È stato il presidente di Sony Pictures, Tony Vinciquerra, a mettere (nuovamente) a tacere la possibilità di un ritorno di Spider-Man nel MCU.
Il presidente di Sony mette la propria firma sul divorzio di Spider-Man dai Marvel Studios, anticipando comunque un futuro radioso per il “nuovo franchise”
Dopo lo spiraglio aperto nei giorni scorsi, in occasione di una recente intervista rilasciata a Variety il CEO ha commentato definitivamente l’abbandono di Spider-Man dal franchise di Marvel Studios (e di conseguenza quello di Tom Holland), spiegando che “per il momento la porta è chiusa”.
Vinciguerra ha però poi aggiunto anche che “la vita è lunga” (e quindi, forse, in un lontano futuro, le cose potrebbero cambiare?).
“Abbiamo tentato di capire se c’era un modo di risolvere la questione. Le persone alla Marvel sono fantastiche e abbiamo un grande rispetto per loro, ma in ogni caso abbiamo delle persone eccezionali anche noi. Kevin Feige non è stato l’unico a fare tutto il lavoro”
E la sensazione è nuovamente che “la causa” della rottura sia stata forzata in qualche modo da Feige, ancora al centro dell’attenzione nei discorsi di Vinciguerra che, tuttavia, non è entrato nel dettaglio.
Durante l’intervista, però, sembra sia apparso evidente che il successo del film d’animazione di Spider-Man: Un Nuovo Universo e l’acclamata serie TV di The Boys, realizzata con la collaborazione di Amazon, abbiano in qualche modo contribuito a convincere la Sony che Spider-Man potrà far bene anche senza il supporto di Marvel. E potrebbe essere davvero così.
I progetti in cantiere per l’Uomo Ragno e gli altri personaggi ad esso legati, i cui diritti sono in mano alla Sony, sono ora davvero numerosi. Si parla infatti di un secondo film di Venom, un film basato sul personaggio di Morbius e circa “cinque o sei” serie TV ambientate nel mondo di Spider-Man.
“Spider-Man andava già bene prima dei film nell’MCU, ha fatto meglio nei film dell’MCU e, ora che abbiamo il nostro universo, farà brillare anche altri personaggi. Credo che saremo capaci di fare grandi cose”.
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