Voyages costa quattro sterline. Fin dalla sua comparsa su Kickstarter, gli autori (Matthew Dunstan e Rory Muldoon) hanno reso noto che il progetto, edito da Postmark Games, sarebbe stato un print and play.
Non sapete cos’รจ un print-and-play? In pratica si “comprano” i file necessari per giocare ad un gioco e si stampano in autonomia. Un gioco da tavolo fai-da-te in pratica, fatta eccezione per regolamento e design.
In questo caso i file sono le mappe su cui disegnare la rotta della propria nave ed eventualmente le regole del gioco (fornite in tante altre lingue oltre l’italiano). Con Voyages, molto carino da parte degli autori, รจ il fatto che vengono forniti i file per la stampa a colori e i file per la stampa in bianco e nero. Perchรฉ lo sapete no, le cartucce di stampa per chi ha una stampante a getto d’inchiostro costano piรน di di un vero viaggio in nave. Ovviamente dal punto di vista della fruibilitร del gioco nulla cambia.
Oltre alle mappe (una per ogni giocatore), in Voyages sono necessari tre dadi a sei facce e le matite (o penne, o pennarelli) per disegnare la rotta sulla mappa stessa. Plastificate tutto e dotatevi di pennarelli cancellabili, e avrete un gioco riutilizzabile a pochi spicci (tra i file sono presenti anche le grafiche per la scatola).
Voyages รจ molto semplice: si lanciano i tre dadi e i tre risultati vengono utilizzati per definire la direzione della nave, la distanza percorsa e i “lavori” che i marinai eseguono. Ogni giocatore decide per sรฉ, stante che la partenza รจ uguale per tutti.
L’alea dei dadi viene in parte mitigata dalla possibilitร di cambiare in piรน o in meno il valore dei dadi, utilizzando i marinai della propria ciurma. Va da sรฉ che, una volta finiti i marinai (ma se ne possono raccogliere altri durante il viaggio), bisogna utilizzare i valori come sono.
Sulla mappa (o mappe, essendone disponibili piรน di una per chi ha finanziato la campagna Kickstarter o acquistato il gioco sul sito ufficiale dell’editore) sono presenti numerosi simboli che danno bonus se la vostra nave ci si ferma sopra: nuovi marinai, marinai eroici, merci varie o isole.
Tutto quanto รจ utile per fare punti a fine partita che avviene quando il primo giocatore riesce a collezionare tre stelle leggendarie. Si fa ancore un turno e poi si mettono giรน le penne per il conteggio.
Al momento in cui vi scrivo, รจ giร uscita una seconda mappa che cambia gli obiettivi che danno punti ed รจ in arrivo una terza che, come dicevamo, sono tutte comprese nel prezzo iniziale del gioco. Se a questo aggiungiamo il fatto che, grazie al lancio di dadi, il percorso tracciato anche su una singola mappa sarร sempre diverso, la rigiocabilitร รจ assicurata.
Detto questo, tenete conto che non vi รจ alcuna interazione tra i giocatori, in nessun modo, tant’รจ che nelle nostre partite il gioco intervallava la chiacchierata, mai il contrario. Molto basilare, molto semplice, ho quindi provato Voyages in solitaria (cosa che non faccio mai con i giochi da tavolo) e la situazione, purtroppo, non รจ cambiata al tavolo. Considerato che il grado di sfida รจ tutto sommato nullo, se siete dei giocatori da tavolo un minimo “navigati” probabilmente non รจ il titolo che vorrete intavolare per passare una serata a base avventure sui mari. In compagnia alla fine si guarda chi ha il risultato migliore e poi si sceglie il gioco della serata.
Nel nostro gruppo Voyages non ha entusiasmato e non credo che verrร riproposto nemmeno come filler. Tuttavia, al costo di un paio di caffรจ (e qualche stampa), probabilmente Voyages rimane pur sempre un buon rapporto qualitร prezzo. Grazie alla qualitร nella sua produzione, Voyages si saprร far certamente apprezzare dagli appassionati dei Roll and Write, nonostante il panorama del genere offra certamente di meglio.
Nel caso vi foste persi la campagna Kickstarter, potete recuperare Voyages sul sito ufficiale di Postmark games.