Una foto svelata da Damon Lindelof sembra testimoniare l’inizio dei lavori di Watchmen, la serie HBO basata sul fumetto di Moore e Gibbons
Dopo i primi rumor circolati nei mesi scorsi, sembra sia arrivata la conferma che HBO si sia finalmente messa a lavoro per sviluppare una serie TV basata su Watchmen, la celebre miniserie a fumetti scritta dall’autore britannico Alan Moore ed illustrata dal suo compatriota Dave Gibbons, che narra dei supereroi nel loro aspetto umano e quotidiano.
La conferma giunge per mezzo di una foto che Damon Lindelof (sceneggiatore di Lost e The Leftlovers) ha diffuso online tramite Instagram che ritrae la parte bassa della statuetta che viene consegnata, nel numero #8 della serie, a Hollis Mason, il primo Gufo Notturno per ricompensarlo per i suoi servigi.
Il post, intitolato “Day One” (Giorno uno) mostra anche sullo sfondo della foto quella che sembra tutti gli effetti la writers room, cioè la stanza degli sceneggiatori che si occuperanno della serie TV.
Senza ancora altri dettagli a riguardo, dovremo sicuramente aspettarci ulteriori notizie in merito, o nuove foto dalla writers room nel corso delle prossime settimane.
Watchmen
Le vicende narrate nella serie a fumetti Watchmen sono ambientate in una realtà alternativa dove USA ed Unione Sovietica sono ancora in piena guerra fredda e sull’orlo di una guerra nucleare.
A differenza del nostro mondo, la realtà di Watchmen vede la presenza di supereroi mescolati nella società civile che hanno dato il loro contributo ad importanti eventi storici come la Guerra del Vietnam aiutando gli americani ad ottenere la vittoria ed influenzando anche la storia politica che vede per esempio Richard Nixon eletto presidente USA per ben cinque mandati consecutivi.
Di questi supereroi, l’unico che effettivamente può contare su poteri soprannaturali è il Dottor Manhattan, il quale con il suo appoggio ha fornito un evidente e decisivo vantaggio agli Stati Uniti nei confronti dell’Unione Sovietica
Tutto questo, con il passare del tempo, ha reso sempre più impopolari questi “paladini in costume” all’opinione pubblica fino a quando, un decreto legge li ha messi al bando.
Delusi ed amareggiati per quello che ritengono un codardo voltafaccia, molti dei supereroi si sono ritirati dalle scene, altri si sono riconvertiti in agenti governativi ed altri ancora, come Rorschach, hanno iniziato a vivere ed agire al di fuori della legge.
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Fonte: Screenrant