Gio 12 Settembre, 2024

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Trap, la trappola di Shyamalan – Recensione

A distanza di solo un anno dall’uscita del suo ultimo film, il regista e sceneggiatore M. Night Shyamalan torna al cinema con Trap, teso thriller dalle atmosfere hitchcockiane diretto come al solito con maestria, ma che รจ anche un colabrodo a livello di sceneggiatura.

Di cosa parla Trap?

Cooper sta portando la figlia Riley ad assistere al concerto della cantante pop Lady Raven. Abbastanza inspiegabilmente, solo una volta entrato nel luogo del concerto si rende conto che l’evento musicale sembra in realtร  essere un convegno di tutte le forze dell’ordine degli Stati Uniti interi. Grazie ad un non troppo zelante impiegato del posto, Cooper scopre che il concerto รจ in realtร  una trappola per incastrare il macellaio, serial killer che sta terrorizzando Philadelphia. Il colpo di scena, svelato giร  nel trailer del film, รจ che il macellaio รจ proprio Cooper il quale, sentendosi un animale in trappola, cerca di escogitare un piano per fuggire dal concerto.

Con una serie di trovate geniali, che i piรน insensibili definirebbero botte di c…, Cooper riesce a fregare tutta la polizia presente sugli spalti, e non contento elabora pure una strategia di fuga che coinvolge la cantante Lady Raven.

Trap Josh Harnett

La vera trappola

Trap รจ ispirato ad una storia vera, l’Operazione Flagship, in cui circa tremila fuggitivi a Washington sono stati attirati in una trappola dietro la finta promessa di biglietti gratis per assistere a una partita di football dei Washington Redskins contro i Cincinnati Bengals. Shyamalan prende questa storia e, con un volo pindarico degno della follia del suo protagonista, trasforma la trappola per alcuni fuggitivi in una caccia al serial killer. Se giร  la premessa di Trap vi sembra forzata, aspettate di vedere il film.

Una Trappola piena di buchi

Di buchi di trama ne รจ piena la storia del cinema, e la sospensione dell’incredulitร  (vedi alla voce Bussano alla porta) nei film di Shyamalan รจ da acquistare insieme al biglietto del cinema. Ma anche per il regista de Il Sesto Senso dovrebbe esistere un limite. Trap piรน che un film sembra un Emmenthal, una strada di Roma o al massimo un film che potrebbe piacere a Stephen Hakwing, grande studioso di buchi neri.

Trap

Cooper, nell’ottica del film, dovrebbe essere un serial killer metodico e con un’intelligenza sopra la media. Quello che ci restituisce lo script dello stesso Shaymalan รจ un personaggio con un intelligenza nella media, circondato da persone con una stupiditร  al di sopra della media. Con una chiave di lettura un po’ forzata, come del resto รจ ogni cosa in Trap, la stupiditร  imperante potrebbe essere vista come una critica al popolo americano, ma si sente un fortissimo rumore di unghie sugli specchi e probabilmente la veritร  sta nelle parole di Giovanni Storti.

Trap รจ pieno di svolte di trama che non hanno logica, dove i personaggi si comportano come idioti ricorrendo sempre alla scelta piรน sbagliata possibile. Come se non bastasse il film ha come protagonista un serial killer che per 105 minuti di durata non uccide mai nessuno, neanche quando ci prova e, soprattutto, quando dovrebbe.
Quello che dispiace di piรน รจ che M. Night Shyamalan รจ uno che sa usare la macchina da presa come pochi.

Trap, un potenziale sprecato

C’รจ da dire che come sempre Shyamalan รจ un grande regista e anche in Trap regala alcuni movimenti di macchina e alcune inquadrature decisamente ben fatti. Essendo un “discepolo” di Hitchcock, il regista di origini indiane sa come costruire la tensione e sviare l’attenzione dello spettatore, cosa che riesce in molti suoi film (non in Trap). Spesso nei film vediamo inquadrati dettagli che sembrano sul momento insignificanti, ma che poi diventano fondamentali durante lo sviluppo della trama. In questo film Shyamalan inquadra costantemente cose prive di significato, ma che poi rimangono tali. Perchรฉ inquadrare ad esempio Lady Raven che usa un inalatore per l’asma, se poi questa cosa non ha nessuna utilitร  nella trama?

Ad annientare la tensione creata invece ci pensa Cooper, ogni volta che si trova in una situazione di potenziale pericolo viene tutto risolto nella maniera piรน stupida possibile. Tutti credono a quello che racconta e nessuno ha mai un sospetto su di lui (nonostante corrisponda ad una delle descrizione del ricercato).

Un killer in trappola

Shyamalan รจ anche un ottimo regista di attori. Basti pensare al lavoro fatto con Bruce Willis in il Sesto Senso e Unbrakable e con James McAvoy in Split. Anche con Josh Harnett il regista ha fatto centro, regalando all’attore la sua miglior interpretazione di carriera. Harnett รจ bravissimo nel mostrare la doppia vita di Cooper, soprattutto nei sorrisi che cambiano profondamente da quando sono fatti come padre, a quando sono fatti come killer.

Il resto del cast รจ fatto da comprimari bravi come Ariel Donoghue, interprete della figlia di Cooper, e meno bravi, come Hayley Mills, profiler dell’FBI, che nello studiare le personalitร  di Copper si รจ dimenticata di averne una propria.

Il ruolo di Lady Raven รจ invece affidato a Saleka Shyamalan, cognome al quanto sospettoso.

Le figlie di Shyamalan

Saleka in Trap, canta e balla le canzoni scritte di suo pugno, e fin qui ci puรฒ anche stare. Il problema รจ quando il personaggio di Lady Raven acquisisce un’importanza fondamentale per il film, con una svolta di trama che non sta in piedi. Non vogliamo essere sospettosi, ma sembra che in Trap il cuore di papร  di Shyamalan abbia avuto la meglio sul cuore di sceneggiatore. Del resto Shyamalan ha da poco prodotto The Watchers, film diretto dall’altra sua figlia, Ishana, e quindi pareva brutto che Saleka avesse solo un ruolo di contorno in questo film.

Trap, trappola… ma per gli spettatori?

Trap รจ un film che funziona a livello visivo ma non a livello logico. Se l’incoerenza non รจ un problema per voi, allora il film potrebbe anche piacere, in caso contrario vale la pena per la regia di Shyamalan e la performance di Josh Harnett.

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