Stagioni estremamente lunghe, con inverni interminabili ed estati torride, sono le caratteristiche più evidenti delle particolari condizioni climatiche del mondo in cui è ambientato Game of Thrones.
La durata “non convenzionale” e comunque variabile delle stagioni a Westeros ed Essos, influisce notevolmente sulle vicende de Il Trono di Spade tanto che, un gruppo di scienziati inglesi, ha deciso di studiare il clima di Game of Thrones per comprendere più approfonditamente come il susseguirsi delle stagioni abbia plasmato eventi e storia del mondo creato da George R.R. Martin che ha ispirato la celebre serie TV.
Un team di scienziati appartenenti alle università di Cardiff, Bristol e Southampton hanno cercato di trovare una spiegazione scientifica allo “strano” clima di Game of Thrones, applicando modelli matematici usati da ricercatori e climatologi per lo studio delle reali condizioni atmosferiche terrestri.
Gli scienziati hanno poi hanno pubblicato questo articolo (che comunque ha tutti i crismi della vera ricerca scientifica) con lo pseudonimo di Samwell Tarly (il fidato amico di Jon Snow impegnato, nello show, a diventare un Gran Maestro) su una rivista inventata ad hoc: la Philosophical Transactions of the Royal Society of King’s Landing.
I risultati dello studio, liberamente scaricabili dal sito dell’Università di Bristol, sono stati tradotti anche in lingua Dothraki e in Alto Valyrian, in maniera tale che tutti possano beneficiare di questa ricerca scientifica.
Studiare il clima di un mondo immaginario per prevedere i reali cambiamenti climatici sulla Terra
Dan Lunt ha spiegato come è stato possibile studiare il clima di Game of Thrones:
Dato che i modelli climatici si basano su processi scientifici fondamentali, questi modelli sono in grado non solo di simulare il clima della Terra moderna, ma possono anche essere facilmente adattabili nel simulare il clima di qualsiasi pianeta, reale o immaginario che sia, purché siano conosciute informazioni come l’inclinazione dell’asse del pianeta in questione, grandezza, distanza dal suo Sole e altri dati come le posizioni continentali, le altezze delle terre emerse e le profondità oceaniche.
La simulazione ha fornito informazioni riguardanti le condizioni climatiche particolarmente avverse che si verificano a nord della Barriera, rivelando come Castel Granito goda di un clima con esatti calde e umide ed inverni miti, arrivando addirittura (con l’uso di modelli riguardanti i venti e gli spostamenti delle masse d’aria) a spiegare come la flotta delle Isole di ferro sia in grado di dominare i mari e le rotte commerciali del Mare Stretto.
Carrie Lear, altra scienziata che fa parte del team Samwell Tarly, ha precisato come lo studio, pur analizzando un mondo immaginario, abbia dei risvolti utili alla collettività:
Il nostro lavoro, per quanto divertente e ironico, ha anche un risvolto più serio!
I modelli climatici utilizzati per studiare il clima di Game of Thrones, hanno simulato processi fisici reali che i ricercatori stanno usando allo scopo di prevedere i reali cambiamenti climatici a cui sta andando incontro la Terra.
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Fonte: Earther