Il nuovo remake di Road House si è rivelato un grande film, e anche il regista Doug Liman ha dichiarato che questo è la sua miglior pellicola. Nel film, Conor McGregor interpreta il folle cattivo della storia ma, pur regalandoci un’interpretazione divertente e inaspettata, durante le riprese di Road House non ha mai perso la sua vera natura da lottatore, cercando di sferrare veri pugni in faccia alla co-star Jake Gyllenhaal.
Ospite del podcast Smartless, Gyllenhaal ha dichiarato che McGregor è stato “fantastico” e gli ha riconosciuto il merito di averlo guidato nelle scene di combattimento.
Conor McGregor e Jake Gyllenhaal, sul set di Road House, dovevano sempre ricordarsi di non prendersi a veri pugni in faccia
“Ogni volta dovevamo dire a Conor: ‘Stiamo girando, ok, ciak’, e poi dovevo dirgli – anche a due mesi dalle riprese – ‘Ricordati di non colpirmi in faccia’. Ricordatelo”, ha spiegato Gyllenhaal durante l’intervista. “E lui diceva: “Oh sì, giusto, giusto, giusto”. Era così ogni volta, prima di ogni ripresa”.
Così, Gyllenhaal e McGregor hanno dovuto inventarsi una routine prima di girare ogni ripresa, in modo che McGregor si ricordasse di non colpirlo. Ovviamente, è probabile che McGregor abbia colpito più volte (accidentalmente o meno) Gyllenhaal durante le riprese.
È divertente scoprire che i due si dovessero ricordare di non prendersi a veri pugni in faccia sul set di Road House ma, onestamente, chi vorrebbe mai ricevere dei pugni in faccia da Conor McGregor?
