Mer 16 Aprile, 2025

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Vikings 6: recensione dell’episodio 19 “The Lord Giveth…”

Lo scontro tra gli eserciti norreno e inglese è imminente, chi avrà la meglio? Quello guidato dall’incrollabile fede di Re Alfred oppure quello comandato dallo scaltro Ivar Senzossa?

Lo scoprirete leggendo questa recensione dell’episodio 19 di Vikings 6, ma se non volete incappare in degli spoiler, fermatevi adesso che siate in tempo.

Il diavolo si nasconde nella foresta in Vikings 6

Dopo una lunga attesa e un ingente spostamento di truppe, finalmente inglese e vichinghi arrivano allo scontro frontale. Come già visto nelle precedenti serie, i norreni, guidati dallo scaltro Ivar, ingaggiano battaglia con l’intento di attirare gli inglesi in un terreno a questi ultimi sfavorevole. Il luogo prescelto è un nebbioso bosco, fitto di alberi che ostacola i movimenti del ben più nutrito esercito inglese.

Per prima cosa vengono attirate le prime linee con vere e proprie trappole, e favoriti dalla foschia, spuntano come fantasmi, i temibili guerrieri vichinghi e le indomabili guerriere shield-maiden.

Il piano di battaglia di Re Alfred sembra sgretolarsi momento dopo momento, soprattutto grazie al piano messo in atto da Ivar che deve aver fatto tesoro delle precedenti battaglie, adoperando strategie che ricordando quelle dei difensori francesi durante l’assedio di Parigi operato da Ragnar Lothbrok.

Personalmente sollevo qualche dubbio sulla veridicità e l’efficacia di questi sistemi, come ad esempio il misterioso liquido infiammabile che trasforma gli sventurati soldati inglesi in vero e proprie torce umane.

Nel culmine della battaglia, ecco che assistiamo al vero colpo di genio nel piano di Ivar: rapire la regina Elsewith con due norreni vesti da guardie personali della suddetta. Il piano sembra riuscire senonché, ella, dimostrando un vero spirito guerriero riesce a liberarsi all’ultimo momento e in suo aiuto accorre il marito Alfred che nel liberarla viene ferito seriamente.

Sembra mettersi molto male per il Re e il suo esercito, ma provvidenzialmente la nebbia s’infittisce ostacolando l’attacco dei vichinghi, che richiamati dal suono dei corni, si ritira, consentendo così all’esercito inglese di ricompattarsi ed uscire dal quel bosco maledetto. Disorientato dalla nebbia, durante la ritirata, Re Harald sbuca fuori dal bosco trovandosi dalla parte inglese, venendo così raggiunto e ferito mortalmente dal vescovo Aldulf.

L’Uomo Pazzo

Ubbe, Torvi, Othere e gli altri vichinghi sbarcati in Nord-America, dopo aver raggiunto il villaggio dei nativi Mi’kmaq, vengono circondati da questi ultimi, che li tengono sotto tiro con arco e frecce. La tensione è palpabile ma uno dei guerrieri nativi fa cenno ai suoi di deporre le armi e invita presso la tenda principale del villaggio, il gruppo di vichinghi per conoscere quella che è a tutti gli effetti la capo villaggio.

Quest’ultima accoglie i norreni nella sua abitazione presentando – nella lingua nativa – i vari componenti della tribù e della sua famiglia. Intenerita dai vagiti del piccolo Ragnar – figlio di Ubbe e Torvi – la donna si lascia sfuggire una parola in norreno (“felice”) e subito i vichinghi capiscono che gli autoctoni devono essere entrati in contatto con altri norreni.

Dopo essere stati accolti dai nativi, i vichinghi decidono di ricambiare il favore, invitandoli a trovarli nel posto dove si sono momentaneamente stanziati e cercando di instaurare un rapporto di amicizia. Le donne indiane sono incuriosite dalle acconciature delle donne vichinghe, mentre gli uomini si scambiano armi: l’ascia vichinga per l’arco e le frecce americane.

Ubbe, durante una conservazione con la capo villaggio, finalmente riesce a capire da lei, che effettivamente c’è un altro di loro, che vive isolato a poca distanza, il cosiddetto uomo pazzo.

Desiderosi di scoprire l’identità di questo personaggio, Ubbe egli altri vengono accompagnati nella dimora di questa persona, che si è costruita un’ingegnosa casa sull’albero con il tipico aspetto norreno: da questa casa, si cala – grazie a un sistema di contrappesi – un personaggio che credo sia mancato a tutti i fan delle prime serie di Vikings, ossia Floki, il geniale costruttore di barche, dall’inconfondibile ghigno!

Il pugno di ferro della Regina Ingrid

vikings 6x19 Ingrid

Erik sta architettando un piano per far fuori Ingrid, colpevole di avergli causato la cecità con le sue stregonerie. Assolda dunque uno schiavo – Orlyg – chiedendogli di uccidere la regina in cambio della libertà. Un piano semplice, forse troppo. Infatti non passerà molto tempo che il tentativo del servo verrà scoperto, grazie ad un’altra serva fedele alla regina: la stessa schiava, precedentemente ha attirato e ucciso Erik, consolidando di fatto il Regno di Ingrid a Kattegat. Una fine misera per Erik, che come personaggio credevo potesse invece crescere ancora, ma è rimasto vittima del consueto intrigo di corte e della sete di potere tra i potenti.

Pronostici per lo scontro tra Norreni e Inglesi? Chi vincerà? Contenti del ritorno di Floki in Vikings 6? Io personalmente, a dire il vero, non ci speravo più.