La fine del mondo รจ prossima, il tempo del Ragnarok รจ giunto e sta travolgendo ogni cosa. In Roots of Yggdrasil abbiamo vissuto costantemente con l’avanzare inesorabile della fine del mondo ma, fortunatamente, siamo sopravvissuti e oggi siamo qui per raccontarvi in questa recensione come abbiamo affrontato la nostra esperienza tra le radici e i rami dell’albero del mondo.
Contrariamente a quel che potrebbe sembrare a un primo impatto, Roots of Yggdrasil รจ un videogioco appartenente al genere dei City Builder. Un genere in cui l’obiettivo del giocatore รจ quello di edificare una cittร nel miglior modo possibile, un compito in molti casi tutt’altro che semplice, soprattutto con il Ragnarok alle calcagna.
Siete curiosi di saperne di piรน in merito a questo nuovo titolo che sarร disponibile dal 24 Gennaio 2024 su Steam? Non ci resta che proseguire dunque svelandovi alcuni dettagli e la nostra opinione su Roots of Yggdrasil, il nuovo titolo di ManaVoid Entertainment che sarร disponibile tra pochi giorni.
Un lungo viaggio tra i nove regni
Il tempo a nostra disposizione, come abbiamo giร anticipato, sarร poco. Non ci saranno perรฒ timer a scandire la nostra ora, basterร limitarsi a guardare una barra posta nella parte alta dello schermo, che saremo noi ad aumentare ogni qualvolta termineremo un turno. Grazie alla nostra magica nave vichinga riusciremo a spostarci da un mondo all’altro sfuggendo al Ragnarok, solamente se prima avremo completato gli obiettivi necessari a ricaricarci di energia.
La mappa di gioco cambierร di volta in volta e non sarร mai completamente rivelata all’inizio di ogni partita. Le risorse a nostra disposizione saranno tre e incrementeranno con l’avanzare dei turni in base agli edifici che decideremo di costruire.
La prima di cui parleremo sono le Scorte. Questa risorsa sarร indispensabile per costruire la maggior parte degli edifici, compresi quelli per la produzione delle altre due risorse del gioco. La seconda, ma non per questo meno importante รจ il Potere, indispensabile per esplorare le parti di mappa celate (nonchรฉ indispensabile per raggiungere gli obiettivi delle missioni principali) e per contrastare eventuali minacce. La terza e ultima risorsa invece si chiama Eitr e rappresenta all’incirca i mana, ovvero quella risorsa legata solitamente alla magia che ci ha consentito di scongiurare minacce mortali e ostacolare (parzialmente) il Ragnarok.
La popolazione, infine, sebbene non sia da considerare come una risorsa, รจ comunque un valore da controllare poichรฉ al suo aumentare avremo accesso a edifici piรน rari ed efficaci. Degno di nota รจ l’albero delle abilitร che, livello dopo livello, ci permetterร di acquisire nuove capacitร indispensabili per affrontare gli scenari piรน impegnativi. Oltre a ciรฒ, godremo di alcuni effetti passivi cumulativi che guadagneremo nel corso dell’avventura completando obiettivi secondari o esplorando luoghi particolari.
Ma ora che le basi sono chiare, cos’รจ che distingue Roots of Yggdrasil dal resto dei videogiochi del genere?
Carte e deckbuilding
Ebbene sรฌ, ecco la risposta, si tratta delle carte. In Roots of Yggdrasil ci sarร un mazzo di carte che potrร essere personalizzato nel tempo e che determinerร quali edifici potremo costruire. Avanzando nel gioco abbiamo scoperto un numero sempre maggiore di carte, incrementando continuamente il mazzo, ma ci siamo presto accorti che bisognava rinunciare a qualcosa. Tenendo troppe carte, infatti, esiste il rischio di non trovare quelle che servono… quando servono.
In questo modo saremo costretti a passare turni senza poter proseguire con l’obiettivo principale, rimanendo in attesa di trovare le carte giuste per quella situazione. Passando il turno, infatti, oltre a fare avanzare il puntatore sulla barra del Ragnarok, scarteremo tutte le carte non utilizzate per ripescarne quattro. L’unica carta sempre disponibile sarร quella delle case, necessarie per incrementare la popolazione.
Il deckbuilding sarร estremamente importante proprio perchรฉ, non prestando troppa attenzione a ciรฒ che inseriamo nel mazzo, ci ritroveremo presto a desiderare di pescare edifici che non arriveranno. Nel frattempo, ovviamente, il Ragnarok continuerร ad avanzare inesorabile avvicinandoci ogni turno verso il fallimento.
Conclusioni della recensione di Roots of Yggdrasil
Siamo finalmente giunti alla parte piรน saliente di questa recensione, ovvero la sua conclusione, punto in cui vi sveleremo ciรฒ che pensiamo e le nostre impressioni su Roots of Yggdrasil. La grafica, semplice ma accattivante, contribuisce a rendere l’esperienza di gioco piรน leggera, data la giร pesante ansia di finire divorati dall’avanzare del Ragnarok. Questo videogioco contiene molte idee interessanti e abbiamo apprezzato molto la dinamica delle carte.
La possibilitร di personalizzare gli edifici a nostra disposizione, tra la vasta rosa di tutti quelli presenti, ci ha permesso di elaborare una strategia vincente e che mettesse in evidenza le nostre capacitร tattiche. La longevitร di Roots of Yggdrasil รจ degna di nota e la rigiocabilitร รจ data in gran parte da tutti gli obiettivi e le missioni secondarie disponibili a ogni livello che abbiamo affrontato. La scelta del percorso da seguire e delle abilitร da sbloccare, inoltre, aggiungono un ulteriore piano di personalizzazione dell’esperienza di gioco.
Roots of Yggdrasil, purtroppo, non sarร disponibile in italiano, sebbene si tratti di un titolo che dipende poco dalla lingua. Oltre a ciรฒ possiamo concludere dicendo che la trama รจ secondaria (come del resto lo รจ per la quasi totalitร dei titoli appartenenti a questo genere), ma le ore trascorse a navigare tra le nebbie astrali dell’Yggdrasil da un regno all’altro sono state ben spese. Si tratta dunque di un titolo che consigliamo a tutti gli amanti dei City Builder che desiderino aggiungere un pizzico di strategia e personalizzazione alla propria esperienza di gioco.