ATTENZIONE! Se non avete ancora visto Star Wars: Gli ultimi Jedi questo non è l’articolo che state cercando
Star Wars: Gli ultimi Jedi ha sollevato diversi interrogativi con la sua trama, e non ha offerto molte risposte, nemmeno ai quesiti sollevati dalla precedente pellicola, Il risveglio della Forza. La principale di queste domande era ovviamente legata alla figura del villain per eccellenza della nuova trilogia: Snoke.
La decisione di uccidere il Leader Supremo del Primo Ordine in Star Wars: Gli ultimi Jedi senza prima rivelare nulla del suo passato è stata un’idea decisamente coraggiosa da parte di Rian Johnson. Lo stesso regista ne ha parlato con CinemaBlend.
“Riguardo all’identità di Snoke, avevo ultimato lo script quando stavano ancora girando Il risveglio della Forza, quindi avevo iniziato a lavorarci prima ancora che nascessero tutte le teorie su chi fosse Snoke. Che adoravo e pensavo fossero incredibili, ed è anche perché non ho affrontato le sue origini nel film. Non voglio implicare che non sia interessante, o che non sia cool, o che non importi. Penso che magari le affronteranno in Episodio 9. Potrebbero anche spiegarlo altrove. Quello che so è che in questo film, simile a quello con l’Imperatore nella trilogia classica, non era la storia di cui dovevamo parlare. E se ci pensate, nella trilogia originale non sappiamo nulla dell’Imperatore. Perché non era necessaria! L’Imperatore era presente in due scene, e sapevamo tutto quello che era necessario sapere di lui. In questa nuova trilogia accade esattamente lo stesso, all’opposto dei prequel, dove sapevamo tutto di lui perché era necessario saperlo. Perché quella era la storia.”
Inoltre, Rian Johnson spiega come i personaggi di Star Wars, contrariamente ai fan, non abbiano una conoscenza enciclopedica della lore della saga. A causa di questa disparità, una rivelazione su Snoke come un noto Signore dei Sith in Gli ultimi Jedi non avrebbe avuto senso per qualcuno come Rey.
“Lo dico sempre, se in una scena qualsiasi, Snoke si fosse fermato e avesse fatto un monologo di trenta secondi sul fatto che lui fosse Darth Plagueis, lo avreste accettato così… ma non sto dicendo che lo sia! Però potete comprendere come questo passaggio avrebbe congelato la scena. Nessuno dei personaggi che stavano interagendo con lui se ne sarebbero curati davvero. Rey sarebbe rimasta basita chiedendo ‘Chi?’. Non era per niente adeguato, semplicemente non suonava bene all’interno della storia del film”
Riguardo a come i fan hanno reagito alla questione del passato di Snoke, gli ottimi risultati al botteghino di Star Wars: Gli ultimi Jedi sembrano confortare il regista.