Sembra che Arnie non tornerà, dopo tutto. Il franchise cinematografico di Terminator ha visto diverse iterazioni e rivisitazioni negli ultimi 40 anni, con risultati indubbiamente contrastanti. Per James Cameron, sceneggiatore e regista dei primi due film, ciò che serve per riportare la serie in declino ai suoi giorni di gloria è chiaro come il sole: un hard reset.
In un’intervista rilasciata a Empire per celebrare i quattro decenni di Terminator, Cameron ha riflettuto sui suoi piani per allontanarsi dall’iconico cast di personaggi, concentrandosi invece su nuove storie basate sullo stesso mondo.
“Questo è il momento in cui si butta via tutto ciò che è specifico degli ultimi 40 anni di Terminator, ma si vive secondo quei principi”, ha detto. “Se ci si immedesima troppo, si perde un nuovo pubblico, perché al nuovo pubblico interessa molto meno di quanto si pensi”. Cameron comprende certamente il rischio di ricominciare da capo, ma è fiducioso che ciò che ha in serbo possa interessare sia il pubblico di ritorno che quello nuovo.
Il franchise di Terminator sta affondando come il Titanic e James Cameron, per salvarlo, ripartirà da zero
Le preoccupazioni di Cameron per l’attuale traiettoria della saga sono sicuramente giustificate, dato che il franchise ha subito una battuta d’arresto negli ultimi tempi. I primi due Terminator sono stati un successo immediato e considerati da molti dei classici assoluti, ma alla fine la serie ha preso una brutta piega. Terminator 3: Rise of the Machines del 2003 non è stato all’altezza delle grandi aspettative create dai suoi predecessori; il reboot Terminator Salvation del 2009 è stato stroncato dalla critica e dal pubblico ed è stato considerato la più grande occasione mancata del franchise; Terminator Genisys del 2015 ha cercato, senza riuscirci, di ringiovanire la serie per il pubblico moderno e Terminator Dark Fate del 2019, sequel diretto del secondo film, ha fatto fiasco al botteghino. È chiaro che il franchise, un tempo amato, ha visto giorni migliori.
Provare a riavviare la saga senza personaggi storici come il T-800 di Arnold Schwarzenegger e la Sarah Connor di Linda Hamilton potrebbe sembrare un compito arduo e folle, ma Cameron è pronto a raccogliere la sfida, sapendo bene quali sono gli elementi necessari per far funzionare il franchise.
“Hai personaggi principali impotenti, essenzialmente, che lottano per la loro vita, che non ricevono alcun sostegno dalle strutture di potere esistenti e devono aggirarle, pur mantenendo in qualche modo una bussola morale. E poi si aggiunge l’intelligenza artificiale. Questi sono i solidi principi necessari per la narrazione di oggi”, ha spiegato.
Il regista è fermamente convinto che i film successivi della serie non solo saranno possibili, ma anche che saranno un successo.
Cameron, che attualmente sta lavorando ad Avatar: Fuoco e Cenere e ai suoi sequel, ha chiaramente in serbo qualcosa per la serie di Terminator. “È più di un piano”, ha concluso. “È quello che stiamo facendo. È tutto quello che dirò per ora”.