Ho sempre una certa ritrosia nell’affrontare la visione di un film ispirato a un romanzo. La mia paura รจ che l’opera originale, a causa di un’ovvia disparitร narrativa tra i due media, venga stravolta e privata dei suoi elementi essenziali. Dopo avere sofferto lo scorso anno con gli scempi fatti su It e La Torre Nera, questo timore si era ripresentato con Ready Player One, di cui abbiamo parlato qui.
Il romanzo di Ernest Cline da cui sua maestร Steven Spielberg ha tratto una delle migliori pellicole del periodo รจ stato una lettura entusiasmante. Onestamente non รจ che la trama fosse particolarmente travolgente, ma Cline รจ riuscito a costruire una storia che, attingendo a piene mani dalla pop culture, riesce a trasporre la passione ‘nerd’ in un’avventura magnetica, affascinante.
Ready Player One, romanzo e film a confronto
E qui era iniziata la mia ansia. Come trasporre tutto questo in un film? Nonostante la tipologia di citazionismo alla base di Ready Player One, il vero cuore del romanzo, portare questa impostazione al cinema era una bella sfida. Spielberg ha dovuto, a mio avviso, fare una scelta ragionata, scegliendo infine di preservare la parte piรน importante di Ready Player One: lo spirito alla base dell’idea.
Vedere il film e leggere il libro sono certamente due esperienze totalmente diverse, ma รจ innegabile che il regista americano abbia fatto il possibile per non tradire l’idea di Cline. Questa lodevole missione non ha perรฒ salvato il Ready Player One da alcune essenze eccellenti, specialmente in termini di trama.
Con una certa modestia, Spielberg ha tolto dal film una delle parti piรน radicate del romanzo: l’affetto ai film di Steven Spielberg. Chi ha letto il libro di Cline sa bene quanto la filmografia del regista di E.T. fosse importante nel mondo cartaceo di Wade Watts, ma con un tocco di signorilitร Spielberg ha preferito glissare su questa sua presenza nel libro. Ovviamente non sono mancati alcuni piccoli passaggi, come abbiamo visto parlando delle citazioni di Ready Player One, visto che sono stati inseriti omaggi a Indiana Jones o Jurassic Park.
Anche le citazioni sono differenti tra film e libro. Per quanto il riferimento a Shining sia stato suggestivo, avrei preferito che tornassero i richiami a Wargames e Blade Runner, che nel libro erano una delle parti migliori. In questo caso, piรน che una scelta stilistica, bisogna considerare anche il delicato tema delle licenze, visto che sfruttare marchi e proprietร intellettuali simili richiede un accordo con le major proprietarie.
Ma la differenza si concentra solo su questo? Ovviamente no, e le discrepanze principali si riscontrano nello svolgimento della trama, andando anche, in un certo senso, a minare la personalitร stessa di Wade.
Nel film vediamo subito Wade prendere parte alla sfida automobilistica, come uno dei grandi gunther di OASIS. Qualche problemino economico lo costringe a raccogliere quante piรน monete possibili, ma tutto sommato non se la passa poi cosรฌ male.
Cosa che invece accade nel romanzo. Cline aveva creato Wade come uno dei fruitori piรน sfortunati di OASIS, costretto a poter bazzicare pochissimi mondi e passare la maggior pare del tempo su Ludus, il pianeta-scuola. Questa parte รจ stata completamente tolta, diventando quella che per me รจ la pecca maggiore della trasposizione.
Ready Player One riesce a mantenere il suo spirito originario anche nel passaggio al mondo del cinema
Si รจ privato il personaggio di Wade di una sua prima tappa fondamentale all’easter egg, riducendo anche l’importanza della prima sfida (dove Joust aveva un ruolo essenziale), un momento in cui lo sfortunato Wade diventa finalmente uno dei gunther piรน ammirati. Era ancora piรน epico, trasmetteva al lettore con maggior intensitร il coraggio e la fervente ammirazione di Wade per il suo eroe.
Wade, per quanto ben caratterizzato, nel film perde gran parte del fascino della sua controparte cartacea. Senza entrare nel dettaglio per non rovinare il gusto della lettura di Ready Player One ai futuri lettori, va notato come i tempi piรน dilatati del romanzo, difficilmente trasportabili al cinema, hanno consentito a Cline di presentare eventi piรน drammatici e violenti nella vita di Wade.
Mi era sembrato interessante vedere come il tono da esaltazione dello spirito nerd dei primi capitoli lasciasse spazio ad una narrazione piรน adulta, in alcuni tratti, con delle punte di forte drammaticitร che rendevano l’avventura di Wade ancora piรน appassionante.
Era, credo, inevitabile. Spielberg ha cercato di preservare quanto piรน possibile lo spirito originale di Ready Player One nella sua forma piรน pura, quell’esaltazione della cultura nerd e della metafora del viaggio dell’eroe che hanno reso il romanzo un cult.
Poco importa se sono stati apportati cambiamenti anche ad altri personaggi. Sicuramente I-Rok diventa piรน centrale (nel romanzo era poco piรน di un troll da tastiera) ed alcuni punti centrali della trama sono stati modificati per meglio conciliarsi alla narrazione su schermo, anche giustamente a mio avviso.
Persino Ogden Morrow, il socio di Halliway, viene adattato allo schermo in modo diverso. Se nel libro era una presenza discreta che seguiva i giocatori nell’ombra, nel Ready Player One cinematografico ha un ruolo piรน decisivo, in veste di Curatore degli archivi di Halliway. Simon Pegg nel film รจ stato, come suo solito, inappuntabile, ma questa versione di Og, unita ad alcune modifiche sul rapporto tra i due, sono state piรน che altro libere interpretazioni di suggestioni nate leggendo il romanzo originale.
Ready Player One al cinema รจ stato pensato per avvicinarsi maggiormente ai ragazzini di oggi, privandolo di alcune citazioni forse troppo complesse per loro e scegliendo aggirare i toni piรน cupi e drammatici del romanzo, che sarebbero stati comprensibili solo da un pubblico piรน maturo.
Come sempre, la domanda sottile si insinua, quando si parla di trasposizioni: meglio il film o il libro?
Per me, la risposta sarร sempre una: meglio il libro. Il rapporto tra lettore e autore di un libro รจ piรน aperto, c’รจ una compartecipazione nella creazione del mondo perchรฉ il lettore ha la possibilitร di usare la propria immaginazione nel dare all’ambientazione una propria visione, seppur guidata dallo scrittore. I film, per loro natura, danno un’impostazione visiva che rende la fantasia dello spettatore ingabbiata in una visione giร preconfenzionata, limitandola. Ecco l’unica discriminante che rende complicato, a mio avviso, il discorso delle trasposizioni cinematografiche di libri.
In Ready Player One, perรฒ, questa sensazione di ‘tradimento‘ si affievolisce. Il romanzo di Cline รจ, probabilmente, uno dei piรน adatti a divenire un film, perchรฉ la sua struttura narrativa semplice ne consente una riduzione ai minimi termini facilmente adattabile ad una pellicola, mantenendo comunque lo spirito originario dell’opera ispiratrice. Se poi consideriamo la componente citazionistica, vissuta come un omaggio ad una sub-cultura che negli ultimi anni รจ diventata una vera cultura, possiamo notare come questa molla ispiratrice rimanga inalterata nel passaggio al media cinematografico.
Dal canto mio, ho adorato Ready Player One in entrambe le sue forme. Sicuramente il romanzo rimane la mia versione preferita, proprio per la sua maggior libertร ed empatia con il lettore, ma il film di Spielberg mi ha ugualmente emozionato, perchรฉ ha saputo preservare quelle componenti essenziali, il DNA del romanzo se vogliamo, offrendone una nuova visione senza tradirne lo spirito originario.