MS Edizioni ha recentemente presentato al pubblico italiano il suo gioco da tavolo Sangue Reale. Il titolo, appartenente alla collana “Dadi, Matite e…” insieme a Mappe Stellari, pur essendo diverso dalla forma dei giochi da tavolo a cui siamo abituati, ne ricalca la natura e lo spirito.
È tempo quindi di scoprire insieme la storia del regno di Blackwallen, e di come due fratelli si giocarono la corona… ai dadi!
La recensione di Sangue Reale
Sangue Reale è un piccolo volume di poco più di un centinaio di pagine. Nonostante sia mascherato da libro, il titolo è a tutti gli effetti un vero e proprio Roll & Write: un tipo di gioco dove dovremo tirare, selezionare e gestire dei dadi e i loro valori.
Per poter giocare al titolo di Jason Tagmire ci occorreranno, oltre alle pagine staccabili del volume, qualche matita e cinque dadi. È possibile giocare in due giocatori, ed ogni partita ha una durata prevista di 30 minuti. La storia si sviluppa lungo quattro Ere, dove ogni Era rappresenta una diversa partita. In Sangue Reale è inoltre presente una piccola componente legacy, ovvero ogni partita influenzerà quelle delle Ere successive; le meccaniche rimarranno le stesse, ma l’ambientazione varierà quel tanto che basta a giustificare il diverso sviluppo della storia.
Le Ere di Sangue Reale
Nella prima delle quattro Ere che compongono il gioco, i giocatori possono decidere di interpretare Ulthar o Theodric, figli gemelli del Re di Blackwallen; nello storia narrata in Sangue Reale, essi devono acquisire sostenitori e i relativi territori in modo da rivendicare il regno del defunto monarca.
Nella seconda Era, i giocatori impersonano Alfred e Kirshoy, cugini del re. Il monarca uscito vincitore della prima Era è ormai defunto, e i due cugini devono, sempre a suon di dadi, conquistare sostenitori. Inoltre è presente un nuovo castello nella mappa: in base ai risultati della prima partita si dovrà costruirne, o distruggerne, le mura.
Durante la terza Era scopriamo che nella mappa di Blackwallen sono scomparsi i confini tra i territori. Hadrien e Galwell, due nobili con Sangue Reale nelle vene, potranno, oltre che conquistare sostenitori per rivendicare il trono, ridisegnarne la morfologia tracciando nuovi confini.
Infine, nella quarta ed ultima Era, si spezza la dinastia regnante. Per il seggio reale si fanno avanti due ambiziose fanciulle: Heather e Juliana. Ma una nuova minaccia incombe su Blackwallen: delle armate nemiche incombono da Est. Vincerà l’ultima partita il giocatore che per primo sconfiggerà gli invasori o, semplicemente, chi farà più punti vittoria!
Come si gioca?
Ogni Era si compone di 25 turni, raggruppati in 5 round di gioco. Ciascun giocatore prende un dado e lo usa per dichiarare la sua azione, mostrando il numero dell’azione scelta contemporaneamente al suo avversario. Ma con attenzione, perché se due giocatori selezionano la stessa azione, il turno è “bruciato” per entrambi e si passa al successivo. Le azioni tra cui è possibile scegliere sono le seguenti:
- Azione 1: tira un dado. Usa il risultato di una qualsiasi faccia del dado ad eccezione di quella coperta.
- Azione 2: tira due dadi. Usa entrambi i risultati.
- Azione 3: tira tre dadi. Usa tutti e tre i risultati. Se però un risultato è doppio o triplo, il tuo avversario può usare uno dei dadi uguali e tu i restanti due.
- Azione 4: tira quattro dadi. Scegli ed usa due risultati. Il tuo avversario usa gli altri due.
- Azione 5: tira cinque dadi. Puoi usare tutti i risultati diversi oppure tutti i risultati uguali. Il tuo avversario può usare ogni risultato che non è stato tirato.
- Azione 6: Non tiri dadi, ma ottieni un modificatore -1/+1 da applicare a un dado successivamente.
Per ogni risultato ottenuto andremo ad annerire un pallino nella tabella sulla scheda del giocatore. Una volta riempita una sezione di ciascuna colonna (le sezioni sono separate da una lineetta orizzontale), possiamo cerchiare un numero sulla mappa. Ogni numero sulla mappa rappresenta un sostenitore, ed è necessario accaparrarsi ogni sostenitore in un territorio per rivendicarne il possesso. Quando un giocatore rivendica un territorio esso viene cancellato sulla scheda dell’avversario, in quanto non più disponibile.
Ci sono poi i sei Sostenitori Unici: essi si conquistano raggiungendo un determinato traguardo sulla colonna dei risultati, e danno un bonus immediato al giocatore. Al pari dei territori, quando un Sostenitore Unico è rivendicato da un giocatore esce dalla disponibilità dell’avversario.
Infine il ponte: sulla mappa sono presenti due fiumi, ciascuno attraversato da un ponte. Il controllo dei territori su cui poggiano i due ponti sarà rilevante nel conteggio dei punti finali.
Punti Vittoria ed Ere successive
Dopo i 25 turni di gioco, si assegnano i punti vittoria in questo modo:
- 1 PV per ogni territorio controllato.
- 1 PV per ogni sostenitore unico.
- 1 PV per ponte, se controlli i territori adiacenti.
Il giocatore con il totale di punti vittoria maggiore è dichiarato nuovo Re di Blackwallen vincitore. In caso di parità vince chi ha utilizzato meno modificatori durante la partita.
Si prosegue con l’Era successiva ed è in questo momento che entra in gioco la componente legacy di Sangue Reale. Le scelte dei giocatori, così come il personaggio vincitore, determineranno dei cambiamenti alla mappa di Blackwallen, che si manterranno per le Ere successive. Ci sarà anche una diversa evoluzione nella vicenda come in un vero e proprio librogame.
Le nostre impressioni su Sangue Reale
Il gioco si presenta molto bene: il libro è ben realizzato, le pagine sono spesse e stampate su uno sfondo che ricorda della carta antica. Le parti da staccare si separano facilmente, senza rischiare di rovinare il resto. Con la quantità di schede accluse si possono fare 10 partite, ed il prezzo di 12,90€ è più che adeguato al prodotto. La scelta di non inserire i dadi ha contribuito a mantenere il costo basso ed è, a nostro avviso, azzeccata; non sarà infatti difficile trovare nelle case di tutti cinque classici dadi con cui giocare. Il regolamento è breve, e dopo una decina di minuti di studio si può partire a giocare.
Cosa non funziona…
Nella nostra esperienza le prime due Ere sono andate via lisce, rapide e divertenti. Nella terza invece, abbiamo avuto una prima difficoltà: non erano chiarissimi i vincoli con cui i giocatori avrebbero dovuto ridisegnare i territori sulla mappa; la risposta si trovava leggendo molto attentamente la parte di regolamento scritta all’inizio del libro. Non un peccato mortale, sia chiaro, ma, visto il proposito di immediatezza di Sangue Reale, forse sarebbe stato più “user-friendly” inserire delle precisazioni anche nelle spiegazioni della terza Era, quando il nuovo meccanismo entra in gioco.
Un’altra problematica che abbiamo riscontrato nelle nostre partite è stata nella quarta Era, quando entrano in gioco le armate: superata la metà della partita chiunque per primo sconfigga le armate è dichiarato vincitore, indipendentemente da tutto il resto. Ciò manda gambe all’aria parte dell’esperienza strategica vissuta nelle prime partite, rendendo l’ultima una semplice corsa a chi arriva primo e questo sembra essere un bug nelle meccaniche di gioco di non poco conto.
Un’ulteriore perplessità è suscitata dal fatto che, essendo le partite quattro, in caso di parità non si possa stabilire un vincitore. Le quattro Ere sono in ordine temporale, ma non di importanza; è chiaro che non si possa semplicemente dichiarare vincitore chi primeggia nell’ultima Era, e nel regolamento non è citato un modo di dirimere la questione. Questo potrà non essere un grosso problema per chi affronta Sangue Reale con spirito di puro divertimento; ma, essendo un gioco competitivo, arrivare alla fine senza sapere chi sia il vero vincitore può lasciare l’amaro in bocca ai più agonisti di noi.
…e cosa funziona!
Ma passiamo agli aspetti positivi di questo titolo, oltre ai buoni materiali e rapporto qualità/prezzo descritti in precedenza.
Prima di tutto, l’ambientazione: la storia narrata dietro le vicende di Sangue Reale è, per quanto semplice, gradevole ed interessante. Le parti descrittive che si trovano all’inizio e alla fine di ogni Era sono un gradevole intermezzo, ed aiutano ad immedesimarsi nelle vicende di Blackwallen. Inoltre, se giocato (come consigliamo) leggendo solo le parti relative all’evoluzione che ha avuto la storia che state scrivendo, avrete voglia di rigiocarci per scoprire tutte le altre sliding doors.
Poi, ricordiamo che in questo titolo sono presenti anche degli elementi legacy (una dinamica per cui azioni di partite precedenti influenzano le partite successive). Non è per niente facile trovare giochi con meccaniche legacy così rapidi e semplici da giocare con tutti. Questa è stata un’ottima sorpresa!
Infine un appunto personale: il fatto che i due personaggi che si contenderanno il regno nell’ultimo atto, risultando le sovrane alla fine del gioco, siano entrambi di sesso femminile, sarà forse una piccola cosa ma, personalmente, l’ho molto apprezzata.
Sangue Reale è un gioco che non vuole prendersi troppo sul serio. Ma è un’ottimo passatempo per la maggior parte dei giocatori da tavolo, soprattutto per gli amanti del Roll & Write. Dopo tanti cloni di Yatzee, un gioco che ci regala un’ambientazione ben congeniata, legata alle meccaniche e con elementi legacy, non potrà che essere una gradevole sorpresa per tutti coloro che aspettavano un titolo del genere da tempo!
Potete trovare Sangue Reale A QUESTO INDIRIZZO.