Gio 21 Novembre, 2024

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The Open House: l’horror scadente di Netflix – Recensione

Negli ultimi tempi le idee per i film horror sono sempre le stesse.

Anzi, se consideriamo quelli degli ultimi anni, si possono addirittura dividere in due categorie principali: quelli che sono ambientati in case infestate (come, ad esempio, La Vedova Winchester atteso a febbraio nei cinema); e quelli dominati da serial killer che indossano maschere (The Strangers 2, nelle sale dal prossimo marzo).

I pochi che rimangono prevedono il ricorso ad espedienti narrativi come esorcismi in tutte le salse o mostri provenienti da leggende metropolitane.

Insomma, siamo a corto di fantasia e anche l’offerta horrorย Netflix ne risente.

The Open House appartiene alla prima categoria di horror che abbiamo citato, o almeno รจ quello che ci viene fatto credere fin dalle prime sequenze del film.

Sinossi

Dopo la tragica morte del padre che li lascia praticamente sul lastrico, il giovane Logan (Dylan Minnette) e sua madre (Piercey Dalton) vanno a vivere nella casa di villeggiatura di una parente. La situazione รจ solo temporanea e durerร  finchรฉ i due non riusciranno ad essere piรน indipendenti economicamente.

Possono vivere lรฌ a patto che un giorno alla settimana, nel pomeriggio, lascino la casa libera e in perfetto ordine: lโ€™edificio, infatti, รจ in vendita e aperto al pubblico (da qui il titolo The Open House).

Tutto sembra abbastanza tranquillo e normale, ma qui inizia lโ€™incubo per Logan e sua madre, perchรฉ forze strane e inquietanti tramano contro di loro.

Quando si pensa di girare un horror ma si finisce per fare un’altra cosa

The Open House sembra, come ho scritto prima, un film su una casa infestata e, allโ€™inizio della visione, lo spettatore tende ad abbracciare l’ipotesi che strane entitร  agiscano nell’ombra tra il reale e l’ultraterreno. Il motivo รจ semplice: i fatti inquietanti avvengono dalla prima notte passata lรฌ dai nuovi inquilini.

Bisogna sottolineare il fatto che gli eventi sono insoliti ma non eccezionali; gli oggetti si spostano magicamente da una stanza allโ€™altra, la caldaia si spegne solo quando รจ la madre a farsi la doccia, le porte si aprono da sole e qualcuno sembra bussare dal seminterrato.

Il film รจ sรฌ catalogato come horror, ma non fa paura per niente. Ci sono solo un paio di jumpscare, per giunta del tutto prevedibili e la pellicola รจ caratterizzata da una lentezza quasi intollerabile.

Gli ultimi minuti sono gli unici ad essere movimentati, ma senza mai esagerare con il pathos.

Si arriva alla fine del film e si pensa inevitabilmente: โ€œOkay, e quindi?!โ€.

Manca un vero finale, manca un motivo, qualcosa che faccia capire e comprendere, oย almeno intuire, perchรฉ queste cose strane stiano succedendo.

Chi cโ€™รจ dietro agli eventi? Non si sa.

Perchรฉ accadono? Boh!

La parente di Logan e sua madre a cui appartiene la casa nasconde un forse un segreto? Assolutamente no, anche perchรฉ appare solo ad inizio film e poi viene miseramente dimenticata.

Tutto questo รจ giusto per darvi unโ€™idea di quanto laย sceneggiatura con i sui buchi assomigli a uno scolapasta!

The Open House avrebbe potuto rifarsi tramite fotografia e colonna sonora, ma risultano mediocri anche questi.

Lโ€™unica cosa che si salva รจ l’interpretazione di Piercey Dalton, che recita abbastanza bene, per quello che la parte gli permette di fare.

Dylan Minnette, al contrario, sa di essere sprecato per un film del genere e non dร  il massimo: la sua presenza รจ fiacca e poco convinta, non trasmette quasi nulla. รˆ un peccato perchรฉ nella serie tv Tredici, dove interpretava il protagonista, se lโ€™era cavata davvero in maniera egregia.

Il lato davvero comico di tutta questa faccenda รจ che le menti dietro alla pellicola, ovvero i registi, sono addirittura due: Matt Angel e Suzanne Coote. Provate a immaginare che razza di film sarebbe venuto fuori se fossero stati di piรน!

Forse lโ€™idea originale era quella di realizzare davvero un film su una casa abitata dai fantasmi, ma poi sono venuti meno i soldi del budget e i registi hanno ripiegato su unโ€™idea di scortaโ€ฆ E se questa era lโ€™idea di scorta, immaginate quelle che hanno scartato!

Conclusioni

Cโ€™รจ poco da dire su The Open House, un film brutto, scadente e tremendamente noioso.

Netflix non รจ infallibile e, a volte, sbaglia nel dare fiducia mettendo la propria firma su prodotti cinematografici davvero imbarazzanti.

Io, nel frattempo, provo a chiedere la restituzione dei miei 95 minuti di vita persi nel guardare il film.

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