Star Wars: Gli Ultimi Jedi debutta al cinema e, in un piovoso pomeriggio, mi ritrovo sulla mia comoda poltrona di fronte allo schermo di una sala punteggiata qua e lร da poche presenze che hanno scelto il primo spettacolo pomeridiano.
Lโinizio di Episodio VIII, come quello di tutti gli altri capitoli, รจ da batticuore e pelle dโoca, con quelle scritte in prospettiva che mai ci stancheremo di guardare.
Lo spazio vuoto ed infinito ci proietta subito su un palcoscenico di guerra che dร subito una scossa allo spettatore: la Resistenza รจ in difficoltร , sta abbandonando il pianeta su cui si era rifugiata perchรฉ il Primo Ordine รจ riuscito a scovare il nascondiglio del Generale Organa e delle sue forze.
La fuga della flotta della Resistenza, sempre piรน allo stremo, con le poche navi rimaste tallonate dagli incrociatori e dalle corazzate del Primo Ordine, รจ lโimpianto narrativo che sostiene il film, parallelamente al quale si dipanano le vicende dei vari protagonisti, in una corsa contro il tempo e allโultimo colpo di blaster o siluro, tanto cara alla natura stessa di Star Wars.
Gli Ultimi Jedi ha fondamentalmente due grossi pregi: continui cambi di scenari ben raccordati tra loro e tantissimi colpi di scena che tengono viva lโattenzione ed il pathos in maniera quasi asfissiante, con situazioni che sembrano sul punto di cristallizzarsi per poi subire degli inaspettati capovolgimenti.
Rian Johnson osa con coraggio, spingendosi con convinzione verso il futuro
Proprio questi sono i marker piรน evidenti della regia di Rian Johnson che, al contrario di J.J. Abrams osa molto di piรน, rischia, a volte prende leggere imbarcate forse non necessarie ma proietta saggiamente la saga verso il futuro, con il prossimo capitolo che tornerร nelle mani proprio di Abrams, giร regista di Episodio VII.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi รจ fondamentalmente un film diverso dagli altri per quanto riguarda il concetto di Forza, con Johnson che decide di prendere di petto la concezione di questo โuniversale equlibrioโ, affrontando come mai prima dโora il labile e complementare legame tra Luce ed Oscuritร .
ร a Luke Skywalker che spetta il compito dogmatico di โridefinireโ la Forza, il suo esilio su Ahch-To, la ricerca delle origini dei Jedi e il suo totale isolamento dalla Forza stessa (vuoi per comprenderla piรน a fondo, vuoi a causa dei fallimenti di cui si sente colpevole), gli permettono di impartire a Rey una lezione importantissima e che tanti avevano volutamente dimenticato: lโequilibrio รจ necessario e sempre lo sarร .ย Non serve essere un Jedi per sentire la Forza, perchรฉ lโequilibrio รจ ciรฒ che tiene in vita lโintero Universo, e anche se non dovessero esserci piรน Jedi, la vita (e la Forza) di certo non si spegnerebbero!
Se Luke รจ quasi un messaggero, Rey e Kylo sono la personificazione dellโequilibrio, con i due personaggi che, in questo film, si scrollano di dosso i convenevoli di Episodio VII che li aveva introdotti al pubblico, e si caricano sulle spalle (alla stessa stregua di Poe, Finn e Rose) lโereditร di chi li ha preceduti e passa loro il testimone della saga, alimentando quel fuoco che fu appiccato dalla scintilla scaturita da George Lucas esattamente 40 anni fa.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi รจ un film che ha due facce, come ci si aspetta da ogni pellicola โdi mezzoโ che fa da raccordo tra gli estremi di una trilogia: guarda al passato molto piรน profondamente de Il Risveglio della Forza e lancia Star Wars verso il futuro aprendo nuovi scenari, nuove incognite, nuove domande e soprattutto mettendo in grado i nuovi protagonisti di โcamminare con le proprie gambeโ.
Il lato oscuro de Gli Ultimi Jedi
Cโรจ perรฒ, in perfetto stile Star Wars, un lato oscuro di questo secondo aspetto: Episodio VIII mi ha dato lโimpressione della materializzazione tangibilissima dellโaccordo commerciale tra Lucasfilm e Disney del 2012, quando questโultima acquistรฒ la casa di produzione fondata da Lucas e i diritti della saga.
Gli Ultimi Jedi รจ un taglio deciso con il passato, largo ai giovani, alle nuove idee, ai nuovi sviluppi e addio allโanima poetica del sogno di Lucas che diventa leggenda, con un evidente tentativo di โmessa a riposoโ dei personaggi iconici della saga, una cosa che, spero non solo al sottoscritto, abbia suscitato malinconia e un poโ di tristezza.
Pur mantenendosi un poโ sotto le aspettative, il continuo parlare quasi giornalmente del film su Justnerd mi aveva caricato forse un poโ troppo, Gli Ultimi Jedi si presenta come un buon film ma non eccezionale.
Il mio personale giudizio lo pone appena un gradino sotto Il Risveglio della Forza, con Abrams molto piรน a suo agio e realizzare una pellicola in continuo crescendo, mentre il film di Johnson รจ piรน estemporaneo con intensi, piacevoli e continui colpi di scena.
A tal proposito penso che piรน di qualcuno dovrebbe quantomeno rivedere i propri giudizi su J.J. Abrams โcolpevoleโ di aver riproposto con Episodio VII Una Nuova Speranza in chiave moderna, perchรฉ anche Johnson ripropone e ricicla evidenti situazioni giร viste nella trilogia originale: Kylo Ren che cerca di convincere Rey ad unirsi a lui e andare oltre quello che lui considera vecchio e antico (vedi Darth Vader e Luke); Snoke che si ritrova un discepolo e una โsconosciutaโ potente nella forza (vedi lโImperatore sempre con Vader e il giovane Skywalker) ed infine (ma l’elenco non finisce qua), Luke che impartisce lezioni a colpi di โbacchettateโ ad una impaziente Rey (come Yoda fece a suo tempo con lui su Dagobah).
In piรน Johnson inserisce momenti comici (a volte troppo esagerati) che intaccano lโepicitร delle scene troppo pesantemente, ilaritร forse tranquillamente evitabile che, fortunatamente, non sminuisce le peculiaritร di questo regista geniale nel cogliere sguardi, evidenziare sensazioni con inquadrature strette e forti, come quella delle mani di Rey e Kylo che si sfiorano o la fierezza dipinta sul volto del vice ammiraglio Amilyn Holdo; in questo sรฌ, dobbiamo ammetterlo, Johnson รจ stato nettamente superiore ad Abrams.
Se il riapparire sulla scena di Luke Skywalker che guarda tutti dallโalto, la sempre presente Leia anche in versione Supergirl (cosa che personalmente mi ha lasciato perplesso), il tremendamente combattuto Kylo (che per varietร di conflitti supera anche il nonno), la determinata Rey e i tenacemente fondamentali Poe, Finn e Rose, dispiace la troppo breve apparizione di R2-D2, che ci regala forse il miglior momento nostalgia strappalacrime di questo film, per poi essere perso completamente di vista.
Il nuovo che avanza
Nota positiva e in linea con l’anima innovativa de Gli Ultimi Jedi sono le nuove creature, tra i quali gli amati/odiati porg comici ma non invadenti, le Custodi, i bellissimi Fathiers e le splendide Volpi di Cristallo; mentre i costumi, escludendo alcune interessanti mise degli avventori del casinรฒ di Canto Bight, restano classici e piuttosto anonimi.
Dopo aver assistito allโultima scena epica e carica di nuova speranza, lโinizio dei titoli di coda porta una parte del pubblico in sala ad applaudire, attirando la mia attenzione da nerd solitario seduto al mio solito e strategico posto a prova di scocciatori: gli applausi provengono tutti da persone giovanissime, quelli โcome meโ stanno ancora fissando perplessi lo schermo.
Forse quindi non sono lโunico ad avere un pochino di amaro in bocca? Una punta di tristezza nonostante un film girato in maniera convincente?
Dopo la dedica a Carrie Fisher mi alzo finalmente anche io e recupero il mio bicchiere-gadget di BB-8 (a proposito รจ in omaggio se acquistate il menรน popcorn) quindi mi assale la consapevolezza finale: quellโoggetto di merchandising รจ la risposta a tutto!
Come nel film cโรจ la transizione tra ciรฒ che รจ stato Star Wars e ciรฒ che sarร , anche per il pubblico come me รจ venuto il momento di guardare oltre, dicendo addio alla poesia immaginifica della saga.
ร tempo di abbandonare le velleitร da purista: Star Wars e la nuova trilogia (e quella futura) รจ una creatura viva: cresce, si trasforma e camminerร con le sue gambe per portare nuove avventure e nuovi personaggi ad un pubblico nuovo (ร tempo che i Jedi si estinguano cit.).
Come affermรฒ proprio George Lucas nel 2012: ยซPer me ora รจ tempo di passare Star Wars a una nuova generazione di filmmakerยป.
Ma รจ lo stesso cineasta che ci ricorda il senso di tutto questo e delle nostre critiche che, spesso, lasciano il tempo che trovano:
ร per questo che ho fatto Star Wars. Nel mondo reale i critici, e anche certi fan,ย non sono molto gentili, maย quando vedo i bambini, i loro occhi ed il loro sguardo, capisco perchรฉ ho fatto Star Wars.
Rivedrรฒ ancora Star Wars: Gli Ultimi Jedi nei prossimi giorni al cinema, questo รจ sicuro, ma รจ altrettanto sicuro che stasera mi sento un poโ meno bambino e… Disney, sappilo, per questo un po’ ti odio!