Tex porta a compimento la missione iniziata lo scorso mese con Wolfman!
Vi presentiamo con piacere la recensione de I difensori di Silver Bow, seconda e ultima parte della storia di Tex iniziata il mese scorso con Wolfman e pubblicata, come sempre, dalla Sergio Bonelli Editore. A tenere salde le redini della sceneggiatura รจ un Pasquale Ruju in ottima forma, coadiuvato ai disegni dallo spagnolo Alfonso Font.
Questa recensione mi รจ costata un po’ di fatica. Il motivo รจ presto detto: non c’รจ moltissimo da dire. Si tratta di un albo cui puoi solo dire bello e andare avanti, che la strada รจ lunga. Davvero, l’inedita coppia formata da Ruju e Font ha confezionato una storia doppia davvero valida che, a giudicare dai commenti in rete dei vari lettori, ha riscosso un consenso pressochรฉ unanime. Un bel risultato per una storia che, tra i suoi vari pregi, c’รจ quello di presentarci un cattivo davvero carismatico e che in piรน occasioni dร filo da torcere a Tex Willer e a Kit Carson.
Ma andiamo con ordine.
Riassunto dell’albo precedente e sinossi: nel pacifico villaggio di Silver Bow avviene un omicidio. La vittima รจ Justin Lang, un giovane bandito reduce da una notte di bagordi. L’identitร dell’assassino รจ ignota. Sul villaggio si scatena la furia di Duncan Lang, detto Wolfman, fratello maggiore del defunto Justin. Per fortuna a difesa di Silver Bow intervengono quei due satanassi di Tex e Carson. Alcuni indizi fanno pensare a un colpevole e Wolfman lo vuole. Per liberarsi dall’assedio di Wolfman, i pavidi abitanti di Silver Bow, invece di imbracciare le armi, decidono di consegnare al nemico il colpevole, o presunto tale. Tex perรฒ non รจ convinto della colpevolezza del malcapitato e decide di indagare piรน a fondo.
Pasquale Ruju รจ ormai un veterano della serie di Tex con parecchie storie del ranger all’attivo sia sulla serie regolare che sugli extra (a proposito, non perdetevi l’ultimo Color Tex, di cui a breve arriverร la recensione, contenente una sua nuova storia disegnata da Pasquale Frisenda), nonchรฉ un esperto di fumetti e narrativa tout court. In questa vicenda, Ruju infonde tutta la sua passione per il giallo e la narrativa d’investigazione e presenta un Tex in versione detective che cerca di venire a capo di un mistero degno di Agatha Christie. La soluzione di tale mistero non sarร la piรน originale del mondo, ma va detto che Ruju รจ abilissimo a gestirla e a servirla al lettore.
Nota positiva per il cattivo che viene tratteggiato, ovvero Wolfman: un personaggio feroce e dotato di una forte personalitร , un vero mastino che si rivela un duro avversario anche per Tex, il quale piรน volte si trova a dover fronteggiare la personalitร di un uomo che รจ stato cosรฌ a lungo a contatto con gli animali selvaggi da essersi quasi trasformato in animale a sua volta. Attenzione, perรฒ, Wolfman non รจ il classico umano impazzito, bensรฌ un essere dotato di una mente molto attenta e calcolatrice. Il suo duello con Tex ricorda una partita a scacchi dove ognuno dei giocatori fa la propria mossa in reazione a quella precedente dell’avversario.
Pollice alzato quindi per il personaggio di Wolfman, la cui sorte non รจ chiarissima e quindi c’รจ sempre la possibilitร di rivederlo in futuro.
Su Alfonso Font poco si puรฒ dire oltre a quanto รจ giร stato detto durante la recensione del primo albo. Parliamo sicuramente di un disegnatore di grandissima esperienza e di fama internazionale, ma, probabilmente รจ un limite mio, non sono mai riuscito a farmelo piacere del tutto, soprattutto se associato a Tex. Sarร il suo stile sintetico ed essenziale (eppure gente come Goran Parlov e Nicola Mari sta nel mio Olimpo personale), sarร la spigolositร del suo tratto (idem come sopra), ma non l’ho mai visto benissimo sulle pagine del ranger. Ciononostante, dal punto di vista prettamente tecnico non si puรฒ dire assolutamente nulla: nella doppia storia in questione, Font fa fuoco e fiamme, soprattutto grazie alla sempre suggestiva ambientazione della neve, che su Tex fa sempre la sua bella figura. Molto efficace, tra le altre cose, la caratterizzazione grafica di Wolfman.
Chiudiamo affermando che ci troviamo di fronte a una storia di indubbio valore, dotata di una forte personalitร che le permetterร di venire ricordata in futuro. Non รจ certo il capolavoro della serie e non vi cambierร la vita, ma vi permetterร di trascorrere una bella ora e mezza seduti in poltrona di fianco al camino.
E ora…
SPOILER
Postilla finale: qualcuno si รจ lamentato che il finale si sia risolto in due pagine. A differenza di quanto avvenuto con Tabla Sagrada (dello stesso Ruju) e con Il ritorno di Lupe, qui non ci troviamo affatto di fronte a un finale troncato, anzi. La conclusione della storia รจ dotata del giusto respiro e non รจ per niente affrettata. Vero che la vicenda si conclude nelle ultime in due pagine, ma quello รจ il classico colpo di scena finale, ed รจ un espediente narrativo molto utilizzato, soprattutto nella letteratura gialla o thriller, per ribaltare l’apparente finale. E questo colpo di scena, per essere tale, deve avvenire proprio alla fine della storia, sia che si tratti di un film, di un fumetto o di un libro. Deve essere situato alla fine e non puรฒ esserci niente dopo, altrimenti tutto quanto va a ramengo. Perciรฒ no, il finale di Wolfman non รจ affrettato o troncato.