Rick e Morty, la fantascienza animata irriverente e politicamente scorretta, ma incredibilmente vicina alla realtà
Nella mia infanzia i cartoni animati hanno sempre avuto un’aura di fascino, portatori di insegnamenti e di storie che avessero una certa morale. Così è andata fino all’arrivo di un nuovo concept, in cui il cartoon diventa una sorta di critica sociale all’attualità, una mutazione coincisa con la creazione dei Simpsons. Da allora sono arrivati una serie di prodotti che hanno fatto del cartoon il media per presentare il politically uncorrect e fare dell’umorismo più basso e, ammettiamolo, divertente il loro motivo d’esistere. Su questa scia si inserisce anche il duo più strampalato di sempre: Rick e Morty.
Arrivati in Italia su quel contenitore inesauribile di intrattenimento noto come Netflix, la creazione di Justin Roland e Dan Harmon ha trovato la propria collocazione su Adult Swim, noto anche per le divertenti parodie su Star Wars che stanno spopolando sui social. Netflix punta molto alla propria selezione di cartoon, all’interno della quale inserisce principalmente anime (come il recente Castlevania) ma che viene arricchita anche di offerte più ‘occidentali’, non ultima la nuova stagione dei Griffin.
La dissacrante comicità di Rick e Morty è il vero motore di questo serial, che si lascia avvolgere da una serie di caratteristiche solitamente sono banditi da prodotti televisivi, o quantomeno visti come una forzatura da rilegare in fasce notturne. Il torpiloquio, le situazione surreali e volgari sono all’ordine del giorno, con una frequenza ed una dinamica tali da diventare il tratto distintivo di Rick e Morty. Ma funzionano alla grande!
Il meccanismo dell’estremizzazione di alcuni aspetti della vita quotidiana è sfruttato con intelligenza dai creatori della serie, che riescono a miscelare il loro surreale impianto narrativo con una serie di spunti di riflessione che, per quanto abilmente nascosti, emergono.
Rick è l’incarnazione del genio scriteriato e del padre fallito, una persona dal passato nebuloso che verrà lentamente svelato, grazie alle sue avventure con il nipote Morty, ragazzino imbranato e che perfino il padre ritiene un ‘ragazzino speciale‘. Il duo si infilerà in una serie di deliranti avventure tutte di stampo fantascientifico, data la natura di scienziato pazzo di Rick, che li porterà dall’affrontare una razza aliena in cerca di segreti militari al godersi un parco divertimenti costruito dentro un corpo umano!
Ogni episodio di Rick e Morty tende a creare una nuova vetta di delirio, ma in modo strutturato alla crescita dei singoli personaggi. La famiglia di Morty segue una propria crescita dall’arrivo di Rick, specialmente i genitori, che riescono a far fronte alla propria crisi dovendo affrontare le conseguenze dell’influenza di Rick sul figlio; anche la figlia maggiore sembra risentire di questa presenza fuori dal comune, pian piano diventando parte sempre più attiva delle missioni di Rick e Morty.
È tuttavia il mutamento di Rick, inizialmente un egoista e misogino, che si fa più evidente. Vivere con la famiglia da cui per lungo tempo si è tenuto alla larga lo aiuta a ritrovare una nuova dimensione, suscita in lui delle emozioni che lo legano ad ogni singolo membro, portando ad un’intrigante crescita emotiva del suo personaggio. La costruzione di queste avventure diventa una sorta di immensa terapia famigliare, da cui ogni soggetto trae insegnamenti che lo aiutino ad essere migliore sia per sè stesso che in funzione dei suoi cari.
Questo percorso familiare, per noi si traduce in una lunga serie di risate e ricerca della citazione, visto che Rick e Morty per sua natura fa ampio uso di luoghi comuni e simboli della sci-fi, creando una empatia con lo spettatore. Difficile non vedere in Rick e Morty una versione distorta e assurda di Doc e Marty di Ritorno al futuro, ma è proprio questa loro familiarità con un canone fantascientifico facilmente identificabile a creare un’amicizia tra personaggi e spettatore. Lo stile dei disegni e la colorazione spesso psichedelica non riesce a privare totalmente chi si avventura con i due folli di questa sensazione di vicinanza, ma mostra un proprio carattere, rendendo Rick e Morty inconfondibili!
Il finale della seconda stagione è probabilmente il momento di maggior impatto emotivo, con un Rick inatteso che sorprende per le decisioni prese, accompagnato da una colonna sonora che sembra appartenere ad un serial di alta fattura. Rick e Morty è anche questo, riesce a sorprendere lo spettatore fra una risata e l’altra con delle situazioni in cui l’emotività dei personaggi appare in modo repentino, spesso legata a dei piccoli atteggiamenti così realistici e quotidiani che si ha l’illusione di assistere ad una scena reale.
Rick e Morty riesce ad inserirsi pienamente in quel genere di cartoon apparentemente diseducativo, che copre con cinismo e politicamente scorretto un sottotesto profondo e che appare all’occhio più attento, senza per questo perdere il suo tono divertente e dissacrante. Ora non ci resta che attendere fine mese per l’inizio della terza stagione!
