I fan lo avevano richiesto a gran voce, con petizioni e proteste, ed ecco che quindi Lana Wachowski (senza la sorella Lilly) ha deciso di accontentarli con un ultimo episodio che rendesse giustizia alla serie tv Sense8.
Ecco il finale di stagione di Sense8, la serie TV ideata dalle sorelle Wachowski
Per tutti coloro che erano rimasti coinvolti e decisamente appassionati dalle vicende di Will, Riley e gli altri Sensate, è finalmente arrivato il momento di vedere l’ultimo episodio conclusivo della serie TV.
Quando i fan hanno scoperto che la serie era stata cancellata da Netflix, hanno cercato di smuovere mari e monti affinché venisse concessa una fine dignitosa al loro show preferito.
Tra petizioni, proteste, lettere e quant’altro, sono riusciti ad attirare l’attenzione di tutta la produzione e naturalmente delle ideatrici di Sense8, le sorelle Lilly e Lana Wachowski. Dopo però le dichiarazioni della prima di essere caduta in depressione per il mancato rinnovo della serie, è stata solo Lana a portare avanti questo ultimo episodio conclusivo.
La serie tv è sicuramente una delle più importanti in ambito di diritti della comunità LGBT e di tutti coloro che sono una “minoranza”, razziale o religiosa che sia.
Basti pensare ai vari protagonisti, che rappresentano una moltitudine di nazionalità ed estrazioni sociali, dal poliziotto americano, all’autista africano, alla chimica indiana.
I temi trattati con cui viene circondata la trama principale, sono decisamente contemporanei e che riguardano chiunque di noi, quindi non è poi così strano che abbia suscitato tanto scalpore, la decisione di non dare una terza stagione a Sense8.
Dove eravamo rimasti
Per fare un recap generale, avevamo lasciato sette dei nostri otto protagonisti mentre erano alla ricerca dell’ultimo della loro cerchia di Sensate, dopo che questi era stato rapito dalla BPO, un’organizzazione che mirava a controllare o eliminare i protagonisti.
Gli otto sensate però erano riusciti a rapire Whispers, ovvero Milton Brandt, colui che controllava la BPO sotto le direttive del presidente della stessa, pensando di usare il loro ostaggio come merce di scambio per salvare Wolfgang dalle loro grinfie.
In questo ultimo episodio quindi, vedremo i nostri otto eroi cercare di localizzare Wolfgang attraverso il loro legame empatico speciale, in una missione che mantiene i toni un po’ leggeri caratteristici di tutta la serie tv.
Gli otto sensate comunque non saranno soli in questa ultima battaglia: Hernando e Daniela seguiranno Lito, esattamente come Bug e Amanita saranno al fianco di Nomi.
Ritroveremo anche Felix, l’amico pazzo e parecchio sfortunato di Wolfgang e Rajan, il marito di Kala. E ovviamente non poteva mancare la neofiamma di Sun, il detective Mun.
Tra colpi di scena e antagonisti, che si rivelano più pericolosi di quello che sembravano, i nostri Sensate dovranno quindi studiare bene i loro piani per porre fine alla BPO e alla caccia spietata che li vede come prede.
Non mancano ovviamente le scene di lotta in perfetto stile Wachowski, che ricordano in alcuni momenti quelle di Matrix, e naturalmente non mancano nemmeno le scene in cui si mostra quanto importante e profonda sia la connessione empatica di tutti e otto i protagonisti.
Devo ammettere comunque che Sense8 non l’ho annoverata tra le mie serie televisive preferite.
Ho notato forse un po’ troppi buchi narrativi, primo su tutti il mistero di come gli otto riuscissero a permettersi tante cose con un solo stipendio!
Senza parlare, poi, di qualche scena che personalmente ho trovato parecchio noiosa e superflua ai fini della trama, basti pensare alle scene di orge e nascite delle prime due stagioni.
Questo episodio finale l’ho quindi guardato con una buona dose di preconcetti (cosa un po’ antipatica lo so.
Non voglio spoilerare niente, ma una scelta finale in particolare mi ha lasciata veramente con l’amaro in bocca, forse perché si è cercato di accontentare un po’ tutti.
In ogni caso, la mano delle sorelle Wachowski si vede e si sente, il loro stile narrativo è forse quello più adatto a raccontare questa storia.
Probabilmente loro sono anche le registe più idonee a portare sul piccolo schermo certi argomenti, come l’identità di genere e la libertà di amare chiunque si voglia, senza avere alcuna sorta di limitazione nei propri sentimenti.
Di certo c’è da ammettere che in questi ambiti Sense 8 centra sicuramente il bersaglio, affrontando di petto gli argomenti e cercando di far capire quanto importante sia il rispetto verso gli altri e le decisioni che prendono.
Un altro punto a favore di questa serie sono sicuramente gli attori.
Non ce n’è uno che non mi abbia convinto ma, anzi, pur non essendo di fronte ad una delle mie serie TV preferite, gli attori scelti li ho trovati davvero perfetti per i propri ruoli.
Non c’è nemmeno da dirlo, ma Bug è il top della pazzia o della genialità, oltre che della simpatia e vince su qualsiasi altro personaggio.
Menzione speciale poi per la nostra italiana Valeria Bilello, che fin dalla sua prima apparizione nella seconda stagione, mi ha fatto apprezzare questa attrice nel suo ruolo di antagonista.
Insomma, pur non avendomi convinto pienamente, Sense 8 come serie televisiva ha il suo perché e ha meritato di chiudersi con un degno saluto finale, se non altro per i temi particolari e la sincerità con cui vengono affrontati.
Le sorelle Wachowski usano bene i mezzi a loro disposizione, oltre che sicuramente anche le loro esperienze personali, per aprire le menti anche dei più ottusi.
Non siamo certi ci siano riusciti, ma magari qualche passo avanti è stato fatto almeno in campo cinematografico, soprattutto per parlare con tranquillità e normalità di argomenti che sono ancora troppo spesso considerati dei tabù.
E voi che ne pensate di Sense 8 e del finale di serie? L’avete visto e vi è piaciuto come si è concluso, o avreste preferito qualche altra scelta narrativa? Fatecelo sapere nei commenti!