Se avete mai avuto la sensazione che come divinità sareste perfetti, mollate tutto e correte su Steam a scaricarvi The Universim, il gioco pensato appositamente per la vostra magnificenza. Ultima incarnazione di una serie di titoli dedicati alla nostra divina potenza, da Populous a Black & White, The Universim ci sfiderà a vestire i panni di un dio intento a garantire ai propri adoratori una lunga e proficua evoluzione.
The Universim, il duro lavoro di una divinità!
La proposta di Crytivo è piuttosto semplice: travestire un gestionale ‘evolutivo’ aggiungendo l’elemento divino. Il filone dei simulatori di società è da sempre uno dei più reattivi in quanto a varianti, che si tratti di ripercorre la storia reale (come in Civilization) che in creare la vita da zero e farla progredire fino alla conquista dello spazio (stile Endless Space 2).
The Universim sceglie un approccio mirato all’evoluzione sociale, facendoci assistere alla progressiva crescita dei nostri fedeli. Punto di partenza è l’uomo primitivo, con strutture che ne mostrino il livello tecnologico rozzo e che verranno migliorate con il progredire della storia del nostro popolo.
Sotto questo aspetto, il prodotto di Crytivo non si discosta dal classico tracciato del genere. I nostri piccoli fedeli dovranno affrontare le dure sfide dell’evoluzione, cercando di sopravvivere alle avversità climatiche e studiare nuove tecnologie che consentano di sbloccare innovazioni che ne migliorino la qualità della vita. Sostanzialmente, nulla di nuovo rispetto ad altri titoli.
L’impatto grafico è sicuramente appagante, con una grafica semplice ed una palette dei colori vivace, due dettagli che certo male non fanno. La visuale è facilmente gestibile, lasciando al giocat… pardon, alla divinità il pieno controllo della scena, con possibilità di zoomare sui singoli omini o gestire il tutto dall’alto.
Lo stile degli edifici, semplice e ben realizzato, fa il suo lavoro in modo onesto, senza infamia e senza lode. I personaggi che popolano questo mondo sono stilizzati, privi di dettaglio, ma fanno comunque la loro bella presenza, conferendo al tutto un tono leggero e divertente.
A questo si unisce una gestione dell’albero tecnologico decisamente tradizionale. Nonostante si cerchi di offrire un ‘qualcosa’ di diverso, le possibilità sono comunque standard, con passaggi obbligati nei differenti stadi dell’evoluzione umana.
Divertente la gestione degli eventi e di alcuni elementi sociali, come l’innamoramento dei personaggi o il veder un capanna ballare il ritmo della passione prima di veder comparire un nuovo credente. Sono piccoli dettagli che mostrano come Crytivo abbia voluto offrire ai giocatori un modo divertente e dinamico per aver sempre sotto controllo la propria società.
The Universim come gestionale tradizionale non ha nulla da invidiare ad altri prodotti del segmento, ma preferisce non discostarsi troppo dalla rodata tradizione. Scelta criticabile? Non per forza. In fin dei conti, Crytivo non vuole puntare solo all’aspetto gestionale, ma vuole coinvolgere in modo più marcato il giocatore, trasformandolo nella divinità che il popolo in pixel brama.
Questa investitura divina avviene attraverso la concessione di particolari poteri, che hanno un impatto diretto sul gioco. Un nostro fedele si frattura un osso durante la caccia? Possiamo intervenire con una cura miracolosa che rinsaldi le sue ossa lesionate ed accresca la sua venerazione nei nostri confronti. É solo un esempio di come in Universim la nostra divina potenza possa mostrarsi.
L’interazione tra noi dei e il popolo è stata gestita con una certa attenzione. Tramite i nostri poteri possiamo sia mostrarci clementi che irati, scatenando diverse reazioni nelle masse. Tenendo presente che il vero potere di un dio è quanto i suoi fedeli lo venerino, la fedeltà mostrata nei nostri confronti è resa attraverso un conteggio che diventa il corrispettivo divino del mana degli incantesimi nei GdR.
The Universim concilia al meglio l’elemento gestionale con l’intromissione divina
Attingendo a questa risorsa, possiamo quindi mostrare la nostra potenza. Ogni azione avrà un impatto diretto sulla popolazione, che si sentirà quindi al cospetto di un dio benevolo o meno, arrivando anche a dubitare della nostra esistenza qualora non mostrassimo sufficiente amore nei loro confronti.
All’interno del tempio, avremo sempre modo di vedere quale sia il nostro rapporto con i fedeli. In The Universim questo elemento è centrale, perché tutto ruota sulla nostra venerazione. Se la lancetta si avvicina allo zero, sarà per noi sempre più difficile intervenire a favore dei nostri fedeli, non riuscendo a ricaricare con sufficiente rapidità i nostri poteri. E se un fervido credente chiedesse il nostro intervento? Senza poteri, niente salvezza divina, e il fervido credente diventerà un ostinato miscredente, che dio lo strafulmini (un altro, però, che siam a corto di punti divinità…).
Interessante la presenza di missioni sotto forma di preghiere che ci vengono rivolte, dal ritrovare un bimbo sperduto nei boschi al facilitare un raccolto particolare. L’utilizzo dei nostri poteri, in questi casi, è ancora più importante, dato che da esso dipenderà in modo maggiore la risposta dei nostri fedeli, che si riveleranno pian piano sempre più esigenti! Esser divinità, credetemi, non è così semplice come si possa pensare!
The Universim riesce a unire tutti questi aspetti in modo gradevole, senza strafare ma cercando di offrire ai giocatori elementi nuovi per non presentare il solito gestionale. Sin dal principio si punta a creare un’atmosfera coinvolgente, con una lunga introduzione (in inglese) che avvolge i giocatori in questa aura divina. Musica gradevole, pochi effetti sonori ma ben realizzati sono aspetti di The Universim che aiutano a vivere questa esperienza con piacevolezza. Solo, fate attenzione a non farvi prendere troppo dall’onnipotenza, fuori da The Universim tornerete dei semplici umani!