Nell’estate del 1944 gli Alleati sbarcarono in Normandia con tutta l’intenzione di porre fine all’egemonia tedesca dando il via ad una campagna fra le più cruciali dell’intera seconda guerra mondiale, è qui che ci paracaduteremo anche noi con la nostra recensione di Undaunted Normandy, il nuovo gioco da tavolo di guerra edito nel nostro paese da Ghenos Games.
Siete pronti a prendere il comando del vostro plotone di soldati? È tempo di caricare le armi e prepararsi a combattere per la conquista definitiva della Normandia!
La recensione completa di Undaunted: Normandy
Di Undaunted Normandy vi avevamo parlato già circa un’anno e mezzo fa (sul nostro canale YouTube e più avanti in questa recensione troverete il nostro video Let’s Play), quando sul mercato era disponibile solo la versione in inglese edita da Osprey Games.
Per chi ancora non lo conoscesse, è un gioco da tavolo per 2 giocatori, ideato da David Thompson e Trevor Benjamin, ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, in Francia, ed in cui uno comanda le truppe statunitensi all’indomani dello storico sbarco in Normandia, mentre l’altro prenderà il comando dell’esercito tedesco impegnato a respingere l’avanzata alleata. Una partita dura in media fra i 30 e i 50 minuti, a seconda dello scenario.
Questo meraviglioso titolo si caratterizza: da un lato per la semplicità delle regole che lo differenziano dai classici wargame, grazie alla presenza del deckbuilding, che ci permette di acquistare nuove truppe per potenziare il nostro esercito; dall’altro per i meravigliosi artwork di Roland MacDonald.
Ma ora è tempo di salpare definitivamente alla volta di questa recensione di Undaunted Normandy!
- Fase 1 – Sbarchiamo: apriamo la scatola e vediamo cosa contiene
- Fase 2 – All’attacco! Come si gioca ad Undaunted Normandy
- Fase 3 – Rapporto: le conclusioni alla nostra recensione di Undaunted Normandy
Fase 1 – Sbarchiamo: apriamo la scatola e vediamo cosa contiene
Una volta messi i piedi sul suolo francese è tempo di radunare uomini e mezzi e fare un veloce inventario di ciò che avremo a disposizione per la battagli. Ciascuna delle due armate possiede:
- 54 carte;
- 11 token “Combattimento”;
- 4 indicatori ingresso;
- 1 indicatore bersaglio per i mortai;
- 18 segnalini controllo
Inoltre sono presenti nella scatola anche:
- 18 tessere territorio double/face;
- 14 segnalini obbiettivo (PV);
- 1 token iniziativa;
- 1 indicatore radio;
- 4 dadi a 10 facce
- il regolamento ed il libro degli scenari
I materiali, noterete subito sono di ottima fattura e illustrati con uno stile che, a mio modesto avviso, è bellissimo nella sua semplicità e davvero invitante. Sarà però di fatto obbligatorio proteggere le carte con le apposite bustine protettive misura Standard Card Game 63,5 x 88 mm, visto che i mazzi si mescolano in media ogni 2/3 round di gioco (quindi in media circa una decina di volte a partita).
Fase 2 – All’attacco! Come si gioca ad Undaunted Normandy
Innanzitutto il gioco va setuppato seguendo le regole definite dallo scenario stesso (non stiamo a spiegarvele perché sono spiegate molto chiaramente). Lo scenario indica anche quali sono le modalità di vittoria per questa partita.
Da qui in poi, come capirete continuando la lettura di questa recensione di Undaunted Normandy, il gameplay è davvero molto semplice e le carte sono molto facili da interpretare. In alto a sinistra troviamo il valore di iniziativa, mentre in basso troviamo le eventuali azioni disponibili: da 2 a 4 sulle carte raffiguranti truppe e ufficiali, nessuna sulle carte Nebbia di Guerra.
Il round di gioco è molto rapido e si svolge così:
- Pesca: ciascun giocatore pesca 4 carte;
- Determinazione dell’iniziativa: i giocatori giocano e rivelano contemporaneamente una carta, chi ha scelto quella col valore più alto ha l’iniziativa per questo turno (in caso di pareggio parte il giocatore che aveva l’iniziativa nel turno precedente);
- Turno del giocatore: il giocatore attivo gioca le sue tre carte residue dalla mano compiendo un’azione per ciascuna di esse oppure rimettendo la carta giocata nella riserva per ridurre il proprio mazzo (questa seconda scelta non è disponibile per la carta Nebbia di Guerra, che di fatto rappresenta solo un intralcio alle nostre strategie di gioco). L’iniziativa passa poi al secondo giocatore, dopodiché il round termina.
In generale le azioni descritte sulle carte sono auto esplicative e possono essere suddivise in 3 macro categorie: azioni di movimento (ricordando che solo gli Esploratori e i Cecchini possono muoversi in zone non ancora esplorate), azioni di attacco e azioni di supporto.
Queste ultime meritano una piccola parentesi perché sono quelle leggermente meno autoesplicative.
- Gli Esploratori possono svolgere le azioni Ricognizione e Nascondersi. La prima permette di togliere una Carta Nebbia di Guerra dalla propria mano, la seconda di aggiungerne una agli scarti dell’avversario.
- Gli Ufficiali possono invece svolgere alcune azioni fra Comandare, Supportare e Ispirare. Comandare, permette di giocare immediatamente due carte aggiuntive, Rinforzare permette di aggiungere truppe alla nostra pila degli scarti, mentre Ispirare permette di riattivare una carta giocata in questo turno.
- I Fucilieri possono invece prendere il controllo di una zona già esplorata in cui non vi siano truppe nemiche.
Se aveste ancora dubbi da sciogliere in merito al gameplay potete approfondire dando un’occhiata al nostro Let’s Play che vi riproponiamo qui sotto (ovviamente quando lo abbiamo fatto giocavamo con la versione inglese quindi qualche nostro termine potrebbe a volte differire con la traduzione ufficiale di Ghenos Games).
Fase 3 – Rapporto: le conclusioni alla nostra recensione di Undaunted Normandy
È quindi per noi arrivato il momento di fare rapporto (nel nostro caso non al comandante ma ai nostri followers) concludendo questa recensione di Undaunted Normandy.
Cercherò di essere breve perché l’esperienza è stata davvero magnifica per me, sin dall’impatto iniziale, quindi c’è davvero poco da dire.
Come già accennato i materiali sono curati e gli artwork sono davvero molto belli (per lo meno per il mio gusto personale), tutte le parti in cartone sono resistenti e se devo proprio trovare il pelo nell’uovo l’unica cosa che cambierei sarebbe il risultato “zero” sul dado che equivale ad un successo automatico, magari personalizzandolo con un simbolo di un esplosione (ma ripeto sono proprio piccolezze).
Detto ciò ricordatevi di acquistare assolutamente le bustine per le carte o ve ne pentirete (sono resistenti ma non di certo eterne). Trovate quelle giuste A QUESTO INDIRIZZO.
A livello di gameplay il gioco è davvero molto semplice e mixa sapientemente le classiche meccaniche del wargame (in fondo per vincere dovremo controllare territori e combattere lanciando spesso dadi) con quelle dei deckbuilding game.
Il tutto condito da una profondità davvero inaspettata visto quanto il gioco sia affordable e intrigante non solo per chi è avvezzo a cimentarsi con pesanti giochi strategici di guerra, ma anche per chi non ha mai avuto il coraggio di provarli per paura di rimanere invischiato in regolamenti complessi ed elefantiaci.
Ovviamente c’è da considerare che dovremo fare i conti con un pochino di alea. Per quanto riguarda la componente aleatoria legata ai dadi non potremo fare molto più che accettarne i risultati, trattenendo di tanto in tanto qualche improperio.
Al contrario però le meccaniche di deckbuilding strategico di Undaunted sono studiate così bene da renderci perfettamente in grado di controllare l’alea proveniente dalla pesca delle carte. Infatti potendo aggiungere e togliere carte dal nostro mazzo sfruttando le azioni disponibili nel nostro turno potremo tranquillamente modellare a nostro piacimento la nostra strategia di gioco.
Infine, facciamo anche un piccolo excursus sul regolamento e sul libro degli scenari, che rappresentano le ciliegine sulla torta. Entrambi sono scritti in maniera impeccabile: chiari, semplici e precisi, comprendono anche alcuni esempi di gioco ed interessanti note storiche.
Insomma non possiamo non concludere questa recensione di Undaunted Normandy se non consigliandovelo caldamente, sia perché riesce a rendere semplice e fruibile a tutti una tematica di gioco solitamente legata ai cosiddetti hardcore gamer (quella dei wargame storici appunto) sia perché è davvero una perla anche a livello grafico.
Se vi siete convinti ad acquistarlo potete farlo A QUESTO INDIRIZZO.