Ho avuto sempre una certa refrattarietร ai camici bianchi. Alla soglia dei quarant’anni sono ancora capace di svenire se vedo un ago, ma la medicina รจ una scienza che sostengo con passione, soprattutto quando si infila nella pelle degli altri. Tra me e i dottori c’รจ un reciproco rispetto, uno di quegli amori che puรฒ migliorare basandosi su un punto fermo: la distanza. Piรน siamo distanti, piรน ci amiamo. Eppure l’arrivo in edicola di un certo medico รจ uno degli appuntamenti che ultimamente attendo con piรน ansia, perchรฉ Witch Doctor รจ una dose di sano divertimento.
Lo spillato di saldaPress che ripresenta le avventure di Vincent Morrow, l’insolito medico-stregone creato da Brendon Seifert e Lukas Ketner, รจ una lettura che riesce a tenere incollati alle pagine grazie alla costruzione di un mondo particolarmente stimolante. Nel primo numero abbiamo avuto solo una leggera impressione di come il fumetto edito in America da Skybound possa offrire un’ambientazione che unisce il mondo horror alla metodologia scientifica, unendole con una dose di ironia ed avventura ben diluita.
Witch Doctor a gennaio mostra un insolito processo il cui imputato รจ proprio Vincent Morrow!
Se nel primo albo abbiamo avuto due storie, slegate tra loro, con la seconda uscita ci troviamo inseriti all’interno di una macrotrama che prosegue quanto visto nel finale dello scorso appuntamento. La creatura anfibia recapitata da Absynthe O’ Riley, collega di Morrow, nell’insolito ospedale gestito dal nostro Witch Doctor diventa il punto di partenza per una missione del nostro eroe.
A dare particolare sostanza a questa seconda uscita รจ la cura con cui viene dato un maggior sostegno al mondo in cui si muove Morrow. Dopo una prima uscita introduttiva, come un buon pilot di una serie TV, Seifert ci porta a conoscere piรน da vicino il mondo in cui si muove Morrow. Se eravamo convinti che il nostro Witch Doctor agisse come un cane sciolto, scopriamo grazie a questo albo come ci sia dietro la sua figura un’organizzazione piรน concreta, con dei fini precisi. E, lasciatemelo dire, Seifert รจ un genio nell’ispirarsi al mondo medico anche nella sua funzione organizzativa per dare a Witch Doctor una dimensione narrativa concreta ed altamente ironica.
Un’invenzione come quella del MSF, acronimo di Maghi Senza Frontiere, รจ geniale. A difendere l’umanitร dai pericoli magici ci sarebbe un’unione di individui a conoscenza delle mistiche realtร che cerca di proteggerci. Dove ovviamente Morrow non รจ esattamente ben visto! La dinamica di questa organizzazione viene usata al meglio per costruire una sorta di corte marziale in cui viene sfruttato al meglio l’espediente del flashback.
Morrow si trova a dover rispondere del suo operato in seguito ad un’indagine che lo ha messo in condizione di inficiare un’opera piรน grande del MSF, intenta ad ottenere informazione che la aiutino a impedire la Ricaduta, ossia il ritorno dei demoni noti come Archeonti. Questo primo accenno alla dimensione orrorifica di Witch Doctor viene offerta al lettore come una presentazione scientifica, con cui Morrow aggiorna il suo assistente, Ghast, sulla sua reale missione. Questa incursione in una narrativa lovecraftiana รจ sicuramente appassionante, condita con un’ironia dissacrate che porta la serie a tornare nuovamente in quel divertente equilibrio tra magia e scienza. Questo dualismo รจ il punto forte di Witch Doctor, una difficile convivenza che traspare anche dalla reticenza con cui lo stesso Morrow รจ propenso ad accettare la magia come soluzione ad ogni enigma poco chiaro.
Il secondo albo di Witch Doctor ha il merito di dare anche una maggior caratterizzazione dei diversi personaggi. Ghast mostra una certa veemenza nel voler apprendere maggiormente cosa stia affrontando in qualitร di assistente di Morrow, oltra a sfoderare doti da combattente che diventano fondamentali nel tenere sotto controllo la situazione piรน pericolosa in cui si trovano i due. Come detto in precedenza, Penny continua ad essere la piรน interessante delle spalle di Morrow. Finalmente scopriamo qualcosa di piรน su questa curiosa ragazzina e la sua natura ‘magica’, vedendola all’opera non solo con gli occhi di Morrow ma anche con dal suo punto di vista interiore, che ci mostra una duplicitร interessante e pericolosamente gestita dal medico stregone.
Morrow stesso viene approfondito in modo affascinante. Inizialmente mostrato come un uomo avvilito e quasi passivo alle accuse del tribunale del MSF, vedendolo in azione durante la missione contro gli uomini pesce ritroviamo parte del suo carattere intraprendete e a tratti spocchioso, che quasi lo condanna a morte. La sensazione che abbiamo per tutto l’albo รจ quella di aver visto Morrow compiere un passo di troppo, di esser andato oltre le sue capacitร . Seifert รจ abile nel guidarci verso una situazione in cui ci aspettiamo una punizione per Morrow, portandoci a immaginare come potrร cavarsela in seguito il medico. E ci sorprende, mostrando sul finale una sua rinnovata sicurezza, frutto di un potere a lui conferito e che ce lo mostra sotto una nuova luce, dando in parte ragione alla sua boria. Morrow funziona perchรฉ รจ un anti-eroe, ci viene mostrato piรน sicuro quando subentra l’analisi scientifica, supportato dai suoi strumenti strampalati, e quasi atterrito quando affronta minacce sovrannaturali da curare con la magia, ma anche quando perde il controllo riesce a far leva su astuzia e faccia tosta per cavarsela.
Ketner continua a infondere a Witch Doctor una potenza visiva che esalta la narrazione di Seifert. Esempio lampante la costruzione delle tavole dedicate al dualismo di Penny, gestito su diversi piani emotivi e comunque sempre ben ancorato alla realtร principale degli eventi. Le espressioni della giovane riescono a conciliare la sua natura insolita ad una tensione emotiva adolescenziale, ribadendo come Ketner sia perfettamente a suo agio nel trasmettere il tumulto emotivo dei personaggi. Anche nelle situazioni piรน concitate, il disegno di Ketner sa come valorizzare la tensione e l’adrenalina del momento, curando molto le pose e il dinamismo dei soggetti. Particolarmente efficace la colorazione di Sunny Gho, impeccabile nel trasmettere un senso di malessere tipico dell’ambientazione. Il colorista si supera nel dare un tono di antichitร alle diapositive con cui Morrow spiega a Ghast la storia degli Archeonti, creando un effetto di sfarfallio tipico di quelle proiezioni, oltre a diluire i toni per creare delle sovrapposizioni intriganti.
A riprova della cura con cui viene gestito Witch Doctor, andrebbe letto il piccolo extra inserito da saldaPress, in cui Ketner spiega come sia arrivato al design delle creature anfibie. Dietro questo lavoro si evince una cura del dettaglio e delle fonti di riferimento, che passa dalla mitologia lovecraftiana fino allo studio di altri maestri del settore, come Mike Mignola.
La conclusione di questo secondo albo di Witch Doctor lascia intendere come all’orizzonte ci siano nuove minaccia, alimentando la curiositร per l’uscita del prossimo capitolo delle avventure di Vincente Morrow, in uscita ai primi di febbraio