di Corridor Crew che ha riunito una serie di cacciatori che indossano diverse versioni di visori termici ad infrarossi, con lo scopo di trovare un uomo cosparso di fango fresco, dalla testa ai piedi, proprio come Swarzy in Predator.
Il risultato dell’esperimento è che effettivamente il fango camuffa la traccia termica di chi ne è ricoperto, rendendoti invisibile agli occhi degli inseguitori, confermando quindi che quello che vediamo nel film ha perfettamente senso.
Ecco quindi il video che dimostra che Schwarzenegger aveva ragione:
La saga di Predator
La saga di Predator è iniziata nel 1987 con il film diretto da John McTiernan, che ha dato il via a un franchise composto da tre sequel, Pedator 2 nel 199o, Predators e The Predator. L’alieno ha avuto anche il suo deathmatch in Alien vs Predator e Alien vs Predator: Requiem, nonché un prequel uscito direttamente su Disney+, del quale è già stato annunciato un sequel.
Il primo film, però, è l’unico in cui per sfuggire all’alieno viene utilizzato l’espediente del fango. Dopo il video di Corridor Crew che conferma la bontà del trucco, forse un giorno potremo rivedere il fango protagonista di un altro film di Predator.
