Liev Schreiber ha debuttato nel ruolo di Victor Creed, alias Sabretooth, nel film del 2009 X-Men Origins: Wolverine, per poi sparire dai radar e dai set con protagonisti i supereroi.
Durante una recente intervista con GQ, l’attore ha rivelato il motivo per cui non è tornato a recitare nel film Logan, nel 2017. All’attore non è stato chiesto di tornare perché il personaggio non faceva parte della storia, ma Schreiber sarebbe stato felice di indossare nuovamente i panni di Sabretooth in Logan se la produzione lo avesse voluto.
“Non me l’hanno chiesto. No, voglio dire, non credo che facesse parte di quella storia, capite? Non faceva parte di quella storia. Mi sarebbe piaciuto riportare Victor, in qualsiasi momento e ovunque, ma non faceva parte di quella storia. Mi chiedo se sto diventando un po’ troppo vecchio, per così dire, ma probabilmente non per Sabretooth”.
L’interpretazione di Schreiber di Sabretooth in X-Men Origins: Wolverine è stato considerato uno dei punti di forza del film. È stato un ruolo che ha portato profondità, intensità e complessità al personaggio, elevando Sabretooth al di là di un semplice cattivo monodimensionale.
Uno degli aspetti chiave che ha reso Schreiber grande nel ruolo è stata la sua fisicità. Sabretooth è un mutante ferino e selvaggio con tratti animaleschi e Schreiber ha fatto suo questo aspetto, mettendo in evidenza la sua presenza imponente. La sua statura e la sua corporatura muscolosa hanno reso Sabretooth fisicamente formidabile e l’interpretazione di Schreiber ha catturato la natura predatoria e gli istinti animaleschi di Sabretooth.
L’attore ha anche portato un senso di moralità contorta e di emozioni contrastanti al personaggio, dandogli stratificazioni e ha ritratto efficacemente il complesso rapporto di Sabretooth con Wolverine, trasmettendo un mix di rivalità, cameratismo e fratellanza di fondo. Insomma, un vero peccato che il suo pensionamento sia arrivato prima del previsto.