Spriggan: ecco il trailer ufficiale italiano del nuovo anime di Netflix

In attesa del suo debutto in streaming previsto tra le uscite Netflix di giugno 2022, Spriggan si è mostrato con il primo trailer ufficiale in italiano.

L’adattamento anime dell’omonimo manga di Hiroshi Takashige e Ryoji Minagawa, che sarebbe dovuto uscire nel 2021, salvo subire un rinvio di parecchi mesi, arriverà sul catalogo della piattaforma il 18 giugno prossimo con tutti e sei gli episodi.

Prodotta da Netflix e sviluppata da David Production (Le Bizzarre Avventure di JoJo e Cells at Work! – Lavori in Corpo), la serie anime è diretta da Hiroshi Kobayashi (Rage of Bahamut Genesis, Kill la Kill).

Hiroshi Seko (L’Attacco dei Giganti, Mob Psycho 100, Jujutsu Kaisen – Sorcery Fight) è sceneggiatore e showrunner di Spriggan, mentre Shuhei Handa (Little Witch Academia) si è occupato del character design dei personaggi.

Trama di Spriggan

La storia del manga è incentrata su Yū Ominae, uno studente delle superiori che è anche uno Spriggan, un agente incaricato dalla ARCAM Corporation di proteggere le antiche reliquie di un’antica e avanzatissima civiltà evitando che cadano nelle mani di stati e soggetti che desiderano abusarne.

Gli Spriggan sono dunque un gruppo di combattenti d’élite con Yu che intraprende un avventuroso viaggio verso il reperto archeologico: l’Arca di Noè citata nella Bibbia. Presso gli scavi lo attende il professor Mayzel, capo della sezione scientifica dell’Arcam, accompagnato dalla sua assistente Margaret. In zona però è presente un altro Spriggan Jean Jacquemonde e gli eventi che si susseguiranno porteranno all’attivazione dell’arca che porterà il mondo intero ad una situazione critica.

Pubblicato sulla rivista Shonen Sunday Super di Shogakukan dal 1989 al 1996, in Italia Spriggan è arrivato originariamente grazie a Granata Press. Successivamente il manga è stato ristampato da Planet Manga.

L’opera è stata adattata a lungometraggio animato nel 1998, portando sullo schermo uno dei capitoli del manga “L’arca di Noè” con la regia di Norihiko Sudo e la supervisione di Katsuhiro Otomo (Akira).