Mar 24 Dicembre, 2024

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The Murder of Sonic the Hedgehog è il nuovo titolo della saga del riccio blu

A sorpresa è stato annunciato The Murder of Sonic the Hedgehog, un nuovo titolo della saga del riccio blu, con lo sbalordimento per la notizia che diventa ancora più grande visto che il gioco sarà distribuito gratis su Steam.

L’annuncio è arrivato poche ore fa, senza nessun preavviso, dalla SEGA , la casa videoludica produttrice di tutti i videogiochi di Sonic. La decisione di pubblicare il gioco senza nessuna anticipazione probabilmente è stata presa per cavalcare il grande successo ottenuto da Frontiers, uscito poco tempo fa.

Come anticipato in apertura di articolo, una delle grandi novità di The Murder of Sonic the Hedgehog è l’essere riscattabile gratis su Steam. Questa mossa ha sicuramente posto grande attenzione su questo nuovissimo progetto, che si discosta completamente da tutti i titoli della saga.

Si tratta infatti di un’avventura grafica con tutti i personaggi di Sonic. I protagonisti saranno coinvolti in un’appassionante festa con delitto per svelare il mistero sull’assassinio del riccio blu.

Con The Murder of Sonic the Hedgehog SEGA vuole creare un titolo totalmente nuovo, riprendendo però lo stile delle classiche visual novel punta e clicca molto diffuse alla fine degli anni 90.

Scoprite chi ha ucciso Sonic in The Murder of Sonic the Hedgehog?

Il celebre riccio blu è nato dalla mente di Yūji Naka e Naoto Ōshima nel 1991, durante la guerra delle console che vide impegnate SEGA e Nintendo. Sonic doveva essere la risposta a Mario e ottenne subito un grandissimo successo. Sono infatti innumerevoli i titoli che lo vedono come protagonista, sempre però nello stile platformer o open world (come in Frontiers).

Con The Murder of Sonic the Hedgehog si ha una vera innovazione e, il fatto che sia stato distribuito gratuitamente l’1 aprile ha generato grandi dubbi nei fan. Il Tweet della SEGA ha infatti fatto pensare subito a un simpatico pesce d’aprile.

A confermare la veridicità dell’informazione però ci hanno pensato gli sviluppatori stessi. Molti di loro attraverso Twitter hanno infatti svelato il duro e lungo lavoro che ci stava dietro.

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