I segreti e i misteri dell’Universo si sono nuovamente tinti di tricolore e, dopo il ritrovamento dei barioni mancanti da parte di Fabrizio Nicastro, un gruppo di ricercatori italiani ha trovato la piรน importante prova della presenza di acqua liquida sul pianeta rosso, all’interno diย un bacino situato a circa un chilometro e mezzo di profonditร sotto i ghiacci del Polo Sud.
Ricercatori italiani hanno scoperto, grazie all’utilizzoย del radar italiano MARSIS della sonda Mars Express Orbiter dell’ESA, un lago su Marte sotto la calotta polare
Il lago su Marte misura 20 chilometri di diametro ed ha una temperatura di almeno dieci gradi sottozero, ma non รจ ghiacciato poichรฉ siaย la pressione della calotta di ghiaccio sovrastante, sia la presenza di sali disciolti nell’acqua come magnesio, calcio e sodio, permettono all’acqua di restare liquida nonostante le basse temperature.
ร giร ampiamente noto che in passato sul Pianeta Rosso esisteva acqua liquida in abbondanza, come dimostrato dalle esplorazioni del roverย Curiosity lungo il letto di un antico fiume ma, fino ad oggi, l’acqua rimasta su Marte, secondo gli scienziati, era relegata sottoforma di ghiaccio, in particolare ai poli del pianeta, e non vi erano prove della presenza di acqua allo stato liquido, condizione per la formazione della vita.
L’importante scoperta รจ stata realizzata da un team di ricercatori italiani di varie istituzioni quali Asi, Esa, Inaf, Universitร de La Sapienza, Universitร Roma Tre e del Cnr, guidati da Roberto Orosei dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Bologna.
ร stato grazie all’utilizzoย del radar italiano MARSIS della sonda Mars Express Orbiter dell’ESA, lanciata per studiare la parte piรน spessa della calotta glaciale meridionale di Marte, che รจ stato possibile effettuare la sensazionale scoperta.
I rilevamenti della sonda, registrati tra maggio 2012 e dicembre 2015, sono infatti del tutto simili ai valori fatti riscontrare dai bacini di acqua liquida presenti sotto le calotte di ghiaccio dell’Antartide e della Groenlandia.
Ora, grazie alla scoperta annunciata dall’Agenzia Spaziale Italiana e pubblicata su Science, si apre una nuova era per lo studio della vita su Marte dato che anche sulla Terra, al Polo Sud e al Polo Nord, sono presenti molti laghi subglaciali popolati da colonie di batteri estremofili, cioรจ capaci di sopravvivere e riprodursi anche in condizioni estreme come quelle rilevate nel lago su Marte.